Il messaggio è diretto: nel 2025 il marketing non è più una voce accessoria nel bilancio aziendale. È una componente strutturale della crescita. Chi non presidia il digitale perde spazio, clienti e credibilità.
Oltre il 73% della spesa pubblicitaria mondiale è ormai destinata ai canali digitali. Il valore globale supera i 700 miliardi di dollari e continua a crescere, trainato da search advertising, social media e contenuti video. Il cambiamento non riguarda solo le grandi multinazionali. Anche le realtà locali stanno adattando il proprio modello per rimanere competitive in un contesto dove la visibilità è direttamente collegata al fatturato.
In questo quadro si collocano realtà come EAdigital, agenzia di digital marketing con sede in Ticino. Guidata da Emanuele Accenti, professionista attivo nel settore dal 1995, l’agenzia opera con un’impostazione basata su analisi, pianificazione e monitoraggio continuo. Il titolare segue personalmente i progetti, elemento che distingue questo modello da molte strutture più complesse e impersonali. Il processo dichiarato comprende studio del mercato, valutazione dei competitor, definizione strategica, sviluppo degli strumenti digitali e controllo periodico dei risultati.
Il punto centrale non è più “essere online”, ma ottenere risultati misurabili.
La pubblicità cambia forma: search, social e video determinano le scelte
Il comportamento dei consumatori è cambiato. Le persone cercano soluzioni, confrontano offerte, decidono in tempi sempre più brevi. La search advertising intercetta il momento della decisione, mentre i social network diventano canali di vendita diretta, con investimenti che superano i 240 miliardi di dollari a livello globale.
Il video breve è il formato più utilizzato: veloce, immediato, progettato per catturare l’attenzione in pochi secondi. Non si tratta di una tendenza passeggera, ma di un adattamento alle nuove abitudini di consumo.
Parallelamente cresce il social commerce. L’utente scopre un prodotto e lo acquista all’interno della stessa piattaforma. Il percorso si accorcia e il mobile diventa il punto di accesso principale. Siti non ottimizzati per smartphone perdono efficacia e opportunità.
Intelligenza artificiale: strumento operativo diffuso
Nel 2025 l’intelligenza artificiale è parte integrante dei flussi di lavoro. Oltre l’80% dei professionisti del marketing dichiara di utilizzarla o di essere in fase di integrazione. Viene impiegata per analisi dei dati, creazione di contenuti, ottimizzazione delle campagne e miglioramento del targeting.
La tecnologia non sostituisce il processo decisionale umano, ma lo rende più rapido e supportato dai dati. La strategia resta il fattore determinante.
Marketing come investimento misurabile
Il digital marketing produce ritorni concreti quando è gestito con metodo. SEO, email marketing e advertising mirato restano tra i canali con le migliori performance. La misurabilità consente di valutare con precisione cosa funziona e cosa no, riducendo sprechi e migliorando l’efficienza complessiva.
Secondo le analisi pubblicate da IAB – Interactive Advertising Bureau, il marketing contemporaneo è sempre più basato su performance, integrazione tra canali e utilizzo avanzato dei dati per orientare le decisioni.
Più complessità, più richiesta di credibilità
L’aumento dei canali e l’automazione spinta rendono il sistema più complesso. La saturazione dei contenuti e la standardizzazione dei messaggi generano diffidenza. Il pubblico premia coerenza, chiarezza e trasparenza.
In questo contesto la competenza conta più della quantità. Le aziende cercano partner capaci di tradurre dati e numeri in scelte concrete, comprensibili e sostenibili.
Il dato è semplice
- Chi comunica con metodo cresce.
- Chi investe in modo mirato ottiene risultati.
- Chi rimanda perde posizioni.
Il marketing come requisito operativo
Il marketing nel 2025 non è un’opzione. È un requisito operativo. Chi lo tratta come un costo resta indietro. Chi lo gestisce come investimento costruisce valore.
Il mercato non attende. E la visibilità, oggi, è direttamente collegata alla sopravvivenza commerciale.

