Teniamoci per mano Onlus: clown, risate e fantasia

Teniamoci per mano Onlus: clown, risate e fantasia

Teniamoci per mano onlus, la nostra intervista alla Dott.ssa Annamaria Tortora

 

La salute si basa sulla felicità. La salute si basa sulla felicità: dall’abbracciarsi e fare il pagliaccio al trovare la gioia nella famiglia e negli amici, la soddisfazione nel lavoro e l’estasi nella natura delle arti. (Patch Adams)

Nessun posto è come casa. Ma qualsiasi luogo può essere casa. Basta il tepore dei proprio cari, qualche oggetto a cui agganciare dolci ricordi e un sorriso. Sì, un sorriso perché tra le corsie d’ospedale, dentro quelle mura grigiastre, tra punture, attese snervanti e flebo, risulta proprio difficile spalancare le labbra e lasciarsi andare alla gioia. E se questo è complesso per gli adulti, figurarsi per i bambini. Negli ultimi anni, però, gli ospedali si sono attrezzati rendendo le stanze di degenza meno traumatiche, cercando in qualche modo di ricreare un clima di normalità. Molto del merito del successo di questo tentativo dipende da figure incredibilmente sottovalutate: i clown dottori. Quasi sempre volontari, questi piccoli grandi eroi dei nostri tempi, dedicano il loro tempo per intrattenere i pazienti con scherzi, giochi e trucchetti di magia. “Teniamoci per mano Onlus” è una delle associazioni più importanti d’Italia e sabato 21 e domenica 22 aprile ha organizzato una bellissima iniziativa, la “Festa del sorriso”. Ne abbiamo parlato con la Dott.ssa Annamaria Tortora.

Come nasce l’associazione “Teniamoci per mano Onlus”?

L’associazione di clownterapia “Teniamoci per mano onlus”, nasce nel 2010 a Napoli e fonda a distanza di poco tempo altre 2 sedi operative nelle città di Roma e Bologna. Da pochi mesi hanno inaugurato una quarta sede anche a Mazara del Vallo, che è diventata al momento la sede/quartier generale in Sicilia, dove è presente una grandissima squadra di clown volontari che portano il sorriso in quasi tutte le province della grande regione.
L’associazione è operativa in oltre 30 strutture sanitarie in tutta Italia e conta circa 600 volontari.

Di cosa vi occupate? Su quali fronti siete operativi come “Teniamoci per mano Onlus”?

La clownterapia è una terapia medica alternativa che non vuole sostituirsi alle cure tradizionali ma essere di supporto: infatti i clown attraverso il gioco e la fantasia riescono a trasformare semplici stanze di ospedale in veri e propri stanze da gioco, stimolando il buon umore dei pazienti e del personale medico. Gli studi scientifici hanno dimostrato che ridere attiva tutte le parti del corpo umano producendo beta endorfine da parte delle ghiandole surrenali che producono cortisolo, un ormone che regola la risposta allo stress e aiuta a sopportare meglio il dolore, fisico o psicologico con grandi benefici sui pazienti, in modo particolare su quelli più piccoli che possono godere, anche nelle situazioni più compromesse, di veri e propri momenti di magia.  Il riscontro che percepiamo dal nostro intervento è sempre molto positivo, sia da parte del personale medico, che approva il nostro operato diventando spesso anche nostro complice, sia da parte dei bambini e dei genitori. Un bambino ricoverato da molto tempo, ha sempre lo sguardo rivolto alla finestra…lo si legge negli occhi che vorrebbe evadere e tornare a correre con i suoi amichetti, purtroppo lì dove non è possibile, siamo noi che attraverso il gioco e la magia, cerchiamo di regalargli le belle emozioni che potrebbe vivere solo fuori da quel contesto. Molto bello è anche il rapporto con i genitori, che nelle situazioni più compromesse, vedono nella nostra figura un amico e un complice con cui potersi abbandonare ad uno sfogo o ad una chiacchiera leggera che lo aiuti a superare quel momento di difficoltà. Infine ci sono gli anziani, che hanno bisogno di tenerezza tanto quanto i bambini. Il più delle volte sono anziani soli che non hanno famiglia e che il fine settimana contano le ore che li separano da noi per poter ricevere un caldo abbraccio. Insomma nel movimento del dare, riceviamo perchè da ogni corsia si torna a casa sempre pieni di emozioni e di storie straordinarie.

Parlami del evento. Che tipo di partecipazione vi attendete?

L’evento volge alla seconda  edizione e nasce con l’intenzione di radunare tutti i volontari d’Italia e offrire loro un premio per il loro impegno annuale, ovvero, gli offriamo un incontro con un importante formatore di settore internazionale che aiuti loro a sviluppare al meglio le loro capacità. Lo scorso anno abbiamo avuto come ospite il padre della clownterapia nel mondo, Michael Christensen, quest’anno abbiamo deciso di affinare le tecniche di clownerie con Jango Edwards, il più grande comico e cabarettista statunitense. In supporto a questo workshop, ce ne saranno altri improntati sull’empatia, la sensibilità, l’attenzione e l’ascolto. Essere un clown di corsia è un percorso molto complesso, necessita dello sviluppo di alcune caratteristiche relative alla personalità, che aiutino il paziente ad aprirsi come un fiore in primavera.
Ma l’evento essendo aperto alla città, vuole regalare dei preziosi laboratori ludico-creativi anche a tutti i bambini, ragazzi e adulti che vorranno prendervi parte, come i laboratori di puppets, clownerie, ballon art, giocoleria e tanti altri. Inoltre la piazza sarà un vero e proprio palcoscenico per bravissimi artisti di strada che con la loro straordinaria arte circense incanteranno tutti i passanti.
Ringrazio anche Radio Kiss Kiss, che ha scelto di supportarci in questo bellissimo evento, diventando media partner dello stesso e animando per i due giorni la piazza con musica e spettacolo.
Insomma ci aspettiamo una partecipazione importante ma soprattutto ci auguriamo che ogni tanto si parli di Napoli anche come territorio solidale e non solo come territorio ricco di problematiche.

Quali sono i vostri progetti per il futuro?

“Teniamoci per mano Onlus” continuerà come sempre nelle nostre attività di corsia, ma a breve avremo il piacere di inaugurare “La bottega della leggerezza”, il primo ambulatorio clown gratuito per famiglie meno abbienti.
Un bellissimo progetto che si sostiene solo con le donazioni di tutti coloro che credono nella nostra missione e che nascerà grazie alla partnership con Ferrovie dello Stato che ci ha concesso questo spazio in comodato d’uso, nella stazione di Gianturco.
Il progetto non riceve supporto economico pubblico, per tale ragione ci affidiamo sempre al buon cuore di tutti coloro che vogliono esserci e dare il proprio contributo per la realizzazione di questo progetto.
Finora abbiamo richiesto delle piccole donazione ad istituti di credito e aziende locali e nazionali ma senza alcun successo, ci auguriamo di trovare qualcuno più sensibile alla causa che possa unirsi a noi, per il momento ci accontentiamo di quelle piccole offerte libere ai desk informativi davanti ai supermercati…e come direbbe Madre Teresa di Calcutta: “Quello che noi facciamo è solo una goccia nell’oceano ma se non lo facessimo l’oceano avrebbe una goccia in meno”

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