Tom Hanks: un attore tra le storie di Maria Saccà

Tom Hanks: un attore tra le storie di Maria Saccà

Tom Hanks – Un attore tra le storie, edito dalla AG Book Publishing. L’autrice Maria Saccà ripercorre la vita del celebre attore statunitense Tom Hanks, attraverso le sue superbe interpretazioni cinematografiche e la pluralità di ruoli che l’eclettico californiano porta in scena nel film Cloud Atlas delle sorelle Wachowski.

Un’infanzia difficile e i primi passi come attore

La personalità composita di Tom Hanks è frutto di una infanzia difficile, segnata dal divorzio dei propri genitori e dalla mancanza di una fissa dimora, a seguito dei continui trasferimenti imposti dal padre Amos Hanks. Il nomadismo e un’educazione eccessivamente liberale di Amos rendono i suoi figli autosufficienti, ma allo stesso tempo “selvaggi”. Durante la permanenza nel liceo Skyline il giovane Tom si avvicina alla recitazione, in questo modo riusciva a far emergere il suo forte carattere istrionico, allontanandosi dai problemi familiari e dalla mancanza dell’affetto materno.

Tom Hanks: l’ascesa di un “Big” secondo Maria Saccà

Nella prima parte dell’opera la Saccà ci presenta una filmografia ragionata, in cui  si discute l’evoluzione dell’attore attraverso  i ruoli, che passano dai teen-movie ai grandi capolavori cinematografici. La svolta nella carriera di Tom Hank avviene nel 1988 con la commedia di genere fantastico Big, in cui l’attore interpreta Josh Baskin, un ragazzino a cui viene realizzato il desiderio di diventare adulto. Hanks riesce ad essere convincente nel ruolo dell’adolescente nel corpo di un trentenne, invitandoci ad osservare la vita adulta con l’innocenza e  la spontaneità dei bambini. Il film ottiene un enorme successo e l’attore californiano  riceve la sua prima candidatura all’Oscar come miglior attore. È grazie al ruolo dell’avvocato sieropositivo Andrew Beckett in Philadelphia del 1993, che Tom mette in luce tutto il suo  talento immedesimandosi  nella condizione alienata del malato outsider. Questa interpretazione garantisce ad Hanks il suo primo Oscar, bissato l’anno successivo con la favolosa performance nel ruolo del borderline Forrest Gump. Maria Saccà immerge il lettore, attraverso aneddoti, ricerche e curiosità nel duro e stakanovista lavoro attoriale che Tom Hanks profonde nei  suoi personaggi.

Cloud Atlas: un fantastico mondo di storie intrecciate

La Saccà pone l’accento sull’analisi della divisione in piani sequenziali del film fantastico del 2012 Cloud Atlas, per spiegarci l’idea innovativa delle sorelle Wachowski. Cloud Atlas è il connubio tra imprevedibili storie intrecciate in una diegesi di blocchi narrativi e le qualità poliedriche di Tom Hanks. Tom interpreta sei personaggi all’interno di questa pellicola, ognuno dei quali ha una consistenza, un’emotività ed un carattere diverso dall’altro. L’attore californiano si mette alla prova ancora una volta, mostrando una morfologia espressiva in continuo mutamento e scindendo la propria anima in tanti frammenti.

Hanks e il metodo Stanislavskij

Tom Hanks è un seguace del sistema di recitazione di Stanislavskij, secondo le quali l’attore deve immedesimarsi completamente nello stato d’animo del proprio personaggio. Tra gli esercizi sperimentati dal famoso seminarista russo, Hanks si affida alla “memoria emotiva”. Attraverso questa prova l’attore prende come ispirazioni le proprie vicende personali, traendo da esse i giusti sentimenti per rappresentare un particolare stato psicologico del proprio personaggio. Il successo di Tom Hanks  come attore  – per sua stessa ammissione – è direttamente proporzionale alle sofferenze patite durante l’infanzia, dalle quali ha preso spunto. Maria Saccà va oltre la monografia, scandagliando gli abissi dell’anima di Tom Hanks e regalando al lettore un esaustivo prodotto artistico.

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