The Handmaid’s Tale (serie tv) | Recensione

The handmaid's tale

The Handmaid’s tale (in italiano Il racconto dell’ancella) è una serie tv prodotta da Hulu e disponibile in Italia su TIMvision e Prime Video. La serie si ispira all’omonimo romanzo del 1985 di Margaret Atwood. Al momento sono state prodotte cinque stagioni da 10 episodi ciascuna, a eccezione della seconda e della terza, che sono composte da 13 episodi. Le riprese della sesta e ultima stagione sono previste quest’estate, così che probabilmente potremo vedere l’ultimo capitolo della storia di June Osborne nel 2025.

Trama della serie tv

The Handmaid’s Tale è una serie distopica ambientata nel futuro in quelli che erano gli Stati Uniti d’America. Al posto di questi, infatti, è stato fondato un regime teocratico totalitario dal nome di Gilead, fondato sulla parola della Bibbia e su un ritorno alle origini. Uno dei motivi per cui Gilead viene fondata è il drastico calo delle nascite, che la Repubblica cerca di arginare attraverso un tipo di società altamente gerarchica e patriarcale. I comandanti sono gli uomini ricchi e che detengono il potere. Le loro mogli sono sterili nella maggior parte dei casi, per questo a ogni comandante viene assegnata un’ancella che ha lo scopo di dare dei figli alla coppia. Una volta al mese si svolge la cerimonia, momento nel quale l’ancella viene obbligata ad avere un rapporto sessuale con il comandante davanti a sua moglie che ha il compito di verificare che l’atto abbia come unico obiettivo quello della procreazione e niente di più. In questo tipo di società le donne, in base alla loro classe, hanno un ruolo specifico, legato ai vari aspetti della vita domestica, che vieta ogni forma di attività intellettuale come la lettura o la scrittura. The Handmaid’s Tale racconta la storia di June Osborne e di come questa sia diventata un’ancella chiamata Offred (in italiano Difred). Ogni ancella, infatti, è anche privata del suo vero nome e diventa letteralmente di proprietà del suo comandante. June, prima della fondazione di Gilead, era stata l’amante di un uomo sposato che in seguito aveva lasciato sua moglie per lei. I due si sono sposati e hanno avuto una figlia, Hannah. La serie tra continui salti temporali mostra il passato e il presente di June, che viene catturata dall’esercito di Gilead mentre stava tentando di fuggire in Canada con la sua famiglia. A causa del suo passato da adultera, June è costretta ad assumere il ruolo di ancella nella casa di Fred Waterford e sua moglie Serena Joy. La serie racconta brillantemente le sofferenze e le umiliazioni subite da June e dalle altre ancelle, l’odio di Serena Joy nei confronti della protagonista e anche la forza e la tenacia di quest’ultima, che farà di tutto per evadere da Gilead e ritrovare la sua famiglia.

Perché guardare The Handmaid’s tale?

The Handmaid’s tale è una serie profonda quanto sconcertante che spinge a riflettere su tante questioni, a partire dalla disparità di genere e i diritti delle donne. Ci sono delle scene della serie che toccano nel profondo per la loro brutalità, ma The Handmaid’s Tale è capace di trasmettere un bagliore di speranza anche in situazioni in cui non sembra esserci una via d’uscita. Se June all’inizio è devastata dalla situazione che è costretta a vivere, la serie racconta la sua graduale evoluzione verso una potente ribellione. Come lei anche altre ancelle riusciranno a sviluppare una sorta di insensibilità di fronte a quello che devono passare, e cercheranno stratagemmi per evadere e rovesciare il regime dall’esterno. Sicuramente il successo della serie dipende molto dalla genialità e dal talento di Margaret Atwood, l’autrice del romanzo. Ma in questo caso (e non è sempre così) la trasposizione cinematografica rende alla perfezione il libro, dando forse ancora più forza ed efficacia alla storia della Atwood. Il cromatismo della serie è un altro elemento che tramite la fotografia dà un risalto enorme alle vicende. Le ancelle, infatti, sono costrette a indossare un abito rosso, e in molte scene in cui sono presenti più ancelle allo stesso tempo questo contribuisce a creare un forte impatto scenico e visivo. Anche la colonna sonora si adatta molto bene al contenuto della serie: spesso vengono usate canzoni cult della musica pop che fanno da eco ai pensieri più nascosti di June oppure creano un contrasto con la drammaticità di Gilead, colpendo ancor più nel profondo la sensibilità dello spettatore.

Fonte immagine in evidenza: Poster promozionale The Handmaid’s tale stagione 2 (Amazon Prime Video)

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