Un mix di ingredienti che arrivano dal mondo e che devo dire molto, almeno per questa sua seconda prova, si attestano dentro linee decisamente più terrene e quotidiane. Non voglio dire che il “pop” la fa da padrona ma la vena pdochedelica del rock anni ’70 forse ha fatto qualche passo indietro in luogo di una magistrale tessitura di una canzone apolide, internazionale, senza bandiera. Beppe Cunico torna in scena e lo fa con un altro vinile ottimamente prodotto nei suoni come nell’estetica (di cui parleremo prima di altro). Si intitola “From Now On” e siamo a due passi dal futuro con importanti luoghi salvifici dentro cui le radici vivono sovrane. Insomma: che il domani torni al passato, che brilli come sappiamo are…
Lasciami partire da qualche impressione: tanta speranza e luce ma poi un disco scuro nei suoni e nella grafica. O sbaglio?
Volutamente la grafica evidenzia il disagio del momento e i suoni scuri la drammaticità delle tematiche, ma, come sempre, il potere della musica cerca di fare breccia e portare i colori e la bellezza che, in questo momento, mancano.
Le lunghe parti strumentali, i soli, sono il momento in cui assimili il concetto e capisci di dover reagire, per trovare il motivo di vivere intensamente, coltivando passioni, amicizie, amori….
Quanta psichedelia dolce e ben smussata ai bordi… anche qui, cosa ne pensi di questa mia impressione?
Ne sono felice, perché la parte psichedelica dell’album è volutamente velata e, se mi concedi, resa più fruibile. D’altronde il tempo dedicato ad ascoltare musica attuale è molto “disturbato” e la capacità di concentrazione si è abbassata. Quindi cerco sempre di smussare gli angoli, in modo da essere più diretto, cercando di lasciare sempre quel mix di elementi sonori tipici del mio mondo, ma più adeguati ai tempi.
https://www.youtube.com/watch?v=AZpe1OIQBiE
Dai molto risalto all’uomo, al suo corpo, la donna porta con se la bellezza che diviene arte nella danza. Sono tutte allegorie di elementi primigeni della vita… vero?
Si, cerco di far risaltare le potenzialità che l’essere umano ha nel creare con istinto e ingegno, nel poter sovvertire le sorti, quasi segnate, del nostro pianeta, un inno alla vita e, soprattutto, al creare vita. Usare allegorie fa parte del concetto di fare Prog. D’altronde sono un artigiano della musica, dove metto sempre in primo piano le capacità della persona, rispetto alla tecnologia che, per carità, è molto utile, ma va usata mantenendo la propria credibilità.
E tutto questo nel suono, come lo hai codificato?
Creando un impatto sonoro che evidenzi sia la drammaticità, che la speranza, con alternanza di piani sonori e passaggi da minore a maggiore, con lo scopo di portare la mente a viaggiare con la musica, creare tensione e attenzione ai dettagli. Cerco si sfruttare le dinamiche, in modo da portare l’ascolto più in profondità.
https://www.youtube.com/watch?v=t43g0Gp5fic
Sempre belli i video che ci regali in rete… per te cosa significa? Perché molti non ne hanno mai troppa cura… e in fondo, dicono, non è che serva a molto…
Grazie, fanno sempre piacere gli apprezzamenti. Credo che il video possa evidenziare il concetto, l’intensità del messaggio e mi piace spaziare dalla animazione alla realtà, per raggiungere un risultato. Non hanno più “appeal” come in passato perché, la maggior parte della musica attuale, è priva di significato o ha contenuti effimeri e quindi creare un storyboard diventa impossibile. Poi, per molti, l’ascolto di musica è diventato un sottofondo preso dal telefonino e non si curano del video. Ma le mie origini provengono da un passato grandioso, dove il messaggio era di fondamentale importanza e significato.
E di questo futuro che rende tutto accessibile e gratuito? Come ti ci rapporti? Lo chiedo a te che suoni e arrivi dal tempo artigiano del rock…
In parte mi adeguo, a malincuore. Produrre musica è diventato più facile e meno costoso di un tempo e siamo letteralmente inondati di nuove canzoni ogni giorno, di cui la stragrande maggioranza è da buttare. Adesso è l’artista che paga per avere ascolti e visualizzazioni: assurdo.
Le prospettive non sono rosee e per chi, come me, fa musica seriamente é sempre difficile trovare spazi. Sono presente sui social, soprattutto per promuovere sia le uscite discografiche che i live, dove, grazie ad una band strepitosa, riusciamo a dare il massimo e sprigioniamo il fuoco dentro di noi in maniera dirompente. Ma rimane il fatto che ormai “campare” di musica è solo un sogno. Quindi faccio il pasticcere a tempo pieno e poi mi ritaglio degli spazi vitali per fare musica, la mia linfa vitale. E, credetemi, è meraviglioso.
https://open.spotify.com/intl-it/album/7vkKdaIfWF0rDdyMqgIqrk?si=6602b146c8e6421b