I vaccini sono uno strumento fondamentale della medicina moderna nella lotta contro le malattie infettive. La loro storia è il frutto di secoli di osservazione e progresso scientifico. Negli ultimi anni, la ricerca ha raggiunto traguardi straordinari, come dimostrato dalla rapida creazione di vaccini efficaci contro il COVID-19, che hanno salvato milioni di vite. Ma come nasce un vaccino e quali sono le rigorose fasi che ne garantiscono sicurezza ed efficacia?
La storia dei vaccini: la rivoluzione di Edward Jenner
Le fasi di sviluppo di un vaccino oggi
Le 4 Fasi di Sviluppo di un Vaccino: dalla provetta al braccio
L’approvazione e la vaccinovigilanza (Fase 4)
Conclusione: un pilastro della salute pubblica
La storia dei vaccini: la rivoluzione di Edward Jenner
La pratica di immunizzare le persone ha origini antiche (la “variolizzazione”), ma la nascita della vaccinologia moderna si deve al medico inglese Edward Jenner. Nel 1796, Jenner osservò che le mungitrici che contraevano il vaiolo bovino (cowpox), una malattia lieve, non si ammalavano della sua variante umana, il ben più letale vaiolo. Per testare la sua teoria, inoculò materiale prelevato da una pustola di vaiolo bovino in un bambino di otto anni, James Phipps. Il bambino sviluppò una lieve febbre ma guarì presto. Successivamente, Jenner lo espose al virus del vaiolo umano, e il bambino non si ammalò. Era nato il primo vaccino. Il termine stesso deriva dal latino vacca, in onore dell’origine della scoperta. Da quel momento, grazie anche al lavoro di scienziati come Louis Pasteur, sono stati sviluppati vaccini contro decine di malattie, portando all’eradicazione del vaiolo e a un drastico calo della mortalità infantile.
Le fasi di sviluppo di un vaccino oggi
Oggi, lo sviluppo di un vaccino è un processo lungo e rigoroso, supervisionato da agenzie regolatorie come l’AIFA in Italia e l’EMA in Europa. Il percorso si articola in diverse fasi per garantire la massima sicurezza ed efficacia.
Le 4 Fasi di Sviluppo di un Vaccino: dalla provetta al braccio | |
---|---|
Fase | Obiettivo e numero di volontari coinvolti |
Studi Pre-clinici | Obiettivo: testare il vaccino in laboratorio (in vitro) e su modelli animali per valutarne il meccanismo d’azione e la sicurezza preliminare. Volontari: nessuno. |
Fase I (Studi Clinici) | Obiettivo: valutare la sicurezza del vaccino e determinare il dosaggio corretto. Volontari: un piccolo gruppo di adulti sani (20-100 persone). |
Fase II (Studi Clinici) | Obiettivo: valutare l’immunogenicità (la capacità di indurre una risposta immunitaria) e la sicurezza su un gruppo più ampio. Volontari: diverse centinaia di persone, con caratteristiche simili a quelle per cui il vaccino è destinato. |
Fase III (Studi Clinici) | Obiettivo: confermare l’efficacia (previene la malattia?) e la sicurezza su larga scala, confrontando il vaccino con un placebo. Volontari: da migliaia a decine di migliaia di persone. |
Fase IV (Vaccinovigilanza) | Obiettivo: monitoraggio continuo dopo l’approvazione per rilevare eventuali effetti collaterali molto rari. Volontari: l’intera popolazione vaccinata. |
L’approvazione e la vaccinovigilanza (Fase 4)
Solo dopo aver superato con successo le prime tre fasi, dimostrando un solido profilo di sicurezza ed efficacia, un vaccino può essere approvato dalle autorità regolatorie. Ma il controllo non si ferma. La Fase 4, nota come vaccinovigilanza (o sorveglianza post-marketing), inizia dopo l’immissione in commercio. Come spiegato dall’Istituto Superiore di Sanità (ISS), questa fase è fondamentale per monitorare la sicurezza del vaccino sulla popolazione generale e per identificare eventuali reazioni avverse estremamente rare che non potevano emergere negli studi precedenti. Questo sistema di monitoraggio continuo garantisce i più alti standard di sicurezza.
Conclusione: un pilastro della salute pubblica
La storia dei vaccini è una delle più grandi storie di successo della medicina. Grazie ai vaccini, malattie un tempo devastanti sono oggi prevenibili, e l’immunità di gregge protegge anche le persone più vulnerabili che non possono essere vaccinate. Come confermato da organizzazioni globali come l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), la vaccinazione rimane uno degli interventi di sanità pubblica più efficaci e sicuri a nostra disposizione.
Fonte immagine in evidenza: Wikipedia
Articolo aggiornato il: 30/09/2025