Chiara Ragnini, recensione de “La Differenza” e intervista

Chiara Ragnini, recensione de “La Differenza”

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Chiara Ragnini, intervista e recensione.

Una campagna di crownfunding per finanziare un nuovo progetto musicale, la fusione tra pop ed elettronica, testi ben scritti, ascoltabili, accompagnati da uno stile che resta impresso nella testa. Tutto questo dà vita a “La Differenza” il nuovo album di Chiara Ragnini in uscita il 28 aprile 2017. A preannunciare l’album, il singolo “Un Colpo di Pistola”: un singolo forte, tagliente, con un sapore elettronico che percorre interamente la canzone; un loop elettro che si sposa perfettamente con la voce energica dell’artista. Sono dieci le tracce contenute all’interno dell’album, album di svolta, molto lontano dalle sonorità del precedente lavoro “Il giardino di rose”.

Ad un primo ascolto è possibile fin da subito notare l’esigenza e anche la volontà di raccontare le varie sfaccettature dell’amore, una tematica mai dèmodè, sicuramente già affrontata dai più; la scoperta piacevole si verifica però dopo un ulteriore ascolto ed un’attenta analisi dei testi: spicca la cura nella ricerca di parole che non siano usuali, che spiazzino positivamente, rendendo ancora più d’impatto il messaggio.

La cantautrice genovese ha realizzato questo lavoro discografico grazie alla campagna di crownfunding affidata al portale Musicraiser, con il sostegno di 200 fan, raccogliendo il 235% dell’obbiettivo prefissato. Il disco è stato registrato all’Ithil World Recording Studio di Imperia, grazie al lavoro di Giovanni Nebbia; le tracce di basso portano la firma di Max Matis, mentre il featuring del brano di chiusura dell’album “Coda” è affidato al beatmaker Roggy Luciano. Il titolo “La differenza” incuriosisce: sembra ricongiungersi difatti alla svolta di genere musicale attuata nel corso degli anni, ma forse anche alla crescita e all’evoluzione della musica e della stessa artista.

Chiara Ragnini, la nostra intervista

Un nuovo sound, tra pop ed electro. Chi sono gli artisti a cui ti sei ispirata?

Ho rispolverato, anzitutto, la mia chitarra elettrica e tutti quegli ascolti che fanno rima con groove che erano rimasti nel cassetto per troppo tempo dopo i vent’anni. Sono cresciuta con Eminem e i Subsonica, con l’hip hop statunitense, con i Massive Attack e i Portishead e sarebbe stato un vero peccato lasciare da parte l’entusiasmo di certe sonoritá, di ritmi quasi atavici che tanto mi avevano coinvolta precedentemente. Ultimamente ho scoperto anche una giovane artista belga, Selah Sue, il cui album ho letteralmente divorato: la sua produzione é stata di grande ispirazione per questo disco, cosí come tanto buon pop angolofono, da Ellie Goulding fino a Janelle Monae.

Ascoltando l’album sono rimasta affascinata da Il Vortice Bianco. Come nasce questa canzone?

Ti ringrazio molto, é una delle mie preferite! Nasce, come molte canzoni del disco, dal bisogno di raccontare una relazione da un punto di vista non necessariamente edulcorato: i rapporti di coppia sono affascinanti anche quando risultano impantanati negli stessi, banali errori, come l’ostinazione a non volersi confrontare o venire incontro l’uno con l’altro. Il Vortice Bianco per me é questo: é simbolo di un limbo dal quale a volte é difficile uscire, uno stallo in cui non si riesce né ad avanzare né ad indietreggiare. Sono senzazioni che ho vissuto e nelle quali sono state coinvolte molte mie amiche. L’importante é, prima o poi, uscirne, naturalmente.

Chi è oggi Chiara Ragnini?

Oggi Chiara Ragnini é una donna realizzata di 34 anni, una musicista che ha trovato finalmente la sua dimensione artistica ideale, lontano da compromessi e vincoli limitanti per la propria libertá creativa ed intellettuale. Ho raggiunto una certa serenitá e questo mi ha permesso di dare vita ad un disco, La Differenza, che mi rispecchia appieno, con grande onestá e coraggio di mostrarmi davvero per quella che sono: una persona estremamente determinata, grintosa, “con le palle”. Spero che si sentirá nelle dieci canzoni che compongono l’album.

Cosa é cambiato dal Giardino di Rose?

Sono cambiata io: sono cresciuta, ho suonato tantissimo, ho conosciuto molti artisti, musicisti, professionisti che mi hanno aiutata a capire bene quale direzione prendere. In questi anni ho scritto tante canzoni utilizzando approcci diversi: ora ho trovato il mio stile e il mio approccio alla scrittura ideale. Credo che per costruire cose buone ci voglia tempo e mi sono presa tutto quello di cui avevo bisogno. Prima mi era mancato un po’ di coraggio, sono sincera: coraggio che invece é venuto fuori per la necessitá impellente di raccontarmi come sono, che si rispecchia appieno nella scrittura di canzoni.

Progetti futuri?

Al momento sono concentratissima nella promozione del disco e i prossimi mesi saranno altrettanto intensi dal punto di vista emotivo grazie alla nascita di mio figlio. Con il nuovo anno riprenderemo le date live, in una dimensione elettrica che cercherá di rispecchiare al meglio le sonoritá del disco. Non vedo l’ora.

Ecco le tracce dell’album:
Un colpo di pistola;
Il vortice bianco;
Un angolo buio;
La differenza;
In ogni angolo del mondo;
Grigiocielo;
Oggi ho perso;
Domattina;
Sospesa;
Coda feat Roggy Luciano

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A proposito di Alessandra Nazzaro

Nata e cresciuta a Napoli, classe 1996, sotto il segno dei Gemelli. Cantautrice, in arte Lena A., appassionata di musica, cinema e teatro. Studia Filologia Moderna all'Università Federico II di Napoli.

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