Il curry è una celebre miscela di spezie di origine indiana, elaborata in innumerevoli formule. Si ottiene da spezie tostate e poi pestate finemente. Sebbene la composizione possa variare, il cumino e la curcuma sono gli ingredienti quasi sempre presenti, responsabili della sua tipica colorazione gialla. Nella versione più nota troviamo anche cannella, chiodi di garofano, coriandolo, fieno greco, noce moscata, pepe nero, peperoncino e zenzero. Questo mix non arricchisce solo i piatti, ma apporta anche numerosi benefici alla salute.
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Una breve storia del curry
Nel 1700, i mercanti della Compagnia delle Indie, di ritorno dai loro viaggi, portarono in Inghilterra l’abitudine indiana di consumare cibi speziati. Gli inglesi, però, non sapevano come replicare le complesse miscele locali. Nacque così un mercato di spezie già confezionate e pronte all’uso. In India, questa miscela è nota con il nome di masala. Il termine occidentale “curry” deriva probabilmente da una pronuncia errata della parola tamil kari, che significa “salsa”.
La differenza tra curry e curcuma
È un errore comune confondere i due termini, ma la differenza è sostanziale.
- La curcuma è una singola spezia, una radice di colore arancione intenso (simile allo zenzero) che viene essiccata e polverizzata. È famosa per le sue proprietà antinfiammatorie.
- Il curry è una miscela di molte spezie diverse, di cui la curcuma è solo uno degli ingredienti principali (spesso quello che gli conferisce il colore giallo).
In sintesi: la curcuma è un componente, il curry è il risultato finale della miscela.
Proprietà e valori nutrizionali
Il curry è ricco di minerali e vitamine grazie alla varietà di spezie che lo compongono. I valori si riferiscono a 100g di polvere di curry generica, ma possono variare in base alla composizione.
Componente Nutrizionale | Valore approssimativo (per 100g) |
---|---|
Calorie | 325 kcal |
Proteine | 14 g |
Carboidrati | 58 g |
Grassi | 14 g |
Fibre | 33 g |
Sali minerali principali | Potassio, fosforo, magnesio, calcio, ferro |
Vitamine principali | Vitamine del gruppo B, Vitamina E, Vitamina K |
I principali benefici del curry per la salute
Le proprietà del curry derivano dalla sinergia dei suoi ingredienti. Ecco i benefici più studiati.
Azione antinfiammatoria e antiossidante
La curcumina, principio attivo della curcuma, è un potente antinfiammatorio naturale. Aiuta ad alleviare l’affaticamento del fegato e protegge le cellule dallo stress ossidativo. Secondo alcuni studi, come quelli del professor Giovanni Scapagnini, la curcumina può contribuire a contrastare l’invecchiamento cellulare.
Alleato della digestione
Il curry favorisce il processo digestivo e aiuta a regolare il metabolismo. Spezie come il cumino e lo zenzero sono note per le loro proprietà carminative, che aiutano a ridurre il gonfiore addominale e l’aerofagia.
Supporto al sistema cardiovascolare
Questa miscela di spezie aiuta a mantenere la salute del cuore e dei vasi sanguigni. Contribuisce a regolare la circolazione e i ritmi cardiaci. Alcuni suoi componenti, inoltre, possono aiutare a ridurre i livelli di colesterolo cattivo (LDL) nel sangue e a regolare l’indice glicemico, risultando un supporto per chi soffre di diabete.
Un potenziale aiuto per il cervello
Diverse ricerche hanno analizzato il ruolo della curcumina nel contrastare le malattie neurodegenerative. Si ritiene che le sue proprietà antiossidanti e antinfiammatorie possano contribuire a proteggere i neuroni, con un potenziale ruolo preventivo nei confronti di patologie come l’Alzheimer.
Come usare il curry in cucina: tipologie e consigli
Il gusto del curry è complesso e variabile. In commercio si trovano diverse tipologie, che si distinguono per colore e piccantezza.
- Curry giallo (mild): è il più comune e delicato. Il suo colore deriva dall’alta percentuale di curcuma. È perfetto per iniziare e si abbina bene con pollo, verdure e legumi.
- Curry rosso (hot): deve il suo colore e la sua spiccata piccantezza a un’alta concentrazione di peperoncino rosso. È ideale per piatti di carne rossa e gamberi.
- Curry verde (very hot): è il più piccante e aromatico, grazie all’uso di peperoncini verdi freschi e erbe come il coriandolo e il basilico thai. È tipico della cucina thailandese.
Consigli pratici
- Quando aggiungerlo: per sprigionare al massimo gli aromi, è consigliabile tostare la polvere di curry per circa un minuto in un grasso caldo (olio o burro chiarificato) all’inizio della preparazione, insieme al soffritto.
- Abbinamenti classici: si sposa magnificamente con il pollo, le lenticchie (nel piatto indiano chiamato dal), le verdure (patate, cavolfiore, zucchine) e il latte di cocco, che ne bilancia la piccantezza creando salse cremose.
- Dosaggio: inizia con un cucchiaino o due e assaggia. È sempre più facile aggiungere che togliere.
Controindicazioni ed effetti collaterali
Nonostante i numerosi benefici, il curry non è adatto a tutti. È bene moderarne o evitarne il consumo in questi casi:
- Problemi alla cistifellea: la curcumina stimola la produzione di acidi biliari. Chi soffre di calcoli biliari potrebbe avere un peggioramento dei sintomi.
- Gastrite e ulcera: il pepe e il peperoncino presenti nella miscela possono irritare le mucose dello stomaco e aumentare gli stati infiammatori.
- Terapie anticoagulanti: per i suoi effetti fluidificanti sul sangue, è sconsigliato assumere curry se si stanno già usando farmaci con la stessa funzione.
- Gravidanza: sebbene un consumo moderato sia generalmente considerato sicuro, è sempre opportuno chiedere il parere del proprio medico.
Domande Frequenti sul curry e i suoi benefici (FAQ)
Cosa succede se si mangia troppo curry?
Un consumo eccessivo può causare effetti indesiderati come bruciore di stomaco, nausea, diarrea o dolori addominali, soprattutto nelle persone non abituate ai cibi speziati.
Quanto curry si può mangiare al giorno?
Non esiste una dose standard. Dipende dalla tolleranza individuale. La regola è la moderazione: un uso equilibrato un paio di volte a settimana è un buon compromesso per godere dei benefici senza rischi.
Il curry alza la pressione?
Non ci sono prove dirette che il curry alzi la pressione. Tuttavia, alcune miscele commerciali possono contenere molto sale. Chi soffre di ipertensione dovrebbe preferire miscele a basso contenuto di sodio o prepararle in casa.
Il curry fa male ai reni?
In persone sane, un consumo normale di curry non danneggia i reni. Chi soffre di patologie renali preesistenti dovrebbe sempre consultare il proprio medico prima di introdurre alimenti ricchi di spezie nella dieta.
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