Il Palazzo Mediceo è una delle principali attrazioni di Ottaviano, cittadina nell’entroterra vesuviano situata lungo le pendici del complesso montuoso vulcanico del Somma-Vesuvio. Edificato con funzioni di fortezza intorno all’anno 1000, il Palazzo Mediceo di Ottaviano ha alle sue spalle una lunga e complessa storia, che lo ha visto trasformarsi da castello difensivo a simbolo di rinascita culturale e legalità.
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Dal medioevo al rinascimento: la trasformazione del palazzo
Il Palazzo Mediceo di Ottaviano, spesso chiamato anche castello, viene fondato probabilmente in età longobarda, intorno all’anno 1000. In questa fase, la struttura era un vero e proprio forte medioevale costruito in una posizione strategica per la difesa dell’antico borgo di Ottajano. Il castello viene menzionato per la prima volta in una lettera ufficiale di papa Gregorio VII, che pare vi abbia soggiornato durante la sua fuga dall’assedio a Roma per opera dell’imperatore Enrico IV. Nei secoli successivi la fortezza passa nelle mani di diversi signori feudatari, tra cui Tommaso D’Aquino, nonno del santo omonimo, e i principi di Molfetta, Cesare I di Gonzaga e il figlio Ferrante. Sono proprio questi ultimi a vendere il castello e l’intero feudo di Ottajano a Bernardetto de Medici, membro di un ramo cadetto della famiglia fiorentina, denominato poi de’ Medici di Ottajano. Grazie a Bernardetto e alla moglie Giulia l’edificio cambia il suo aspetto e la sua struttura grazie a degli intensi lavori di restauro iniziati verso la fine del ‘500: da fortezza medievale diventa meravigliosa residenza rinascimentale. Le numerose aperture difensive vengono sostituite da ampie finestre e da balconi incorniciati da larghi stipiti, dando vita al Palazzo Mediceo di Ottaviano come lo conosciamo.
| Periodo | Evento saliente e proprietari |
|---|---|
| Età longobarda (ca. 1000) | Fondazione come fortezza medievale per la difesa del borgo. |
| XI – XVI secolo | Proprietà di vari feudatari, tra cui Tommaso D’Aquino e i principi di Molfetta. |
| Fine ‘500 – inizio ‘600 | Acquisto da parte di Bernardetto de’ Medici; trasformazione in residenza rinascimentale. |
| ‘700 – ‘800 | Restauri e aggiunte estetiche in stile villa vesuviana; passaggio ai principi Lancellotti de Lauro. |
| Anni ’80 del ‘900 | Acquisizione informale e poi legale da parte di Raffaele Cutolo. |
| 1991 – oggi | Confisca da parte dello Stato e restituzione al Comune di Ottaviano; diventa sede del Parco Nazionale del Vesuvio. |
I restauri del ‘700 e ‘800
Tra il ‘700 e l‘800 il Palazzo Mediceo di Ottaviano subisce una serie di restauri, finalizzati principalmente a salvaguardare l’edificio, minacciato dai continui eventi sismici. I lavori maggiori a tal proposito vengono effettuati dopo l’eruzione del Vesuvio del 1631. Sul piano estetico, i mutamenti maggiori vengono effettuati nel corso del ‘700 attraverso dei lavori commissionati da Giuseppe III de’ Medici che danno al castello le fattezze tipiche delle ville vesuviane dell’epoca: i soffitti e i pavimenti delle stanze vengono decorate con maioliche e affreschi. A fine ‘800, dopo la morte dell’ultimo discendente maschio dei Medici di Ottaviano, il Palazzo passa nelle mani del casato dei principi Lancellotti de Lauro, ultimi proprietari titolati della struttura.
Il triste legame del palazzo mediceo di ottaviano con la Nuova Camorra Organizzata
Nel corso dei decenni i discendenti della famiglia Lancellotti de Lauro si indebitarono fortemente. Per provare a migliorare la propria situazione economica decidono dunque di cedere la dimora. Il Palazzo Mediceo di Ottaviano viene acquisito allora dalla famiglia Cutolo. Il primo a ottenere in maniera informale il castello è Giuseppe Cutolo, ma è il figlio Raffaele, noto capo della Nuova Camorra Organizzata, ad acquisirlo legalmente dalla famiglia Lancellotti per una cifra meramente simbolica, facendone il suo quartier generale. Il Palazzo viene poi confiscato nel 1991 e restituito al Comune di Ottaviano, chiudendo una delle pagine più buie della sua storia.
Il castello oggi: un simbolo di legalità e cultura
Oggi dell’antico forte medievale resta ben poco: i lavori di restauro messi in atto da Bernardetto e Giulia de’ Medici comportarono il riempimento del fossato e lo smantellamento del ponte levatoio. Delle antiche mura del castello non restano che poche vestigia, riutilizzate come fondamenta. Nel 2008, dopo un importantissimo restauro, il piano terra e le scuderie dell’edificio sono state scelte come sede dell’Ente Parco Nazionale del Vesuvio, un’istituzione governativa dedicata alla protezione dell’area vulcanica, come confermato sul loro sito ufficiale. Il Palazzo Mediceo di Ottaviano viene inoltre utilizzato per eventi e manifestazioni. In particolare, durante il periodo natalizio, il palazzo viene addobbato per ospitare gli splendidi Mercatini di Natale. Con la sua storia millenaria il Palazzo Mediceo è uno dei simboli più importanti di Ottaviano. Dopo la parentesi infelice del suo legame con la criminalità organizzata, l’edificio è diventato un importante luogo di legalità e di valorizzazione dell’ambiente, un’occasione di crescita culturale e sociale per tutta la comunità.
Articolo aggiornato il: 17/09/2025

