Street art, inaugurato ai Quartieri spagnoli Care of knowledge, il murales dell’artista MP5

Care of knowledge

Lo scorso 2 febbraio è stata presentata a Napoli Care of knowledge, una nuova opera di street art che va ad arricchire il già ampio patrimonio dell’arte di strada partenopea. Il murales, a cura dell’artista di origini napoletane MP5, è stato realizzato sulla facciata d’ingresso dell’ex Palazzetto Urban, in via Concezione a Montecalvario, nel cuore dei Quartieri Spagnoli, ed è dedicato alla matematica e filosofa greca Ipazia, vissuta tra il IV e V secolo d.C. , che fu uccisa brutalmente a causa della sua sete di conoscenza. La studiosa è divenuta simbolo del libero pensiero. Una scelta non casuale quella di ritrarre la martire Ipazia all’entrata del Palazzetto. La struttura è infatti storicamente dedicata al sostegno delle donne (prezioso il ruolo svolto dal Centro Antiviolenza) ed è sede del Centro Documentazione Condizione Donna: tra biblioteca e archivio di genere l’edificio custodisce un immenso patrimonio di conoscenza e cultura.

Care of knowledge: l’artista MP5 dona un murales alla sua città d’origine

Napoletana di origine, ma romana d’adozione, l’artista MP5 ha realizzato per la prima volta un’opera nella sua città natale. L’enorme murales è stato portato a termine in quattro giorni ed è stato creato a titolo gratuito.

L’iniziativa rientra nel più ampio progetto di riqualificazione della struttura, che aspira a divenire punto di riferimento per il territorio e centro propulsore di una rinnovata consapevolezza dei saperi e del saper fare al femminile.

MP5, da sempre sensibile alle tematiche femministe, ha tratto ispirazione per la sua opera lo scorso giugno, quando ha avuto la possibilità di visitare il centro donna partenopeo ed è rimasta colpita dal vasto archivio di pubblicazioni femministe, nonchè dalle attività svolte al suo interno. Da lì la decisione di donare  un’opera alla sua città d’origine. Il progetto è stato quindi approvato nell’ambito del Regolamento per la Creatività Urbana adottato dal Comune di Napoli, ed è stato realizzato grazie al sostegno della delegata del Sindaco alle Pari Opportunità e del suo staff; della Napoli Servizi e dell’amministratore delegato, dr. Andrea de Giacomo; del Centro Documentazione Condizione Donna, delle volontarie e dei volontari del Servizio Civile impegnati nel progetto “La memoria delle Donne al Centro” e dell’Associazione Officina delle Idee.

L’opera è stata presentata venerdì 2 febbraio alla  presenza del sindaco di Napoli Luigi de Magistris e della delegata alle Pari Opportunità, Simonetta Marino, oltre ovviamente che dell’artista stessa.

“Ipazia è una figura simbolica che esprime anche il senso di questo luogo (l’ex Palazzetto Urban, ndr),  che è metaforicamente il centro delle donne a Napoli”,  ha commentato la delegata alle Pari Opportunità.

Dal canto suo, il primo cittadino di Napoli, Luigi de Magistris, ha definito il fenomeno della street art partenopea “un motivo di orgoglio”, parlando di “rigenerazione ubana”, “è anche un modo – ha proseguito –  per riconsegnare alla bellezza pezzi di città che erano particolarmente degradati”. “Puntiamo molto su questo – ha concluso il sindaco – e siamo orgogliosi che sempre di più tanti artisti nazionali e internazionali ci chiedano di riqualificare pezzi della nostra città”

 MP5, l’artista di origine partenopea cittadina del mondo

Maria Pia, in arte MP5, è nata a Napoli ma vive da tempo a Roma. Grazie alla sua attività di scenografa, illustratrice, animatrice e fumettista, ha girato il mondo. Dopo aver studiato scenografia per il teatro a Bologna e animazione stop-motion alla Wimbledon School of Art di Londra, come si legge nella sua biografia, ha lavorato per diverse case editrici, i suoi fumetti e le sue illustrazioni sono apparsi su diversi magazines. Inoltre,  ha iniziato un’intensa attività di street artist, dipengendo in giro per l’Europa. I suoi murales possono essere infatti ammirati non solo per le strade italiane, ma anche in Spagna, Francia, Germania, Svezia, Croazia e Slovenia.

Le sue opere sono state esposte anche in importanti festival internazionali e istituzioni artistiche, quali la XII Biennale di giovani artisti europei e mediterranei, la Triennale di Milano, il MACRO di Roma, La Condition Publique di Roubaix, il Teatro di Palazzo Grassi a Venezia, Le M.U.R de Saint Etienne.

Parlando del murales realizzato a Napoli, MP5 ha dichiarato di essersi “ispirata alla figura di Ipazia, una studiosa vissuta nel IV secolo d.C. uccisa a causa delle sua conoscenza scientifica”.
“Come Ipazia si è presa cura della conoscenza, così noi dobbiamo valorizzare i centri di cultura che abbiamo e renderli sempre più vivi e vitali”,
ha spiegato l’artista. “Ho avuto la possibilità di visitare gli archivi del centro, lo sportello antiviolenza – ha detto Maria Pia – Una ricchezza per la comunità che deve diventare un elemento attivo. Ho pensato così di associare a questo luogo la figura di Ipazia, colei che si prende cura della conoscenza e diventa ispirazione per tutte le donne. L’archivio di questo centro in via Concezione a Montecalvario conserva scritti e documenti femministi per la ricchezza della città di Napoli e lo sportello antiviolenza si prende cura delle donne vittime di violenze di genere, un ruolo e una funzione simili a quelli ricoperti all’epoca da Ipazia».

 

 

 

A proposito di Antonella Sica

Napoletana, laureata in Comunicazione pubblica, sociale e politica alla Federico II. Giornalista pubblicista; appassionata di musica, sport, attualità, comunicazione. Ama scrivere, fotografare, creare lavorando all'uncinetto e a punto croce. Realizza bijoux a crochet utilizzando anche materiale di riciclo.

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