Intervista a Federico Faccioli, fondatore di Aletheia editore

Aletheia editore

Eletheia editore, casa editrice no-profit

Aletheia, in greco, è una parola che schiude un ventaglio di sfumature diverse e di concetti affascinanti ed emblematici. L’alfa privativa è una dichiarazione di sincerità, di rivelazione e di verità, ma anche di affrancamento dalle logiche vigenti, dal profitto e dalle dinamiche contingenti; è il disseppellimento di ciò che è nascosto e non è visibile ad un primo sguardo rapido. Aletheia è il nome di una casa editrice emergente e completamente no-profit, nata a Verona e fondata da Federico Faccioli. Il team di giovani che lavorano dietro le quinte di questo progetto è la vera forza di Aletheia editore, che ha il nobile scopo di valorizzare il talento e il reale merito di scrittori volenterosi di esprimersi in una società che è spesso vuota e disintegra le ambizioni covate nel fondo più intimo della propria anima. Abbiamo scambiato due parole con il fondatore Federico Faccioli, instancabile e poliedrica anima del progetto, che spende tutto se stesso e ogni fibra del suo essere 24 ore al giorno per amore dei libri, senza chiedere nessun utile in cambio se non la soddisfazione di essere uno degli ultimi alfieri rivoluzionari della cultura. Ma quella vera, fatta di sudore, sacrifici e intelligenza, e di una grande dose di amore (soltanto per amore si fanno i sacrifici più grandi, no?), non quella millantata per presunzione che sta sempre di più sulla bocca di molti, come inutile orpello del proprio ego. Con lui abbiamo parlato di editoria, crowdfunding e consigli per gli scrittori emergenti. Ma prima di addentrarci nello scambio di domande e risposte con Federico, leggiamo le parole di Laura, responsabile nazionale delle selezioni autori, che proprio di lui vuol parlare.

“Devo parlare di Federico punk o del dott. Faccioli serio ed impegnato? Beh Fede è, appunto, una sorta di dottor Jekyll e mr. Hyde! Ma in entrambi trovo solo aspetti positivi (a parte supportarlo con le sue lagne alle due di notte, ma tale è la natura del genio). Ma Federico chi è? Editore scrittore skater artista cuoco punk filosofo poeta personaggio tv brand owner capo del marketing o…o…nessuno lo sa. Ma in tutto quello che fa e che è ci mette una passione disumana. Una passione che o te lo fa amare alla follia (come noi collaboratori di Aletheia) o odiare all’infinito (mai farlo incazzare). Lui dice spesso che pensa troppo e quindi deve usare la sua energia anche di notte…Fede relax! Il mondo ha bisogno di persone come lui. Persone che a quasi 40 anni tengono vivi i valori che noi, col passare del tempo, abbiamo dimenticato. Sei cocciuto sai e per questo ti prego di non cambiare mai”.

Intervista al fondatore di Aletheia editore, Federico Faccioli

Come nasce l’idea di fondare una casa editrice completamente no profit e che non chiede contributi agli autori emergenti? Parlaci un po’ dei principi che muovono Aletheia editore

L’idea di fondare Aletheia editore è nata dopo l’estate 2015. Tantissime persone mi scrivevano per sapere le opinioni sui loro libri, ma anche per sapere come avessi fatto a fare così tanti libri senza pagare, e da quel momento abbiamo deciso di organizzare una riunione, alla quale sono accorsi in moltissimi da tutta Italia, e da lì abbiamo dato vita al progetto. Sì, lo chiamo progetto e non azienda perché non siamo capitalisti, ma siamo solo un’associazione che ha rinunciato alla cosa che più attira l’uomo, cioè il denaro, per far sì che una nuova civiltà di lettori prenda forma, dal momento che la situazione in Italia è veramente gravissima e ci sono più scrittori che lettori, un paradosso allucinante. I principi che muovono Aletheia editore sono semplicemente quelli che si possono trovare a grandi caratteri sul nostro sito, tutto ciò che facciamo è alla luce del sole, non chiediamo nessun contributo agli autori e siamo una delle case editrici più votate su Facebook nel 2017.

Credi che il crowdfunding possa funzionare? Perché un autore dovrebbe preordinare un’opera?
Non solo penso che il crowdfunding sia la soluzione all’editoria, ma penso che sia la soluzione a tutto. Sono fallite un milione di attività in questi anni di crisi, ad esempio per un ristoratore aprire e avere dieci camerieri e cuochi e non avere nessuno seduto in sala sarebbe una bella scocciatura, non trovi? Anche ponendo l’esempio del concerto, è molto più comodo per un artista farsi i calcoli per appurare le condizioni meteorologiche e la portata del pubblico, prima di cominciare a suonare. Semplicemente, il crowdfunding è una maniera per non sprecare in un mondo in cui si spreca. Un’opera può costare al massimo dieci euro, e non sarebbe un affare completamente ad occhi chiusi. Su Facebook si possono postare parti del libro, ma anche la copertina e la filosofia dell’autore, in modo da decidere se è o meno di proprio gradimento.

Quali sono i consigli che daresti a uno scrittore italiano emergente? Quali sono i passi che gli consiglieresti e gli errori che dovrebbe assolutamente evitare di commettere?
Il consiglio principale che do a uno scrittore emergente è quello di stare in camera e scrivere, evitando di stressare le case editrici. Se il suo lavoro è di qualità andremo noi a prenderlo. Ormai basta scrivere due righe per inondare le caselle di posta, in Italia ci sono diecimila case editrici, e solo noi in questo mese abbiamo trovato una media di cinquanta manoscritti al giorno. Uno scrittore emergente, se vuole inviarci qualcosa, non ci invii il suo romanzo di 400 pagine, molto meglio inviare le prime trenta pagine, una lettera motivazionale e un curriculum. Un altro consiglio che do è di essere gentili, di non essere pedanti e di avere rispetto per ciò che facciamo.

Parlaci dei progetti futuri di Aletheia editore
Di progetti ce ne sono tantissimi, già l’anno scorso ci hanno invitato a un sacco di eventi, siamo stati fortissimi sul web ma anche forti nei festival, abbiamo fatto un festival a Mirabilia, ossia il Festival della Microeditoria, dove abbiamo organizzato un reading. La peculiarità è quella di essere forti online ma anche sugli eventi, stiamo organizzando un sacco di cose, e se qualcuno che ci sta leggendo avesse voglia di invitare uno dei nostri autori e organizzare qualcosa nel proprio locale, noi siamo disponibili.

A proposito di Monica Acito

Monica Acito nasce il 3 giugno del 1993 in provincia di Salerno e inizia a scrivere sin dalle elementari per sopravvivere ad un Cilento selvatico e contraddittorio. Si diploma al liceo classico “Parmenide” di Vallo della Lucania e inizia a pubblicare in varie antologie di racconti e a collaborare con giornali cartacei ed online. Si laurea in Lettere Moderne alla Federico II di Napoli e si iscrive alla magistrale in Filologia Moderna. Malata di letteratura in tutte le sue forme e ossessionata da Gabriel Garcia Marquez , ama vagabondare in giro per il mondo alla ricerca di quel racconto che non è ancora stato scritto.

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2 Comments on “Intervista a Federico Faccioli, fondatore di Aletheia editore”

  1. non chiedete contributi, dite, ma il crowdfunding equivale al chiederli.
    non vi assumete responsabilità, comunque.
    e non è sui link di fb che si giudica la qualità.

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