La prima edizione di Residenza d’artista Aquapetra Parco d’Arte è stata inaugurata domenica 28 ottobre alle ore 12.00. L’iniziativa, promossa dalla Collezione Agovino, in collaborazione con Aquapetra Resort & Spa, ha previsto anche la presentazione del secondo catalogo della Collezione dedicato alla mostra Frammenti di Paradiso (CURA.BOOKS), tenutasi nell’aprile scorso a Napoli presso la Chiesa di San Giuseppe delle Scalze.
In occasione dell’evento sono stati esposti due lavori degli artisti in Residenza già appartenenti alla Collezione Agovino: Mosaico, opera in marmo 2012-2016 della piacentina Chiara Camoni e l’installazione Frame del messicano Martin Soto Climent.
Fabio Agovino ha presentato il progetto, realizzato con Domenico e Patrizia Tartarone, proprietari di Aquapetra, spiegando che l’idea della Residenza d’artista, dato il connubio da sempre esistito tra natura e arte, è nata per permettere un dialogo tra il parco del resort di charme e l’arte contemporanea.
Francesca Blandino, coordinatrice di Parco d’Arte, ne ha ricondotto la genesi alla passione per il settore artistico di Fabio Agovino e Domenico Tartarone, che hanno condiviso la visione di ridisegnare nell’immaginario questo resort, che ha energia estetica e spiritualità insieme.
Aquapetra accoglierà nel corso dell’anno un artista nazionale e uno internazionale in Residenza, per vivere appieno il luogo e percepirne le infinite suggestioni come fonte di ispirazione creativa. I primi artisti scelti – dal 22 al 31 ottobre – sono stati Chiara Camoni e Martin Soto Climent. Durante la loro permanenza, hanno avuto la possibilità di lavorare ad un progetto scultoreo site-specific. Le opere prodotte saranno presentate nella primavera 2019 e costituiranno il primo nucleo del Parco d’Arte Aquapetra.
Chiara Camoni, prendendo la parola, ha raccontato parte della sua esperienza in Residenza, commentando che la prima cosa che ha avvertito ad Aquapetra è stata la sensazione di sentirsi a casa. Incisivi sono stati anche la percezione del territorio, perché il resort invita a guardare il paesaggio, lasciando trapelare in questo aspetto il profondo amore che nutre per la natura che lo circonda, e l’amore per le persone, condiviso da tutto il personale, che da dieci anni rende Aquapetra modello e riferimento per tutto il Sannio beneventano. Nella maison de charme c’è intensità emotiva, un sentire profondo e una sensazione latente di sentirsi un po’ speciali.
Andrea Viliani, direttore del Madre · museo d’arte contemporanea Donnaregina, ha concluso la presentazione citando la definizione di “entusiasmo” che Agovino inserisce nel libro presentato. Per lui l’arte rappresenta esattamente “il furore interiore scatenato dall’invasione di una misteriosa forza divina”, riportato da Agovino nella definizione, un sentimento intenso e irrazionale che tenta di superare l’insensatezza della realtà.
L’arte nel terroir di Aquapetra per svelarne le potenzialità.
Per definire il progetto pregno di entusiasmo, avviato ad Aquapetra, Viliani usa il termine terroir, terreno che non è solo una composizione fisica ma tutta una serie di strati, di riflessioni, di valori antropici, di modalità con cui l’uomo scopre ed esalta le risorse di un territorio. Portare dunque all’interno del terroir di Aquapetra l’arte contemporanea significa scoprirne le potenzialità, sperimentarle, applicarle nel tempo e migliorare la visione olistica del resort, in cui tutti gli elementi sono uniti per catalizzare energia e benessere corporeo e spirituale.
La Residenza, per Viliani, significa dedicare tempo ad un’ opera, realizzarla in tre momenti: uno di visita, di intuizione; uno lontano dal resort, in cui si prendono le distanze per oggettivare le riflessioni; uno di lavoro, di realizzazione.
Attenzione alla natura, quindi, tempo destinato alla ricerca e alla conoscenza del territorio attraverso la Residenza sono aspetti essenziali dell’iniziativa, come pure la presentazione al pubblico del volume che la Collezione Agovino dedica alla sua volontà di incontrare gli Altri, alla sua dimensione pubblica: il catalogo della mostra Frammenti di Paradiso.
Aquapetra Parco D’Arte e Frammenti di Paradiso hanno ricevuto il Matronato della Fondazione Donnaregina per una condivisione d’intenti con la Collezione Agovino, volta a condividere l’entusiasmo privato con quello pubblico. Per il museo, quale Istituzione pubblica, questo passo è importante perché, nella mentalità collettiva, gli organismi museali tendono a svolgere il loro ruolo alla fine del percorso dell’artista ma questo concetto è opinabile perché esso vive, in realtà, la quotidianità della realizzazione dell’opera, la ricerca di una residenza permanente e di tempi da dedicare all’entusiasmo che sta alla sua origine. Non affianca l’artista solo nel momento sanzionatorio finale ma è partecipe del suo rischio e della sua passione. Sostenere la Collezione Agovino e Aquapetra significa far sì che anche il Madre si impregni di questo entusiasmo, significa aprirsi un po’ di più al pubblico.
La Collezione Agovino, con sede nello storico Palazzo Sessa nel cuore di Napoli, muove i primi passi vent’anni fa con l’acquisizione di un Paesaggio anemico di Mario Schifano. Si caratterizza subito per l’attenzione che rivolge al contemporaneo ed oggi è composta da più di centoottanta lavori, tra pittura, installazioni, video, scultura e fotografia. Annovera lavori di Giorgio Andreotta Calò, Francesco Arena, Lutz Bacher, Luca Bertolo, Michael Dean, Lorenzo Scotto Di Luzio, Helen Marten, Runo Lagomarsino, David Maljković, Seth Price, Andres Serrano, Kiki Smith, Michael E. Smith.
Aquapetra Resort&Spa nasce dal recupero dell’antico borgo di Montepugliano di fine ‘800 ed oggi si definisce destinazione di charme che coniuga benessere (con un’offerta all’avanguardia tra Spa olistica e Anti-aging center di ultima generazione), natura, storia, arte ed alta cucina.
La Locanda del Borgo, infatti, il ristorante del resort guidato dallo chef Luciano Villani, Stella Michelin da novembre 2017, combina creatività e tradizione del territorio.
Il resort ha spesso ospitato mostre d’arte ed eventi culturali.