Marco Rinaldi e il suo “Il grande Grabski” (Recensione)

Grande Grabski

Marco Rinaldi, tra parodia e psicoanalisi

 

Fazi Editore,  Il Grande Grabski è frutto della penna dello scrittore Marco Rinaldi, un ingegnere che vive tra l’Italia e la Polonia e si dedica alla scrittura, oltre che alla traduzione di testi dal francese. Il libro sarà presentato dall’autore presso la fiera Più libri Più liberi che si terrà a Roma dal 6 al 10 dicembre.

Il Grande Grabski, un percorso di psicoanalisi

L’opera si presenta come un’ironica parodia di un percorso di psicoanalisi. Il protagonista è Maurizio, un quarantenne amante della buona cucina che, per iniziativa della moglie, intraprende un percorso psicoterapeutico dal dottor Grabski. Attraverso la storia presente e i flashback che ci fornisce Maurizio, si conosce parte del suo passato: i legami con la famiglia, un rapporto poco affiatato con suo fratello Arturo, le donne di cui si è innamorato-quelle con cui il legame si basava solo su una pura alchimia fisica- e infine il rapporto con sua moglie Francesca e la decisione di cominciare una cura perché malato. Sono proprio le sedute dal dottor Grabski che rendono questo libro divertente, pungente e comico, una sarcastica parodia della branchia della psichiatria. 

Freud, Lancan, Jung, Winnicott, Rank si susseguono uno dietro l’altro, con le loro ipotesi, studi, idee, teorie.  A seconda dell’umore del dottor Grasbki, o semplicemente della sua inclinazione del momento, ci si affida all’una o all’altra teoria, per seguire un processo di guarigione che tarda a compiersi. Dal canto suo Maurizio in certi momenti vede nel dottore l’unica ancora di salvezza del suo io, in altri, invece, rifiuta il suo aiuto e va in cerca di altro.

Attraverso i metodi propri, e non, della psicoanalisi Maurizio finisce per allontanarsi dalla famiglia e perdere il lavoro. Vede scorrere la sua esistenza alla ricerca del suo IO interiore, di Edipo, della forclusione, il tutto raccontato sotto una veste di sottile sarcasmo.

Maurizio: un inetto

In alcuni momenti della lettura si rivelano reminiscenze dell’opera che ha reso famoso Italo Svevo. Maurizio, sottomesso al peso del lavoro, all’autorità di sua moglie, alla società, ricorda Zeno Cosini e la sua inettitudine. La differenza rispetto all’opera di Svevo consiste nella decisione finale dei due inetti: uno interrompe la terapia perché crede di essere guarito, l’altro non ci riesce e continua il suo percorso, nella convinzione freudiana che «la vita è un dramma dai misteri insondabili, e che Edipo non perdona. Mai».

Il Grande Grabski: la satira pungente di Marco Rinaldi

Una satira pungente si può definire il libro di Marco Rinaldi. Una critica, sebbene comica e divertente, della psicoanalisi. La parte dialogata prevale nettamente su quella narrata, ma è legittimo se si tiene conto dell’argomento; lo stile scorrevole e diretto e la narrazione ironica rendono la lettura divertente e piacevole. 

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Marco Rinaldi, libri

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A proposito di Claudia Esposito

Per ora ho una laurea in Filologia Moderna, un inizio di precariato nell'insegnamento e tante passioni: la lettura, la scrittura, le serie tv americane, il fitness, il mare, i gatti.

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