Cabala napoletana, interpretazione dei sogni e gioco del lotto

cabala napoletana

Cabala napoletana, come essa può interpretare i sogni per vincere al lotto –

La tradizione napoletana è piena di suggestive ritualità ed abitudini. Tra le più conosciute non mancano sicuramente la tombola e la cabala occidentale, di cui la più diffusa è quella indentificata con la smorfia napoletana.

La smorfia, spesso associata alla cabala ebraica (qabbaláh, kabbalah o cabbala), tenta di svelare i misteri o dare una spiegazione agli avvenimenti più criptici o di difficile interpretazione razionale, tramite l’associazione di numeri a una precisa classificazione di nomi. Non è nulla di scientifico, anzi, è una questione puramente mistica ed esoterica. Non si sa con precisione come sia nata, ma certamente il nome deriva dall’associazione al dio dei sogni Morfeo. È all’interno dei sogni che si manifesta, spesso, la volontà d’interpretazione degli avvenimenti, nella convinzione siano la rappresentazione di un messaggio divino non propriamente lineare nella sua esposizione.

Tali credenze risalgono molto probabilmente all’antichità, da cui ci è pervenuto il primo libro sull’interpretazione dei sogni. Il suo autore fu Artemidoro di Daldi, apripista poi di una proficua e fitta produzione sul genere. Soprattutto in epoca medievale e rinascimentale si concentrano altri scritti, epoche dove l’interpretazione della simbologia (in particolar modo cristiana) era quasi una vera e propria ossessione.

La cabala e la sua applicazione nel gioco del lotto

Certo è che, ad oggi, questa pratica dimostra ancora di essere una componente fondamentale delle tradizioni italiane. Una volta interpretato il sogno e circoscritto specifici simboli (e quindi nomi), il risultato finale è una manciata di cifre il cui utilizzo può anche arrivare a stravolgere la propria esistenza; è buona prassi, infatti, utilizzare la smorfia napoletana per l’interpretazione dei sogni e successivamente scommettere su quelle cifre.

L’applicazione più diffusa di tali numeri è nel gioco del lotto, in grado di permettere a un giocatore estratto una vincita anche considerevole.

Il gioco del lotto non ha origini prettamente napoletane, ma diventa legale nel vicereame spagnolo solo dopo il 1700 (come in tutti gli stati italiani, al di fuori di Genova, luogo di nascita del gioco). Era quindi diffusissimo in tutta la penisola, a dispetto di quanto si possa pensare. L’unico riconoscimento da attribuire ai napoletani è sicuramente quello di averlo introdotto come tipica tradizione natalizia, che non manca quasi mai sulle tavole durante i lunghissimi cenoni delle feste.

L’interpretazione dei sogni: una pratica diffusa non solo in Italia

Dopo aver parlato della cabala napoletana passiamo al secondo argomento. L’interpretazione dei sogni, invece, non è sicuramente un’abitudine di origine né napoletana né italiana. Al di là delle credenze popolari e religiose, come quelle che legano sogni e cabala – e, quindi, cabala e lotto –  moltissimi studiosi hanno cercato di analizzarne il contenuto, così come oggi è spesso un metodo impiegato nella psicoanalisi e nella psicoterapia per la risoluzione di problematiche psicologiche o legate alla sfera sentimentale. Il percorso di costruzione, però, va compiuto in autonomia o con l’ausilio di uno specialista, in quanto ha caratteristiche prettamente soggettive e legate alla quotidianità dell’individuo sognante.

Tra i più conosciuti estimatori di tale metodo d’analisi troviamo il neurologo, psicoanalista e filosofo austriaco Sigmund Freud e lo psichiatra, psicoanalista, antropologo e filosofo svizzero Carl Gustav Jung. Secondo il primo ogni sogno non è null’altro che un desiderio nascosto, qualcosa che il nostro inconscio vuole ardentemente; per il secondo, invece, la questione è di gran lunga più complessa e legata al nostro pregresso vissuto e alla nostra quotidianità. Jung ha, infatti, cercato di dimostrare che il sogno è la metabolizzazione di un episodio o un evento della nostra vita, offertoci per una rilettura più approfondita. Può, in questo modo, costituire un punto di vista mai preso in considerazione coscientemente.

È stato anche dimostrato, seppur molto raramente e senza basi puramente scientifiche, che alcuni sogni possono essere anche premonitori, permettendo una lettura di azioni o eventi che si svolgeranno nell’imminente o remoto futuro. Qualcuno, poi, potrebbe nella propria vita aver avuto sogni definiti “archetipici”. Si tratta di visualizzare e contestualizzare figure esistenti nell’inconscio collettivo, riconosciute uguali o similari per tutti i tempi e tutti i paesi con qualche variazione culturale. A volte sono quelli scaturiti semplicemente dalle fantasie e dalle idee illusorie del genere umano.

Non c’è certamente un soggetto specifico o preferenziale per un sogno: un individuo può infatti visualizzare qualsiasi persona o avvenimento il suo subconscio ritenga debba catturare la sua attenzione. Si possono sognare i morti, i vivi, i propri cari, animali specifici, esami universitari o prove difficili da dover superare, così come anche ostacoli, ex partner, incendi, cibo e alimenti vari o parti del corpo. Sicuramente non c’è un limite. L’unica cosa che si può fare, in merito, è tenerne una traccia scritta così da stimolarne il ricordo. E poi, perché no, magari interpretarlo e fare uso della cabala napoletana dei sogni per vincere persino il gioco del lotto.


Cabala napoletana, alcuni libri:

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A proposito di Francesca Paola Esposito

Napoletana. Già laureata in Lettere Moderne alla Federico II, attualmente iscritta a Scienze storiche allo stesso ateneo. Vivo nel sospetto di aver imparato prima a leggere, poi a camminare. Certo è che da quel momento non ho più smesso.

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