L’Introverso, intervista a Nico Zagaria e Futre

L'Introverso, intervista a Nico e Futre

L'Introverso, intervista a Nico e FutreL’Introverso è una band milanese che esordisce nel 2013 con l’album Io e – nello stesso anno – viene selezionata dal MEI (Meeting degli indipendenti) come finalista al concorso dedicato alle nuove band indipendenti.

Nel 2015, L’Introverso pubblica il secondo disco: Una Primavera, che li porterà ad esibirsi in diverse città italiane. Dal secondo album vengono estratti i singoli Stomaco, Ti odierai e Manie di grandezza, quest’ultimo in radio dal 30 settembre.

Noi di Eroica Fenice abbiamo incontrato il cantautore de L’Introverso, Nico Zagaria e il bassista Futre.

Come nasce L’Introverso?

Nico Zagaria: Nasce dalle ceneri di un’altra band, di cui tre di noi facevano parte da ragazzini, e con la quale abbiamo registrato i primi brutti demo in inglese e suonato male in piccoli locali che cadevano a pezzi. Insomma, L’Introverso ha un passato decente, anche se piccolo, perché il peggio l’avevamo già dato!

Futre: Questo gruppo nasce a tutti gli effetti nel 2012, frutto di un’amicizia decennale trascorsa tra banchi di scuola ed ex celle frigorifere trasformate in sale prove.

L’Introverso è stato scelto come nome della band. Perché?

Futre: Eravamo in studio di registrazione al lavoro con il precedente progetto, qualche membro stava cambiando, la nostra visione delle cose anche, e il suono ne era profondamente influenzato, così abbiamo sentito l’esigenza di dare una nuova identità al progetto. Il nome ci è stato suggerito da un nostro caro amico, nonché ingegnere del suono del NoiseFactory, Federico Calvara.

Nico Zagaria: Sì, l’unica idea che avevamo in mente era un nome al singolare e Federico ha risposto L’Introverso alla domanda: “Stiamo cercando il nome di questo nuovo gruppo, come ci chiameresti se dovessi pensare alla nostra musica?”. Ha conquistato subito tutti.

Di chi è stata l’idea di produrre a costi zero il videoclip di Manie di grandezza?

Futre: L’idea di produrre il video a costo zero è stata dettata dalla necessità economica e dall’affetto. Manie di grandezza è un pezzo al quale siamo molto affezionati, fino all’ultimo momento non eravamo sicuri di inserirla nel disco poi, una volta registrata, ci siamo accorti che era sbocciata diventando uno dei pezzi più belli dell’album. Siamo contenti di averle regalato questo volto.

La distanza tra i margini e la zona del duomo di Milano attraversa il terzo singolo estratto da Una primavera. Condannate i preconcetti ma al tempo stesso prendete le distanze dall’area centrale milanese.

Nico: Crescere in una grande città come Milano ha le sue differenze da zona a zona. I luoghi comuni vogliono una Milano ricca che vive di affari e champagne, ma la nostra città è fatta anche di gente normale e di gente povera, che spesso, specialmente in età adolescenziale, viene etichettata male dalla Milano Bene senza che abbia il tempo di esprimersi e di farsi conoscere per quello che ha dentro. La periferia, poi, è diversa anche dalla provincia, perché la provincia è una realtà dichiaratamente a sé. In periferia ti senti in un luogo di mezzo: per certi versi sembra un paese, ma in realtà sei dentro la metropoli e assorbi tutti i suoi pregi e difetti, essendone tu stesso una sua parte.

Futre: Le distanze che prendiamo dall’area centrale milanese sono quelle che abbiamo sempre mantenuto nel corso delle nostre vite. Siamo cresciuti in zone di Milano lontane dal Duomo e dalle “erre mosce”, i periodi formativi della nostra vita li abbiamo vissuti in quella zona di Milano che accarezza le campagne e siamo molto fieri di questo.

Ti odierai mi ha toccato molto, è diretta, vera, triste. C’è stata una musa in particolare per questo brano?

Nico: Non c’è stata una musa in particolare, ce ne sono state tante. Ovunque, attorno a noi, vediamo tradimenti di coppia e spesso tendiamo comprensibilmente a concentrarci sul dolore del tradito o della tradita. Con questa canzone volevamo provare a esplorare le emozioni del traditore, nel caso di questa storia della traditrice: le sue ansie, la sua fragilità, i suoi sensi di colpa, la sua umanità. Ci interessava cambiare punto di vista.

Progetti futuri?

Futre: Abbiamo in mente di divertirci ancora con qualche video e di suonare il più possibile in tutta Italia.

A proposito di Claudia Esposito

Per ora ho una laurea in Filologia Moderna, un inizio di precariato nell'insegnamento e tante passioni: la lettura, la scrittura, le serie tv americane, il fitness, il mare, i gatti.

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