Le cose che esistono, raccolta poetica di Salvatore Azzarello

esistono di Salvatore Azzarello

“Le cose che esistono” è una raccolta di poesie di Salvatore Azzarello edita da Round Midnight. L’opera si apre con la Sicilia, che resta presente in tutte le trenta pagine con il sole, i colori e il fuoco.

“Le cose che esistono” catapulta il lettore in un mondo senza tempo, dove l’attesa e la malinconia sono i sentimenti più tangibili e presenti. Sembra quasi un percorso, la raccolta di poesie, che percorre diversi luoghi d’Italia, diverse sensazioni ed emozioni. Salvatore Azzarello riesce a far vedere attraverso le sue parole i paesaggi che descrive, tanto da rendere quasi inutili, anche se comunque molto apprezzate, le illustrazioni di Michela Volponis.

Il modo in cui le immagini diventano vivide avanti agli occhi del lettore è pregio e difetto di questa raccolta. Se le descrizioni sono perfette e minuziose, rendono il tutto molto poco “poetico”, privo della musicalità che ci si aspetterebbe comprando una raccolta di poesie. Stesso effetto crea l’astrusità e la mancanza di concordanze delle parti in cui invece si parla di sentimenti.

Due elementi che mischiati insieme funzionano, tengono viva l’attenzione senza scendere nella monotematicità promessa in copertina, che avrebbe potuto annoiare i lettori. Non è il tema a mancare, o la varietà dei versi, ma la loro composizione a trarre il lettore in confusione.

“Le cose che esistono” di Salvatore Azzarello, una piccola opera intrisa di malinconia e vita.

In punti in cui un’assonanza sarebbe più che logica, il lettore si stupisce di non trovarla e si chiede “È mai possibile che Salvatore Azzarello non ci abbia pensato?”. Ed è lì che ci si rende conto che l’unica risposta possibile è “no”. No, l’autore ha necessariamente notato che altri suoni, altre combinazioni di parole avrebbero reso meglio l’idea di poesia che i più hanno. E bisogna credere dunque che necessariamente l’autore abbia scelto di far stridere tra loro i versi di “Le cose che esistono”, per dar vita a una nuova forma di poesia che, anche se non è quella che ci si aspetta, piace e può conquistare.

La malinconia, che fa da sfondo all’intera opera, è la sensazione che rimane nel lettore dopo aver letto l’ultima parola del libro. Ma è una malinconia giusta, simile a quella che si prova nel lasciare andare qualcuno verso il luogo che ha sempre sognato. Una malinconia che non è però l’unica sensazione. Alla fine di “Le cose che esistono” ci si sente arricchiti di un tassello in più.

E viene voglia di riaprirlo per scoprire i segreti nascosti dietro quelle rime sbagliate.

Altri articoli da non perdere
Angela Caputo e i suoi libri in uscita, intervista alla scrittrice | Eroica
Angela Caputo | Intervista alla scrittrice

Angela Caputo è una figura poliedrica: scrittrice, giornalista, redattrice e insegnante nella vita di tutti i giorni. Lei, però, è Scopri di più

Libri di James Mechener: 3 da leggere

James Mechener è stato uno scrittore statunitense autore di molte opere, principalmente saghe a sfondo storico. Tra le sue pubblicazioni Scopri di più

Semplicemente perfetto di Jostein Gaarder | Recensione
Semplicemente perfetto di Jostein Gaarder | Recensione

Semplicemente perfetto è uno di quei libri brevi ma intensi che restano dentro. Scritto da Jostein Gaarder, l'autore che molti Scopri di più

L’amore fatale di Ian McEwan | Recensione
L'amore fatale di Ian McEwan | Recensione

Ian Russel McEwan è uno scrittore e sceneggiatore britannico, nominato tra i 50 più grandi scrittori britannici dal 1945. Tra Scopri di più

Ti prendo e ti porto via di Ammaniti Niccolò | Recensione
Ti prendo e ti porto via di Niccolò Ammaniti

Niccolò Ammaniti è uno scrittore romano che si è dilettato recentemente anche alla sceneggiatura, la quale ha portato un forte Scopri di più

Premio Strega Poesia: i cinque finalisti
Premio Strega Poesia: i cinque finalisti

Il Premio Strega Poesia giunge nel 2025 alla sua terza edizione. Dopo l’annuncio ufficiale dei cinque libri finalisti, avvenuto il Scopri di più

Condividi l'articolo!

A proposito di Camilla Brancaccio

Venti anni, nata a Napoli, frequento il terzo anno di lettere moderne e spero di lavorare come editor di testi, un giorno. Ho la passione per la lettura e la scrittura, per il teatro e il cinema, e adoro fare nuove esperienze.

Vedi tutti gli articoli di Camilla Brancaccio

Commenta