Gli anabattisti furono i membri di un movimento religioso nato nel XVI secolo, nell’ambito della Riforma Protestante. Il loro nome, che significa “ribattezzatori”, deriva dalla loro pratica più distintiva: battezzare gli adepti in età adulta, rifiutando la validità del battesimo infantile. Questo movimento, considerato radicale sia dai cattolici che dagli altri riformatori, scosse le fondamenta religiose e sociali dell’Europa del tempo.
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Le origini dell’anabattismo a Zurigo
La predicazione di Martin Lutero si estese rapidamente in tutta Europa, dando vita a diverse correnti di pensiero. L’anabattismo nacque a Zurigo, in Svizzera, all’inizio degli anni ’20 del Cinquecento. Un gruppo di intellettuali, guidati da Conrad Grebel e Felix Manz, inizialmente seguaci del riformatore locale Ulrich Zwingli, si distaccò da lui ritenendo la sua riforma troppo lenta e moderata. La rottura definitiva avvenne nel 1525, quando Grebel battezzò un altro adulto, Georg Blaurock, dando vita alla prima comunità anabattista.
I 4 principi fondamentali dell’anabattismo
Il pensiero anabattista si basava su alcuni pilastri radicali che lo ponevano in netto contrasto con le altre chiese.
Principio | Spiegazione |
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Battesimo degli adulti (Credobattesimo) | Il battesimo è valido solo se ricevuto da una persona consapevole che ha fatto una libera scelta di fede. Il battesimo dei neonati è considerato nullo perché imposto. |
Separazione tra Chiesa e Stato | La comunità dei veri credenti deve essere libera da ogni interferenza del potere politico. Rifiutavano di prestare giuramento allo Stato e di ricoprire cariche pubbliche. |
Comunità di credenti | La Chiesa non è un’istituzione gerarchica, ma una comunità di eguali, uniti dalla fede e dal battesimo consapevole. Sottolineavano l’importanza della fede personale e si opponevano a ogni ritualismo. |
Pacifismo e non violenza | Seguendo letteralmente il Discorso della Montagna, la maggior parte degli anabattisti rifiutava qualsiasi forma di violenza e il servizio militare. |
Diffusione, persecuzione e la rivolta di Münster
Queste idee, che minavano l’ordine costituito basato sull’alleanza tra potere politico e religioso, furono considerate sovversive. Gli anabattisti furono duramente perseguitati sia dalla Chiesa Cattolica che dai Riformatori come Lutero e Zwingli. Il termine “anabattista” divenne un’etichetta spregiativa usata per indicare qualsiasi gruppo radicale.
L’esperimento di Münster (1534-1535)
Mentre la maggioranza del movimento rimaneva pacifista, un’ala radicale prese il controllo della città di Münster, in Germania. Qui, guidati da Jan van Leiden, tentarono di instaurare una teocrazia, imponendo il battesimo agli adulti, abolendo la proprietà privata e introducendo la poligamia. L’esperimento finì in un bagno di sangue quando la città fu assediata e conquistata da un esercito cattolico-luterano. Questo evento traumatico rafforzò l’immagine degli anabattisti come fanatici pericolosi e intensificò le persecuzioni in tutta Europa.
Il movimento riuscì a sopravvivere solo dove il potere politico era più frammentato, come in Moravia, che divenne un rifugio per molti anabattisti (compresi italiani) fino alla loro espulsione nel 1622.
L’eredità dell’anabattismo oggi: Amish e Mennoniti
Nonostante le persecuzioni, l’anabattismo non scomparve. Le sue idee sopravvissero e si evolsero in diverse chiese pacifiste che esistono ancora oggi, soprattutto negli Stati Uniti e in Canada.
- I Mennoniti: fondati dal leader anabattista olandese Menno Simons, sono il gruppo più numeroso. Sottolineano l’importanza della comunità, del servizio sociale e del pacifismo.
- Gli Amish: nati da una scissione interna ai mennoniti svizzeri, sono noti per il loro stile di vita semplice, il rifiuto della tecnologia moderna (come automobili ed elettricità) e il forte senso di comunità isolata dal mondo esterno.
Figure chiave: Zwingli e Grebel
Ulrich Zwingli (1484-1531) fu il padre della Riforma a Zurigo. Basò la sua teologia sull’autorità unica della Bibbia, ma mantenne un approccio cauto e collaborativo con le autorità cittadine, scontrandosi con i suoi ex allievi più radicali.
Conrad Grebel (1498-1526), aristocratico e intellettuale, fu uno dei fondatori del movimento. Fu la sua rottura con Zwingli sulla questione del battesimo e sulla velocità della Riforma a dare il via all’anabattismo. Morì prematuramente, ma le sue idee continuarono a diffondersi.
Domande Frequenti (FAQ)
Gli anabattisti erano protestanti?
Sì, l’anabattismo è una corrente nata all’interno della Riforma Protestante. Tuttavia, è considerata la sua “ala radicale” perché i suoi principi erano molto più estremi di quelli di luterani e calvinisti.
Perché venivano perseguitati così ferocemente?
Perché le loro idee minacciavano le fondamenta della società del XVI secolo. La separazione tra Chiesa e Stato e il rifiuto del giuramento e del servizio militare erano visti come un attacco diretto all’autorità politica e religiosa.
Qual è la principale differenza tra anabattisti e altri protestanti?
La differenza fondamentale sta nel concetto di Chiesa. Per luterani e calvinisti, la Chiesa è un’istituzione che coincide con la società (si nasce cittadini e si viene battezzati). Per gli anabattisti, la Chiesa è una comunità volontaria di credenti consapevoli, separata dal mondo e dallo Stato.
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