Storia di Roque Rey, l’ultimo romanzo di Ricardo Romero

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Ricardo Romero, classe 1976, è una delle migliori penne del panorama letterario argentino contemporaneo ed è tornato in libreria con Storia di Roque Rey, il suo ultimo romanzo pubblicato in Italia da Fazi Editore nella collana Le Strade.

Ambientato nella città di Paranà in Argentina, la trama ha per protagonista Roque Rey, messo al mondo nell’autunno del ’57 da una madre single che non sapeva nemmeno di aspettarlo e che, dopo appena un paio di mesi dalla sua nascita, lo “affida” – anche se “abbandona” è il termine corretto – alle cure della sorella e del cognato. Cresciuto dalla zia Elsa e dallo zio Pedro, Roque fantastica sui propri genitori: sul padre, ignaro di esserlo diventato, e sulla madre che si limita a inviargli cartoline per il giorno del compleanno sbagliandone addirittura la data.

È uno studente modello e si comporta bene come ci si aspetterebbe da un ragazzino educato a dovere. A cambiare il corso di questa sua esistenza stabile e tranquilla è la morte dello zio quando lui ha dodici anni. Il giorno del funerale Roque, come chiestogli dalla zia, indossa le scarpe nuove e perciò dure del marito per ammorbidirle consentendo così al defunto di giungere agevolmente nell’aldilà senza fermarsi. A non fermarsi, tuttavia, sarà proprio il giovane protagonista che, una volta uscito di casa per adempiere al suo compito, inizierà un viaggio lungo quarant’anni che lo condurrà in giro per tutto il Paese e durante il quale incontrerà tante e diverse persone che lo aiuteranno a crescere e a scoprire meglio se stesso.

Storia di Roque Rey, un romanzo ambizioso e completo

Suddiviso in nove capitoli, ognuno dedicato a un episodio significativo della sua esistenza, Storia di Roque Rey di Romero Ricardo è un romanzo denso di informazioni e riflessioni da leggere con molta attenzione senza saltarne neanche un passaggio. Questo perché, alla narrazione delle vicende del protagonista con tanto di analisi intima delle sue sensazioni e dei suoi pensieri, si aggiungono quelle degli innumerevoli personaggi – vivi e non – che conoscerà lungo il suo cammino. Dall’anziano Umberto, prete epilettico e parricida, a i Los Espectros dei musicisti itineranti che lo accoglieranno tra di loro facendo di lui un ballerino; dal dissoluto bohémien Marcos Vryzas a Mariana Gallardo con la quale scoprirà l’amore; dalla piccola Natalia fino alla moglie Inés, tutti lasceranno in Roque qualcosa che lo aiuterà a maturare.

Molta rilevanza, inoltre, viene data ai morti con i quali il protagonista entrerà in contatto a causa del suo lavoro presso l’Obitorio Giudiziario di Buenos Aires e dei quali calzerà le scarpe che, ogni volta, gli mostreranno la via da seguire. Quest’ultimo è, senza alcun dubbio, l’elemento che più conferisce forza e particolarità alla trama perché evidenzia l’intenzione dell’autore a voler eliminare, valicandolo, il confine tra il mondo dei vivi e quello dei morti così da permettere a Roque di andare più a fondo nel suo intimo sentire interpretandolo – a suo modo e quando possibile – attraverso un’esperienza altra.

Con Storia di Roque Rey, Ricardo Romero ha offerto ai lettori un’ambiziosa quanto completa opera esistenziale nella quale potersi perdere e ritrovare dopo aver indossato le scarpe di tutti i suoi personaggi e aver percorso in loro compagnia la lunga e tortuosa strada della crescita individuale che attende ognuno di noi.

A proposito di Francesca Melis

Calabrese di nascita e sarda di origine sono laureata in Lingue e ho molte passioni: i viaggi, la musica, la fotografia, la scrittura e la lettura. In attesa di insegnare, coltivo il mio sogno nel cassetto di diventare una scrittrice.

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