Le canzoni di Taylor Swift, il fenomeno pop americano, nascondono sempre dei segreti spesso basati sulla numerologia: è il caso delle track five.
Le canzoni di Taylor Swift che appaiono al quinto posto nella tracklist sono i brani in cui la cantante si mostra il più vulnerabile possibile, inondando i pezzi di una tristezza straziante. I brani coprono diversi temi: il grooming, la solitudine, l’ansia, l’avere il cuore spezzato e altro ancora. In questo articolo vedremo alcune delle canzoni di Taylor Swift che rientrano in questa categoria.
All Too Well
All Too Well, dall’album Red (Taylor’s Version) è una delle canzoni più strazianti di Taylor Swift. Ne esistono due versioni, una da 5 minuti e una da 10, che i fan preferiscono. La canzone, dedicata a Jake Gyllenhaal, racconta di una storia d’amore fatta di rabbia, torti e incomprensioni, che hanno portato alla rottura. Taylor Swift amette di ricordare fin troppo bene (da qui, il titolo All Too Well) tutto ciò che è successo nella relazione, dagli eventi più piacevoli (come ballare di notte in cucina) a quelli più sgradevoli (come l’aspettare l’arrivo del suo amore al suo compleanno sapendo che non si sarebbe mai presentato). Tra le canzoni di Taylor Swift, questa ci ricorda che l’amore, per quanto possa essere passionale, può essere altrettanto distruttivo e lasciare un segno indelebile.
The Archer
The Archer è la five track del settimo album, Lover. Le canzoni di Taylor Swift spesso parlano di disturbi mentali, in questo caso l’ansia, che non troviamo solo nel testo ma anche nella melodia. A rendere particolare questa canzone è la presenza di un beat costante, che non cambia mai e che è accompagnato dal battito di un cuore. Quando ascoltiamo una canzone, aspettiamo che il beat cambi, ma non è il caso di The Archer: lo scopo della canzone è renderci più tesi man mano che questa va avanti, come succede con un arco quando scocchiamo una freccia.
Per quanto riguarda il testo, Taylor Swift dice «Sono stata l’arciere / Sono stata la preda» per indicare che, spesso, siamo contemporaneamente il carnefice e la vittima, in quanto creiamo problemi che in realtà non esistono. Il testo può essere anche interpretato nell’ottica dell’attaccamento emotivo, e alla fine viene ripetuto più volte «Chi potrebbe andare via, caro? / Ma chi potrebbe restare?», dimostrando la dipendenza che la cantante prova nei confronti di un ragazzo. The Archer è sicuramente una delle canzoni di Taylor Swift più particolari.
You’re On Your Own, Kid
You’re On Your Own, Kid, nonostante sia abbastanza recente, è diventata un’evergreen delle canzoni di Taylor Swift. È la track 5 del suo decimo album, Midnights. Il brano parla della consapevolezza di essere soli in questo mondo, una sensazione che la cantante ha provato sin dall’infanzia. Il bridge della canzone porta con sé dei riferimenti ad ogni album precedente, dal primo all’ultimo e in ordine cronologico. È una canzone che dà due lezioni di vita molto importanti, la prima è «Tutto ciò che perdi è un passo in avanti», e ciò ci ricorda che per essere più felici spesso bisogna buttare via ciò che è tossico e che non fa per noi; l’altra è «Sei da sola, ma ce la puoi fare», che risulta essere un caloroso abbraccio, un reminder che tutto andrà per il verso giusto. Questa nota positiva spazza via tutta la tristezza e la malinconia che derivano dalla solitudine, e ci ricorda che possiamo superare una difficoltà con l’aiuto di noi stessi.
Queste sono solo tre delle canzoni di Taylor Swift più tristi, quali sono le vostre preferite?
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