La Grande Guerra. Arte, Luoghi, Propaganda

grande guerra

grande guerraLa Grande Guerra. Arte, Luoghi, Propaganda fu una mostra allestita nella ricorrenza dei 100 anni trascorsi dall’intervento dell’Italia alla Grande Guerra, la Prima Guerra Mondiale (1915-2015). Intesa Sanpaolo in collaborazione con il progetto Gallerie d’Italia raccontava, attraverso l’esposizione di documenti dell’epoca storica nei musei legati al progettoPalazzo Zevallos Stigliano (Napoli), Piazza Scala (Milano), Palazzo Leoni Montanari (Vicenza) – la maniera di intendere e vedere la guerra da parte di chi non era al fronte. La Grande Guerra. Arte, Luoghi, Propaganda – mostra allestita nei suddetti musei dal 1 aprile al 23 agosto 2015 – si proponeva di mettere in chiaro quello che fu il rapporto tra guerra ed uomo attraverso la mediazione di un nuovo strumento di propaganda, il manifesto. Tra le opere era possibile ritrovare, ad esempio, i lavori di Achille Luciano Mauzan (1883-1952), autore, oltre che di pubblicitari, di un manifesto del 1917 a favore della sottoscrizione al Credito Italiano di Guerra recante l’immagine del volto di un soldato che puntando il dito verso lo spettatore tuona “Sottoscrivete!” quasi accusando coloro che mancano alla sua esortazione; altro artista esposto era Marcello Dudovich (1878-1962) – amico di Mauzan ed autore degli storici manifesti di Liquore Strega (1906), e di Vermouth Martini (1918) – di cui, in questa sede,  si ricorda il manifesto che ritrae un soldato avvolto nel Tricolore.

È possibile, così, notare come il manifesto a tematica bellica, per la schiettezza del suo linguaggio e la concisione del suo messaggio, abbia influito non poco sulle ideologie circa il favore all’interventismo della grande guerra. Dagli esempi citati si possono evidenziare aspetti di un linguaggio provocatorio (Mauzan) e di forte impatto visivo (Dudovich) che fortemente legano lo spettatore al concetto di patria chiamandolo ad avere una parte attiva all’interno del panorama bellico.

Era stato inoltre messo in evidenza con la mostra La Grande Guerra come il tema bellico non abbia inciso soltanto durante l’epoca del ’15-’18; l’esposizione di manifesti è infatti affiancata alla proiezione di filmati e dall’ascolto di brani musicali ove è tangibile il solco lasciato dalla guerra, solco che ha attraversato tutto il XX secolo.

Ecco, così, soltanto uno dei modi possibili per ricordare un passato evento che ancora può oggi insegnare come fare a non ricadere negli stessi errori del passato.

 

A proposito di Salvatore Di Marzo

Salvatore Di Marzo, laureato con lode alla Federico II di Napoli, è docente di Lettere presso la scuola secondaria. Ha collaborato con la rivista on-line Grado zero (2015-2016) ed è stato redattore presso Teatro.it (2016-2018). Coautore, insieme con Roberta Attanasio, di due sillogi poetiche ("Euritmie", 2015; "I mirti ai lauri sparsi", 2017), alcune poesie sono pubblicate su siti e riviste, tradotte in bielorusso, ucraino e russo. Ha pubblicato saggi e recensioni letterarie presso riviste accademiche e alcuni interventi in cataloghi di mostre. Per Eroica Fenice scrive di arte, di musica, di eventi e riflessioni di vario genere.

Vedi tutti gli articoli di Salvatore Di Marzo

Commenta