Anem’ Amar’, l’intervista al rapper napoletano

Anem' Amar'

Anem' Amar'Il 13 Gennaio è uscito il terzo lavoro discografico del rapper Anem’ Amar’: Mare di plastica. In occasione dell’evento, abbiamo intervistato l’artista campano in merito all’album, al suo rapporto con il rap e ad alcuni suoi desideri. Ecco a voi ! 

Anem’ Amar’, l’intervista

Come nasce Anem’ Amar’?

Sono un MC che canta e fa freestyle da oltre 15 anni. Al rap mi sono avvicinato per caso ascoltando i pezzi di Dopeone, è grazie a lui se ho iniziato a scrivere i primi testi. Anem’ Amar’ è il primo pezzo scritto ormai più di 15 anni fa e decisi di cambiar e il mio pseudonimo da MC ad Anem’ Amar’ perché mi ci rispecchiavo di più. Descriveva perfettamente il periodo che stavo vivendo.

Possiamo definire “Mare di Plastica” e “Tambur e guerr” due concept album?

I due dischi hanno tematiche molto simili. In entrambi ci sono tematiche sociali con particolare attenzione alle problematiche ambientali ma non rivolte esclusivamente alla mia città. Tambur e guerr’ è un disco fatto con strumenti analogici ed ha una linea un po’ più “suonata”. Mare di plastica invece é un po’ più sperimentale e fonde un po’ di più l’americano con il napoletano.

Questo doppio album costituisce il tuo terzo lavoro discografico. È cambiato il tuo approccio al rap attraverso questo percorso ormai decennale?

No, non é cambiato il mio approccio al rap, è cambiata la mia concezione del tempo: ho capito che bisogna ottimizzare i tempi il più possibile.

L’album presenta diverse collaborazioni con esponenti della scena rap napoletana molto importanti. In futuro, ti piacerebbe collaborare con qualche artista in particolare?

Sì, in questi dischi ci sono importanti collaborazioni, rapper come Dopeone, N’TO, LEX ed Oyoshe hanno arricchito i miei brani con le loro voci. Di base ci lega un rapporto di amicizia per cui collaborare nei reciproci lavori è una naturale conseguenza. Altri rapper con i quali mi piacerebbe collaborare sono molti sia italiani che americani. Il mio desiderio però sarebbe fare un pezzo con Busta Rhymes e con il maestro Enzo Avitabile per me il numero 1 qui a Napoli!

Negli ultimi anni in Italia abbiamo assistito a un grande boom della musica rap con l’esordio di tantissimi rapper molto giovani. Riesci a rivederti e ritrovarti in queste nuove generazioni, oppure pensi che ci siano delle distanze incolmabili?

Sì, anche se il rap è cambiato molto, c’è comunque un legame tra noi rapper un po’ old school e la nuova generazione. Le differenze ci sono, è ovvio. Prima per noi era più difficile farci conoscere adesso con internet ci si fa notare più facilmente. E poi fino a qualche anno fa, i rapper erano una minoranza adesso, invece, c’è stato un forte incremento nella musica rap.

Quali saranno i tuoi prossimi live?

Per il momento mi sto dedicando alla promozione del disco attraverso magazine e radio, le serate live sono in fase di pianificazione, non vorrei limitarmi alla mia città ma vorrei portare Mare di plastica lontano!

Ci complimentiamo dunque con Anem’ Amar’ per l’ottimo album da poco pubblicato e, inoltre, lo ringraziamo di cuore per aver risposto alle nostre domande.

Foto di Mario Schiano

A proposito di Angelo Baldini

Sono nato a Napoli nel 1996. Credo in poche cose: in Pif, in Isaac Asimov, in Gigione, nella calma e nella pazienza di mia nonna Teresa.

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