Ora legale e solare: cosa sono e in cosa si differenziano

Ora legale e solare: cosa sono e in cosa si differenziano

Ogni anno, solitamente in un fine settimana di marzo, si passa dall’ora solare a quella legale. Perché avviene ciò? E com’è nata questa usanza?

Qual è la differenza tra ora legale e ora solare?

L’ora solare, che entra in vigore ad ottobre, non è altro che un orario preciso usato da ogni paese e che varia a seconda dell’area del globo in cui ci si trova; mentre l’ora legale, che scatta verso marzo, costituisce un riferimento orario che viene utilizzato nei mesi estivi, proprio per giovare più tempo della luce del sole.

Chi ha inventato l’ora legale?

Il primo a proporre l’introduzione dell’ora legale fu Benjamin Franklin nel XVIII secolo: per far sì che i cittadini si alzassero un’ora prima rispetto al solito, decise di far applicare delle tasse sulle candele e di vietare totalmente la circolazione notturna. Questo piano, però, si dimostrò fallimentare e l’idea di introdurre l’ora legale venne completamente accantonata.

Nel XX secolo ci fu un nuovo tentativo, questa volta andato a buon fine, da parte di William Willett: infatti, nel 1916 venne ufficialmente introdotto il concetto di ora legale, in contrapposizione a quella solare, in tutta Europa. In Italia però ciò avviene ancor più tardi, infatti, sarà solo a partire dal 1966 che si ufficializzerà l’ora legale.

Perché si usa l’ora legale?

In realtà, la motivazione è molto semplice: il passaggio dall’ora solare a quella legale permette un enorme risparmio di energia e di denaro; basti pensare che si sta considerando di mantenere l’ora legale per tutto l’anno, proprio perché ciò diminuirebbe il consumo di energia e che conseguenzialmente andrebbe a incrementare un risparmio di quasi 2,7 miliardi di euro.

La proposta di adottare in modo permanente l’ora legale, a discapito di quella solare, è stata avanzata dal SIMA, ovvero Società Italiana di Medicina Ambientale, che in merito ai dati raccolti durante il 2022 da Terna – Rete Elettrica Nazionale si è reso noto che il risparmio a cui si è arrivati si aggira intorno ai 190 milioni; in più è risultato essere anche un toccasana per l’ambiente poiché sono state emesse nell’atmosfera 200 mila tonnellate di CO₂ in meno. Secondo molti studiosi, inoltre, uno dei giovamenti riguarda anche il benessere e la salute dell’uomo: una maggiore esposizione alla luce naturale può incrementare il nostro buon umore e può indurci ad essere più produttivi, fare attività fisica e in questo senso combattere la vita sedentaria che comporta problemi come l’obesità; ma può anche diminuire lo stress e situazioni di ansia: il cambio d’ora, infatti, provoca spesso una forte sensazione di disagio nelle persone che sono particolarmente sensibili ai mutamenti di qualsiasi genere, in più provoca spesso anche un’alterazione importante del sonno poiché alimenta l’insonnia o il sonno frammentato.

In poche parole, l’ora legale e quella solare si alternano e cambiano a seconda dei ritmi quotidiani di cui necessitiamo, in cambio dobbiamo però prestare attenzione alle emissioni di CO₂ che minacciano l’ambiente e cercare il più possibile di preservare anche la salute dell’umanità.

Fonte immagine in evidenza: Pixabay

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