Nujabes: anche i DJ possono essere jazzisti

Nujabes: anche i DJ possono essere jazzisti

Nujabes, nome d’arte di Jun Seba (ottenuto anagrammando il suo nome), è stato un produttore, DJ e compositore giapponese che ha rivoluzionato la musica strumentale. Nato a Tokyo nel 1974, ha unito in modo impeccabile elementi della cultura hip hop americana con le sue radici profondamente legate alla tradizione jazz. Oggi è universalmente riconosciuto come il padrino di un intero movimento musicale, il chillhop e il lo-fi hip hop, generi che sono diventati la colonna sonora per milioni di persone che cercano un sottofondo rilassante per studiare, lavorare o semplicemente viaggiare con la mente.

Cos’è il Lo-Fi: la nascita di un genere

Il termine Lo-Fi è l’abbreviazione di low fidelity (bassa fedeltà). Inizialmente indicava una tipologia di produzione musicale caratterizzata da imperfezioni come il fruscio del nastro o rumori di fondo, elementi che oggi definiscono l’estetica calda e nostalgica del genere. I lavori di Nujabes, con le loro sonorità dolci e atmosferiche, hanno gettato le basi per questo stile, rendendo il jazz più accessibile a un pubblico non specializzato grazie a un approccio basato sul campionamento e su loop evocativi. La sua musica è il punto di connessione tra il jazz rap degli anni ’90 e il fenomeno moderno delle dirette YouTube “lo-fi hip hop radio”.

La discografia essenziale di Nujabes

Nujabes ha pubblicato i suoi lavori principali attraverso la sua etichetta indipendente, la Hydeout Productions. I suoi tre album in studio sono considerati i pilastri del genere.

La discografia essenziale di Nujabes Perché è fondamentale
Metaphorical Music (2003) Il suo album di debutto, che definisce il suo suono unico. Contiene tracce iconiche come “Feather” con il rapper Cise Starr.
Modal Soul (2005) Considerato da molti il suo capolavoro, un viaggio emotivo e sofisticato che include la celebre “Luv(sic) Pt. 3” con Shing02.
Spiritual State (2011) Il suo terzo e ultimo album, pubblicato postumo, che rappresenta il suo testamento artistico, malinconico e riflessivo.

Samurai Champloo: la colonna sonora che lo ha reso un’icona globale

Gran parte della fama internazionale di Nujabes è legata al suo lavoro per l’anime Samurai Champloo (2004), diretto dal visionario Shin’ichirō Watanabe (già celebre per Cowboy Bebop). L’anime mescola l’ambientazione del Giappone feudale con elementi anacronistici della cultura hip hop. La colonna sonora, curata da Nujabes insieme ad altri artisti, è stata una rivelazione: i suoi beat rilassati e malinconici, come l’indimenticabile “Aruarian Dance”, si fondevano perfettamente con le avventure dei samurai erranti, creando un’atmosfera unica. Questa colonna sonora ha introdotto la sua musica a un’intera generazione di fan occidentali.

L’eredità immortale di Nujabes

Il 26 febbraio 2010, a soli 36 anni, Nujabes morì tragicamente in un incidente stradale nel distretto di Shibuya, a Tokyo. Nonostante la sua scomparsa prematura, la sua musica non ha mai smesso di guadagnare nuovi fan. Come analizzato da testate musicali come Bandcamp Daily, Nujabes ha lasciato un’impronta indelebile, creando un linguaggio musicale che continua a influenzare innumerevoli produttori. La sua capacità di infondere emozione e nostalgia in semplici loop di pianoforte e batterie hip hop ha reso il suo contributo alla musica immortale, ricordato e celebrato da milioni di ascoltatori in tutto il mondo.

Fonte immagine in evidenza: Samurai Champloo

Articolo aggiornato il: 28/09/2025

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A proposito di Christian Landolfi

Studente al III anno di Lingue e Culture Comparate (inglese e giapponese) presso "L'Orientale" di Napoli e al I anno di magistrale in Chitarra Jazz presso il Conservatorio "Martucci" di Salerno. Mi nutro di cultura orientale in tutte le sue forme sin da quando ero piccino e, grazie alla mia passione per i viaggi, ho visitato numerose volte Thailandia e Giappone, oltre a una bella fetta di Europa e la totalità del Regno Unito. "Mangia, vivi, viaggia!"

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