#Avanti Donne: per saperne di più

#Avanti Donne: per saperne di più

Venerdì 4 maggio, alle ore 17.30, a Paupisi l’organizzazione #Avanti Donne ha promosso il convegno “Pari Opportunità, la cultura di Genere, le opportunità, le risposte dei territori”.

Dopo i saluti del Sindaco Antonio Coletta, sono intervenuti Rosaria Colangelo, consigliera del Comune di Paupisi e referente dell’organizzazione, il sociologo Alessandro Zilli, la criminologa Caterina Iesce e la consigliera di Parità Regionale Domenica Marianna Lomazzo.

Abbiamo incontrato la promotrice e moderatrice dell’evento nonché fondatrice del movimento, Vittoria Principe, componente della Commissione Regionale Pari Opportunità Campania e la consigliera Rosaria Colangelo.

#Avanti Donne: una catechizzazione della cultura di genere

Cos’è #Avanti Donne e perché ha sentito l’esigenza di avviare un progetto del genere?

V.P. Già da tempo avevo approcciato alla materia del mondo femminile in Commissione e molti eventi politici, che si sono susseguiti in questi anni, hanno spinto ancor più l’interesse verso questo settore e quindi ad approfondire e a partire dai territori, perché lo Stato centrale dà gli strumenti ma sono i territori a doverli applicare e a dover contribuire alla crescita. Il Sannio da questo punto di vista è un territorio vergine, quindi la presenza in Commissione è stata utile per farmi capire che c’era necessità di mobilitare l’opinione pubblica con una catechizzazione della cultura di genere.

Obiettivi prioritari?

V.P. Radicare #Avanti Donne nel Sannio, coinvolgere quante più donne possibili (oltre alle amministratrici, professioniste, casalinghe e non solo già attive con la rete), ma anche uomini che hanno compreso che la cultura di genere va difesa, tutelata, perché essa è innanzitutto cultura del rispetto, che dev’esserci tra uomo e donna in ogni contesto. Avendo il supporto e l’attenzione della Regione Campania, ora l’obiettivo è di andare oltre i confini territoriali e già ci sono contatti con Molise, Basilicata, Puglia, Toscana, Liguria e Lombardia.

Perché #Avanti Donne dovrebbe fare la differenza?

V.P. Perché le donne in alcuni ambiti fanno la differenza. Superando il concetto estremizzante di femminismo, oggi la donna va guardata nella sua interezza, nella sua complessità e soprattutto nella sua determinazione. # Avanti Donne utilizza proprio la determinazione femminile per far fronte comune nella realizzazione dei diritti, della donna e dei territori, e per ricostruire, dopo il 4 marzo che ha determinato una débâcle del PD, di cui #AvantiDonne è strumento e dai cui principi è ispirata.

Su quali attività volete puntare con le amministrazioni comunali?

V.P. Il Sannio è inadempiente rispetto all’applicazione di normative in materia di pari opportunità e di cultura di genere, in cui inserisco anche le categorie ai margini (anziani, disabili, minori a rischio, carcerati).  Innanzitutto, quindi, è fondamentale la formazione delle nostre amministratrici all’attuazione di tutti quelli che sono i principi di pari opportunità; l’acquisizione della cultura di genere attraverso convegni, incontri, dibattiti, tematici e generici; è opportuno svolgere un ruolo di raccordo tra Istituzioni e territori e far conoscere le tante opportunità che la Regione Campania offre, da cogliere e da sfruttare, creando opportunità di lavoro. Immaginiamo quindi l’apertura di sportelli informativi, corsi di formazione, aziende rosa e giovanili.

Quali sono stati gli ostacoli che avete dovuto superare durante il percorso?

V.P. La difficoltà maggiore sta nel fatto che il Sannio in Campania è forse il territorio dove si registra una maggiore assenza di cultura di genere e di istituti che riguardano le pari opportunità.

Temi di maggior attenzione

V.P. Il sociale, il superamento delle barriere esistenti tra il soggetto e i suoi diritti, i giovani, la desertificazione del capitale umano e la creazione di un utile collegamento tra le Istituzioni e la gente. La politica è cosa nobile, le Istituzioni sono espressioni della politica ed è quindi necessario che la gente si riavvicini a questi meccanismi, con fiducia, senza estremismi e senza una politica urlata, che parte unicamente dalla pancia ma è inattuabile.

La strada per un cambiamento

Quali sono le condizioni dei giovani e della donna nel Sannio?

R.C. Ci sono delle risorse in Regione che metterebbero nella condizione alcune professionalità di esser reali sul campo ma molte volte manca l’informazione e soprattutto la mentalità, improntata al disfattismo piuttosto che al progresso. Quando ci sono competenze acquisite non è giusto che i giovani debbano accontentarsi di fare altro o di andare via quando potrebbero apportare innovazione e qualità ad attività, tipo l’agricoltura, prioritaria nel nostro territorio, sempre in accordo con le proprie attitudini. Per quanto riguarda la donna, invece, sono ancora troppi i pregiudizi e i condizionamenti di varia natura che, oltre alle diversità sostanziali tra uomo e donna, non permettono ancora un reale rispetto e una reale parità.

Quale ruolo avrà il Comune di Paupisi nell’attuazione delle sinergie tra attori istituzionali, economici e sociali per affrontare la complessità delle dinamiche sociali e soprattutto sensibilizzare la società nei riguardi della cultura di genere?

R.C. Già questo convegno testimonia la sinergia nata tra # Avanti Donne e l’Amministrazione. Il Sindaco è stato forse il primo in zona ad aver colto l’importanza di trattare anche a livello informativo alcuni temi sociali proprio per sensibilizzare l’opinione pubblica; temi che spesso si danno per scontati o che rientrano in quella che può essere un’ovvietà dal punto di vista sociologico e proprio per questo sottovalutati. Dopo questa prima fase conoscitiva, si spera possa esserci una vera e propria operatività con progetti che permettano di investire sul territorio e su professionalità specifiche, soprattutto di giovani, senza costringerli ad allontanarsi per esprimere il proprio potenziale.

Perché ritiene utile un rapporto di confronto e collaborazione con #Avanti Donne?

R.C. L’unione fa la forza. A Paupisi può anche esserci la Consigliera Rosaria Colangelo, esperta in sociologia, che si dedica con passione al prossimo ma che da sola potrebbe fare poco. #Avanti Donne è invece una rete di persone che, unendosi, diventano fonte di idee e di iniziative che, quantomeno, si cerca di realizzare; un’organizzazione che si presenta al pubblico e chiede unicamente la possibilità di fare qualcosa, perché se nessuno mai prova a cambiare le cose, sicuramente mai ci riuscirà.

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