La comicità surreale di Nino Frassica al Festival del Mann

Nino Frassica

Nel calderone degli artisti, cantanti e attori che si avvicendano nella prestigiosa rassegna di eventi promossa nel Festival del Mann, è presente anche  il poliedrico attore e comico  Nino Frassica.  Nel corso della presentazione dell’ultimo libro di Frassica “Sani Gesualdi Superstar”, svoltasi il 23 marzo scorso nella sala Toro Farnese, il comico messinese risponde alle domande dell’intervistatrice Annapaola Merone con la solita sagace ironia, raccontando storie legate alla sua carriera e alla sua vita.

Nino Frassica: artista a tutto tondo

Nino Frassica  è non solo  antesignano del genere comico surreale, ma soprattutto uno showman multitasking. L’artista messinese è uno stakanovista che si divide tra fiction, televisione, teatro, cinema e radio. Riscuote, da anni, molto successo  il ruolo del goffo maresciallo Nino Cecchini in Don Matteo, una delle serie tv più amate dagli italiani, giunta alla sua undicesima stagione. Non solo fiction per Nino, che si ritaglia  uno spazio nel programma di Fabio Fazio ” Che tempo che fa”, in cui sciorina comicità nei panni del vicedirettore del novennale “Novella Bella”. Ma oltre ad essere attore e comico, è anche conduttore radiofonico sulle frequenze di Radio2, dove presenta ” Il programmone” in onda il sabato e la domenica alle 13,45  da circa tre anni.  La radio, come lo stesso Frassica ammette, è il mezzo con cui riesce ad esprimersi meglio, dove non ci sono limiti e  dove può dar libero sfogo ai suoi “monumenti umani” . Negli ultimi anni si moltiplicano le sue apparizioni in molti film al fianco di registi quali: Paolo Genovese, Sofia Coppola, Giuseppe Tornatore, Ficarra e Picone e Maccio Capatonda.

Nino Frassica: da”Quelli della notte” a “Sani Gesualdi superstar”

Il successo di Nino Frassica si lega strettamente alla proficua collaborazione con Renzo Arbore, e dal trionfo dei personaggi portati nelle trasmissioni rivoluzionarie della metà degli anni ottanta: ” Quelli della notte “( 1985) ed “Indietro Tutta!”( 1987). Come Frassica dichiara durante l’intervista: «Prima di “Quelli della notte” la comicità era tutta preparata in televisione. Si raccontavano barzellette per lo più, tutto era impostato. Quando Arbore mi scelse per il suo programma, mi disse che “sembravo napoletano” per il mio senso dell’humor. Fui, ovviamente, contento del complimento». La comicità surreale di frate Antonino da Scasazza,  il celebre personaggio creato da Frassica e protagonista del suo libro, è il divulgatore di strampalati “nanetti” (aneddoti) edificanti del santo Sani Gesualdi che «nabbe nel 1111 e morve nel 1777». Frate Antonino riesce a farci ridere attraverso giochi di parole ed improvvisi cambi di stile, che rendono il religioso una vera e propria maschera grottesca.

La comicità surreale di Nino Frassica resiste nel tempo

I personaggi come frate Antonino o  il “bravo presentatore” sono maschere che rappresentano personaggi esasperati nell’essenza, su cui la gente può ridere  anche a distanza di anni. Su questo tasto Nino Frassica è chiaro, quando dichiara: «La comicità surreale, la farsa, la commedia sono immortali perché non legate all’attualità, a differenza della satira sociale o politica, che è quotidiana e legata al momento. Se si legge una vignetta satirica  di Forattini su un giornale di dieci anni fa, potremmo non capirla, perché racconta un fatto che abbiamo dimenticato». Quindi, un domani non ricorderemo una vignetta su Di Maio e il Movimento  Cinque Stelle, ma di sicuro ci tornerà alla mente il famoso aforisma di frate Antonino da Scasazza che recita: «Non è bello ciò che è bello, ma.. che bello, che bello, che bello».

 

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