Tomb Raider – dalla donna sexy alla donna forte

Tomb Raider - dalla donna sexy alla donna forte

Londra. Lara Croft non è ancora l’impavida eroina conosciuta dagli appassionati del videogioco Tomb Raider, bensì una donna timorosa del mondo e dell’idea che il padre Richard Croft sia morto durante uno dei suoi tanti viaggi.

Scoperte le origini della sua ricchezza, Lara si rifiuta di accettarne l’eredità e parte per Hong Kong alla ricerca del padre scomparso.
La protagonista di uno tra i più amati videogiochi degli anni ’90, che abbraccia uno stile all‘Indiana Jones con un tocco tutto al femminile, ritorna sul grande schermo con più sorprese rispetto alle previsioni fatte in vista della sua uscita nelle sale.

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Inizialmente giudicata inadatta per un simile ruolo, Alicia Vikander sposa bene il suo corpo atletico ma fanciullesco con la piccola orfanella che non accetta il suo destino e sostiene di voler andare avanti con lavoretti da pochi soldi. Non essendo la ginnasta abile che ben riesce a destreggiarsi tra le lame delle trappole e a schivare i colpi dei nemici, il fisico di Alicia è non poco azzeccato per l’interpretazione di una Lara che ancora deve accostarsi alle parole pericolo e imprevisti.

L’adattamento cinematografico del penultimo videogioco della saga Tomb Raider ritrova la Croft in un corpo quasi estraneo e obbligato a dover affrontare tale avventura per diventare poi la predatrice di tombe che tutti conosciamo. Ritroviamo qui il passaggio dall’insicurezza alla completa consapevolezza di se stessi attraverso le tortuose peripezie che la vita ci propone. In questo caso, ritroviamo Lara affrontare avventure e peripezie nella spedizione verso l’isola di Yamatai.

Il reboot come gli ultimi videogiochi firmati Crystal Dynamics pongono l’accento su un concetto interessante, incentrato tutto sull’idea della donna moderna. Lo si vede anche dalla differenza sulla scelta di chi avrebbe dovuto interpretare il ruolo di Lara. La sexy Angelina Jolie nel primissimo reboot era tutto quello che Alicia Vikander non è in questo prequel: formosa mentre quest’ultima è asciutta; vestita il meno possibile e ammiccante, mentre la neo Lara è insicura e impassibile.

Esiste letteralmente un passaggio dalla figura femminile sensuale e ricca di curve alla ragazza snella che dall’insicurezza passerà all’intraprendenza. Un concetto che vede lo sviluppo della donna, che va da una bambola da poter squadrare ad un essere umano da poter ammirare.

 

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