Capriccio e Molini Riggi, il sud di qualità

Molini Riggi

Il 16 dicembre, nella bellissima location della Chiesa di San Giovanni a Carbonara, sono stati presentati i dolci della tradizione partenopea realizzata dalla nota pasticceria partenopea Capriccio di Raffaele Capparelli.

Lo stesso Capparelli, dopo aver lasciato la possibilità ai presenti di gustare personalmente la bontà dei suoi lavori, una serie di esposizioni di dolci tipici natalizi tra cui il susamiello, i roccocò e gli struffoli, ha avuto modo di raccontare e spiegare la creazione degli stessi, fatti in questa occasione con i grani antichi siciliani dell’azienda Molini Riggi di Caltanissetta.

Ed è stato proprio attraverso Veronica Dubbio, rappresentante del distribuitore campano Tailor Food, che abbiamo avuto modo di scoprire in maniera dettagliata e illustrata le particolarità e qualità delle farine dell’Azienda Molini Riggi, tra cui spicca la “Maiorca”, fatta di grano tenero siciliano, indicata proprio per la preparazione di dolci.
Prodotto che ha dimostrato di essere anche un alimento ricco di fibre con scarso impatto glicemico, così da essere appetibile anche per chi è affetto da problemi diabetici.

Ma non solo: in questa occasione, si è avuto modo di presentare la selezione di farine realizzata con grani duri siciliani, indicate per pane e pizza. Parliamo delle farine  “Perciasacchi” “Russello” e “Timilia” che fanno parte del progetto Pizza Maestro lanciato dall’Azienda e  che vede la preziosa collaborazione del maestro pizzaiolo Vito de Vita.

Tra Capriccio e Molini Riggi: la storia della pasticceria campana

Oltre all’aspetto produttivo e degustativo, c’è stato modo di approfondire un altro tassello fondamentale dell’eccellente contemporaneità dei prodotti pasticceri campani: la sua storia.

Con il racconto dell’ospite d’onore, Amedeo Colella, storico della “Napoletanità”, che ha presentato una mappa, le cui origini risalgono al periodo medievale, del centro storico di Napoli, narrando e mostrando il percorso temporale, i fatti e i personaggi che han portato alla consacrazione e affermazione di alcuni dei prodotti tipici pasticceri (e non solo) della nostra cultura partenopea.

In chiusura, gli ospiti all’evento hanno avuto modo di concedersi una lunga visita del complesso monumentale della Chiesa di San Giovanni a Carbonara, attraverso la guida Barbara de Blasi dell’Associazione Culturale Mani e Vulcani, la quale ha condotto tutti energicamente in un sentito excursus sulla storia e il valore artistico della chiesa, uno dei posti più rappresentativi del gotico napoletano.

 

 

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A proposito di Gennaro Esposito

Iscritto a Lettere Moderne, decide di abbandonare gli studi umanistici per l’ Università della Strada. Segue da qualche tempo i corsi di Marketing della Nocciolina Zuccherata. Alcune voci lo vogliono a La Repubblica, altre, invece, parlano di una sua assunzione a Il Fatto Quotidiano. Lui assicura di star seguendo una terapia psicofarmacologica per farle smettere del tutto.

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