Episodi di Black Mirror: 3 da non perdere

Black Mirror: tre episodi da non perdere

Episodi di Black Mirror: la nostra top 3

Black Mirror è una serie televisiva britannica di carattere antologico. La serie prevede, infatti, che personaggi e scenari si differenzino di episodio in episodio. Seppur varia nel genere e nelle tematiche, possiamo facilmente individuare un filo conduttore che tiene insieme le varie narrazioni di cui si compone: distopie e critiche sociali sono temi onnipresenti in Black Mirror, che deve la sua fama agli scenari surreali e catastrofici che ci mostra, spesso conseguenza dell’introduzione in società di nuove tecnologie e di un uso improprio, o addirittura amorale, di queste ultime.
Il titolo, difatti, fa riferimento proprio allo schermo nero di ogni dispositivo elettronico – computer, smartphone o televisione – che ognuno di noi possiede e utilizza nella vita di tutti i giorni.
La serie si compone attualmente di sei stagioni che, è inutile negarlo, nel corso del tempo hanno decisamente perso smalto, virando verso narrazioni meno impattanti e più superficiali.
È indubbio però che le prime stagioni svolgano alla perfezione l’obiettivo che la serie si pone, raccontandoci storie impossibili da dimenticare.
Di seguito, la top three dei migliori episodi dell’antologia secondo noi.

Episodi di Black Mirror: tre da non perdere

  1. Orso Bianco
    Contenuta all’interno della seconda stagione di Black Mirror, Orso Bianco è senza alcun dubbio l’episodio meglio riuscito della serie.
    Si tratta di una puntata che, in maniera quantomai impattante, tratta il tema della giustizia in rapporto a una società senza scrupoli, manovrata da logiche capitaliste e di profitto.
    La narrazione si costruisce lentamente, un colpo di scena dietro l’altro, sparpagliando qua e là informazioni senza, apparentemente, nessuna soluzione di continuità. È solo alla fine che lo spettatore completa il puzzle, e rimane inorridito e sconvolto di fronte alla rivelazione di cui ha appena preso coscienza.
    La protagonista di questa storia è una donna di nome Victoria, che si risveglia un giorno, senza ricordi, in una stanzetta malmessa, dove trova soltanto un calendario con dei giorni sbarrati, la foto di un uomo e una bambina e dei televisori che trasmettono incessantemente l’immagine di quello che sembra un orso stilizzato
    Victoria lascia l’abitazione in stato confusionale; si guarda attorno in cerca di qualcuno che possa aiutarla ma, intorno a sé, non vede altro che un mucchio di gente che non interagisce con lei, quasi come se non la vedesse, ma che allo stesso tempo la riprende col cellulare mentre lei grida in cerca di aiuto.
    L’intera narrazione è accompagnata da toni cupi, a limite dell’inquietante, e ci induce a porci una serie di domande che trovano la loro agghiacciante risposta soltanto nel finale della puntata: cosa è successo a Victoria? Chi sono quelle persone che, come zombie, reggono il proprio cellulare tra le mani, filmandola ma ignorando le sue richieste di soccorso, come se fosse invisibile?
  2. Bianco Natale
    Tra gli episodi di Black Mirror questo è l’unico che si svolge a Natale. I protagonisti sono Matt Trent e Joe Potter, due uomini che, per svolgere un lavoro non ben definito, si ritrovano in una casetta isolata, circondata dalla neve e distanti dal resto della civiltà. 
    Il primo elemento curioso che colpisce all’istante lo spettatore è il fatto che venga ben presto rivelato che Joe e Matt si trovano in quella casetta sperduta da ben cinque anni. I due non sanno assolutamente niente l’uno dell’altro, nonostante tutto il tempo che, stando a quanto viene detto, hanno trascorso nella stessa abitazione.
    Joe appare sin da subito come quello più restio a parlare, mentre Matt sembra interessato, forse fin troppo, ad ascoltare la storia del compagno sul perché abbia deciso di accettare questo lavoro senza nome che stanno apparentemente svolgendo insieme. Per convincerlo a parlare, Matt comincia allora a raccontare la propria storia.
    Inizia a questo punto la vera e propria trama, fatta di due storie distinte, ma legate tra di loro. Il fil rouge è lo Z-Eye, un dispositivo di realtà aumentata impiantato negli stessi occhi delle persone, che come si vede nel corso della narrazione, condiziona in maniera irrimediabile i rapporti interpersonali.
    Altro tema presente all’interno dell’episodio è quello dell’impiego della tecnologia avanzata come forma di tortura per i prigionieri.
  3. San Junipero
    Contenuto nella terza stagione di Black Mirror, si tratta forse di uno degli episodi più gioiosi della serie, sebbene tratti comunque di tematiche significative, quali la morte, la perdita e, ancora una volta, gli immancabili conflitti etici tanto cari a questa serie televisiva.
    Siamo negli anni Ottanta. Le protagoniste di questa storia sono Yorkie e Kelly, due ragazze che si incontrano per la prima volta a San Junipero, un meraviglioso luogo in cui non ci si annoia mai, dove è sempre sabato sera e in cui ogni momento è buono per lasciarsi andare e divertirsi.
    Tra Yorkie e Kelly, seppur molto diverse tra loro, si instaura presto un’intesa molto forte. Le due ragazze sono chiaramente in sintonia l’una con l’altra, si piacciono da impazzire, ma ben presto lo spettatore si rende conto che ci sono degli ostacoli, inizialmente non ben precisati, alla relazione tra le due ragazze.
    C’è qualcosa di molto strano in San Junipero, un posto troppo bello per essere reale. Tutte le certezze dello spettatore di star assistendo ad una normale storia d’amore crollano nel momento in cui a Yorkie, che sta cercando ovunque Kelly senza però riuscire a trovarla, viene suggerito di provare a viaggiare tra le epoche nel tentativo di ritrovarla.
  4. Bonus track: Hang the dj

Fonte Immagine per l’articolo Episodi di Black Mirror: tre da non perdere: YouTube, dal video Black Mirror (serie tv 2011) TRAILER ITALIANO

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