Immatricolazioni veicoli commerciali in crescita in UE

Immatricolazioni veicoli commerciali

Positivi i dati che arrivano dal mercato dei veicoli commerciali e industriali. Il settore, infatti, dà importanti segnali di ripresa. Crescono le immatricolazioni in Europa. Bene soprattutto la Spagna, la Francia e la Germania.

Mercato in ripresa

I dati sulle immatricolazioni di veicoli commerciali e industriali (funzionali a diverse esigenze, dai traslochi al trasporto materiali, come dimostra la pagina dedicata al noleggio furgone di Giffi Noleggi), a gennaio 2018, sono positivi. In Europa cresce il numero di vetture immatricolate. I dati migliori sono quelli fatti registrare dalla Spagna, con alle spalle Francia e Germania. Di quanto sono cresciute le immatricolazioni? I dati sono stati diffusi dall’Acea (l’Associazione europea dei costruttori) e commentati da Gianandrea Ferrajoli, presidente di Federauto Trucks e di Cecra (European Council for Motor Trades and Repairs). Riflettono, nella loro fotografia, una situazione che vede un incremento del 3,2 per cento nel numero di vetture immatricolate nel corso dell’intero 2017. In tutti i Paesi dell’Unione Europea l’andamento è stati positivo e il numero complessivo di vetture commerciali registrate ammonta a 2,4 milioni.

Chi cresce di più

A guidare la ripresa del settore è la Spagna, che vanta un incremento a due cifre: +13,5 per cento. Alle sue spalle c’è la Francia, con un +6,9 per cento, e in terza posizione la Germania, con un +3,3 per cento. In controtendenza, invece, l’Italia. Qui, infatti, il settore rallenta e arriva a far registrare un decremento del 2,4 per cento, più lieve di quello toccato invece nel Regno Unito che perde il 4,4 per cento. “Rispetto all’eccezionale risultato ottenuto nel 2016, – ha commentato Gianandrea Ferrajoli – il 2017 ha visto una lieve contrazione del comparto, registrando un rallentamento nella seconda parte dell’anno. E’ stato sicuramente molto importante che il MISE abbia riconfermato il superammortamento sui veicoli commerciali e industriali, seppur con una riduzione di 10 punti percentuali. In Italia occorrono incentivi strutturali e continuativi che possano contribuire alla più veloce sostituzione del parco circolante, con evidenti benefici sulla sicurezza stradale e sulla sostenibilità ambientale”.

Le sfide del nuovo anno

Il numero uno di Federauto Trucks e di Cecra (European Council for Motor Trades and Repairs), poi, si sofferma sull’analisi dello scenario 2017, tracciando anche le prospettive future del comparto per l’anno in corso. “Il 2017 – ha commentato Ferrajoli – ha visto un’importante crescita delle nuove fonti di energia, abbiamo visto come il carburante LNG da scommessa futuristica sia diventato una realtà, diventando un argomento sempre più rilevante nel dibattito quotidiano. L’elettrico e il metano stanno iniziando ad affermarsi sempre di più nel segmento del trasporto leggero, mentre l’LNG è cresciuto molto nel traporto pesante. Il nostro settore è cambiato profondamente, stiamo assistendo alla riduzione del numero di player a vantaggio di gruppi dalle dimensioni più grandi, capaci di offrire prodotti e servizi in località diverse su scala regionale”. Tre le sfide che il 2018 porta con sé: “Nel 2018 – aggiunge il presidente – il nostro settore dovrà affrontare 3 sfide importanti: la digitalizzazione di tutto il comparto, la capacità di cogliere nuove opportunità sul mercato grazie al processo di acquisizioni a vantaggio di gruppi sempre più strutturati, e infine la diversificazione della value proposition al cliente”.

Tra commerciali leggeri e pesanti

Più nel dettaglio, i dati Acea riflettono una crescita delle immatricolazioni dei veicoli commerciali leggeri in tutta l’Unione Europea. Il dato complessivo ammonta a 2 milioni di vetture, con un incremento del 3,9 per cento. La Spagna fa registrare un vero e proprio boom, con un +15,5 per cento. Positive anche le performance di Francia (+7,1 per cento) e Germania (+4,9 per cento). Meno bene la Gran Bretagna (-3,6 per cento) e l’Italia, che perde il 3,4 per cento. La domanda di veicoli commerciali pesanti cresce, in Ue, dello 0,5 per cento.

 

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