Innovazione e tradizione si fondono in un progetto tutto napoletano che punta a rivoluzionare il mondo del vino e della ristorazione: eLier. L’applicazione, ideata dall’ingegnere e sommelier Pierluigi Fusco e dal programmatore Alberto Panzera, sfrutta l’intelligenza artificiale per offrire abbinamenti enogastronomici personalizzati e promuovere le eccellenze del territorio. Abbiamo parlato con entrambi per scoprire i dettagli, l’ispirazione e il futuro di questa promettente idea.
eLier: intervista a Pierluigi Fusco e Alberto Panzera
1. Come vi è venuta l’idea di sviluppare eLier? È stata una necessità personale a ispirarvi?
L’idea è nata una sera a cena tra amici. Alcuni non sapevano quale vino abbinare ai loro piatti o quale acquistare per la serata. Poco dopo, ero in un ristorante nel centro storico di Napoli con Alberto e altri amici, e, come sempre, mi hanno chiesto di scegliere il vino. Per due volte, però, il cameriere mi ha detto che le bottiglie che avevo scelto erano terminate. Questo mi ha fatto capire che mancava uno strumento per aiutare le persone a fare scelte consapevoli e a godere appieno dell’esperienza enogastronomica, sia a casa che al ristorante. Così, abbiamo deciso di dare vita a eLier.
2. Come avete sviluppato l’Intelligenza Artificiale di eLier? Che ruolo hanno avuto le vostre competenze?
Abbiamo iniziato da ChatGPT-4, un modello preesistente, personalizzandolo con un database che raccoglie decine di migliaia di vini, produttori e annate. Pierluigi ha poi curato la caratterizzazione dell’apprendimento della IA, approfondendo i principi di abbinamento cibo-vino per contrapposizione e concordanza. Il risultato è un sommelier digitale capace di offrire suggerimenti mirati e di alta qualità.
3. Come immaginate la convivenza tra eLier e i sommelier tradizionali? Può diventare uno strumento utile anche per loro?
Assolutamente sì. Abbiamo coinvolto diversi esperti e sommelier per validare l’idea. In futuro, prevediamo una chat dedicata all’interno dell’app, dove gli utenti potranno interagire direttamente con sommelier professionisti. Inoltre, sarà possibile prenotare un sommelier per una cena a domicilio, rendendo eLier un alleato per chiunque lavori nel settore.
4. Quali strategie avete pensato per promuovere le eccellenze territoriali e legarle al turismo?
Grazie alla IA, possiamo integrare funzionalità innovative nei menu dei ristoranti tramite QR code, suggerendo abbinamenti in base ai vini disponibili in carta. Inoltre, stiamo collaborando con la Regione Campania per creare itinerari enoturistici che uniscano vitigni storici a siti culturali e di interesse storico. L’idea è fare della Campania un progetto pilota replicabile in tutta Italia.
5. Qual è la vostra visione per il futuro di eLier? Come pensate che possa trasformare il settore?
Immaginiamo eLier come un motore per la consapevolizzazione sul buon bere e il buon abbinamento cibo-vino, sia per i consumatori che per i ristoratori. Dal lato professionale, vogliamo dare ai sommelier uno strumento che accresca il loro potenziale, anche attraverso eventi esperienziali e degustazioni a domicilio. L’obiettivo finale è rendere ogni esperienza enogastronomica unica, valorizzando il Made in Italy e i prodotti del territorio.