Gestire l’adolescenza: difficoltà e 5 consigli utili

5 Modi per gestire l'adolescenza: difficoltà e consigli

Per adolescenza si intende un periodo di transizione dall’infanzia verso l’età adulta, che oscilla dai dodici ai diciotto anni; ciò che avviene in questa fase è un’evoluzione sia fisica sia mentale. L’adolescenza si differenzia per maschi e femmine, in quanto per i maschi avviene tra i dodici e i tredici anni mentre per le femmine tra i dieci e gli undici anni, attraverso la comparsa del cosiddetto menarca. I cambiamenti evidenti non sono solo nella trasformazione del corpo, ma anche sul piano intellettivo, relazionale, affettivo. Quindi rappresenta un vero e proprio passaggio dall’immaturità e dalla dipendenza dei genitori all’autonomia della vita adulta, e gestire l’adolescenza risulta alquanto problematico.

Il cervello adolescente: tra impulsività e maturazione

Secondo degli studi effettuati mediante risonanza magnetica, la rivoluzione maggiore interessa soprattutto il cervello, il quale in questo periodo è più plastico e subisce una notevole trasformazione. Il fatto che il cervello sia più plastico è un’arma a doppio taglio in quanto se da un lato permette all’adolescente di socializzare, di aver un pensiero proprio, dall’altro lato, essendo ancora vulnerabile a decisioni e scelte potrebbe indurlo a comportamenti pericolosi. Questo avviene perché durante l’adolescenza non si sviluppa contemporaneamente il sistema limbico, che domina istinti ed emozioni e la corteccia prefrontale che fa controllare questi istinti, evitando di mettersi nei guai. Infatti prima matura il sistema limbico e in modo più lento la corteccia prefrontale, raggiungendo la maturazione tra i 20-24 anni.

I possibili disagi dell’adolescenza: come riconoscerli

In questo lasso di tempo gestire l’adolescenza non è facile, principalmente perché il ragazzo o la ragazza possono sviluppare disagi, che possono manifestarsi in diversi modi:

Conflitti familiari e difficoltà di comunicazione

Conflitti familiari e problematiche relazionali: probabilmente perché l’adolescente si sente oppresso dai genitori e quindi può adottare comportamenti di ribellione o chiudersi in se stesso.

Disturbi alimentari e immagine corporea

Disturbi dell’alimentazione: questo perché l’adolescente non si sente accettato dalla società e quindi tende a rifugiarsi nel cibo oppure hanno un eccessivo controllo sul cibo e sul peso perché preoccupati della loro immagine sociale.

Difficoltà nella sfera sessuale

Difficoltà nella sfera sessuale: l’adolescente non si sente ancora pronto in campo sessuale rispetto alla trasformazione del suo corpo o al contrario adotta comportamenti disinibiti e rischiosi.

Difficoltà scolastiche e ansia da prestazione

Difficoltà scolastiche e di apprendimento: per l’adolescente risulta difficoltoso gestire le richieste scolastiche perché preso dalla forte ansia oppure dalla difficoltà di concentrazione.

Abuso di sostanze e comportamenti autolesivi

Abuso di sostanze, condotte auto-lesive: l’adolescente può adottare una condotta dannosa per se stesso, in realtà, per esprimere e risolvere un disagio interiore.

Ansia e depressione: quando l’umore cambia

Disturbi dell’umore e dell’ansia: spesso gli adolescenti sono molto soggetti a cambi d’umore, passando dalla tristezza all’essere irrequieto; ma anche ad avere forti stati d’ansia nell’affrontare la vita quotidiana come la scuola, i rapporti sociali, sentendosi insicuri e incapaci.

Gestire l’adolescenza da parte dei genitori: consigli pratici

Gestire l’adolescenza, soprattutto se si ha più di un figlio in età puberale in casa, potrebbe essere complicato. Ma ecco alcuni consigli utili:

Costruire un rapporto di fiducia e dialogo

Costruire un rapporto fin dall’infanzia, ricordandosi di essere genitori, una guida e non i migliori amici, dal momento che non hanno bisogno del genitore confidente bensì di adulti su cui far affidamento per affrontare e gestire le loro difficoltà.

Essere presenti senza opprimere: trovare il giusto equilibrio

Molto importante per gestire l’adolescenza è essere presenti per i propri figli ma non bisogna opprimerli, obbligarli ad avere lo stesso punto di vista o decidere per loro. In qualsiasi scelta è importante la comunicazione e rispettare anche il loro punto di vista. Bisogna orientare, incoraggiare e quando necessario stabilire dei limiti.

Non banalizzare i problemi: l’importanza dell’ascolto

In momenti di disagi, non bisogna mai banalizzare neanche i problemi di poco conto perché probabilmente per l’adolescente, in quel momento, potrebbe avere un impatto psicologico notevole.

Insegnare la responsabilità e l’autonomia

Per gestire l’adolescenza, altro aspetto significativo è allenare il senso di responsabilità dei ragazzi, in riferimento al comportamento che dovrebbero tenere sia in casa che fuori.

Aiutare i figli ad affrontare le difficoltà e i fallimenti

Un punto rilevante per gestire l’adolescenza è insegnare ad esprimere e condividere il dolore in caso di lutti, di difficoltà di vario tipo, anche a scuola, di fallimento, di paura di non farcela. Bisogna insegnare ai propri figli che il fallimento fa parte della vita e che non bisogna sentirsi in colpa se non si raggiunge l’obbiettivo preposto, il bel voto o se si viene bocciati, piuttosto si incoraggiano a trovare una soluzione con il proprio aiuto. I ragazzi non devono sentirsi oppressi dalle aspettative della società né tanto meno da quelle dei genitori.

Fonte immagine: Freepik

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