Ancien Régime, o antico regime, è un termine usato dagli illuministi francesi per indicare il sistema politico e sociale precedente alla Rivoluzione del 1789.
L’Ancien Régime era una società divisa secondo ranghi sociali, chiamati ceti o ordini, la cui appartenenza era definita principalmente dalla nascita. Questa struttura si differenzia dalle classi sociali moderne, che si basano sulle differenze economiche. La società era rigidamente divisa in tre ceti principali: clero, nobiltà e terzo stato.
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La società dell’Ancien Régime: i tre ordini
Il clero e la nobiltà erano i ceti privilegiati. Le leggi che valevano per la maggior parte della popolazione non si applicavano a loro: non pagavano le tasse principali e godevano di immunità. Non potevano essere giudicati da un tribunale ordinario, ma da un tribunale speciale.
Ordine sociale (ceto) | Composizione e privilegi |
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Primo stato (clero) | Composto da alto e basso clero. Godeva di esenzioni fiscali, possedeva vaste terre e aveva un proprio foro giudiziario |
Secondo stato (nobiltà) | Divisa in nobiltà di spada (antica) e di toga (recente). Non pagava le tasse, deteneva il potere politico e riscuoteva tributi feudali |
Terzo stato | Comprendeva il 98% della popolazione (borghesia, artigiani, contadini). Pagava tutte le tasse e non aveva privilegi |
Il clero e la nobiltà
Il clero era composto da figure come vescovi e cardinali, spesso scelti tra i “cadetti” delle famiglie nobili (i figli non primogeniti) per opportunità sociali. La nobiltà era formata da famiglie potenti la cui ricchezza derivava dai possedimenti terrieri. In Francia, come spiegato dall’Enciclopedia Britannica, si distingueva tra la nobiltà di spada, di antica origine militare, e la nobiltà di toga, composta da borghesi che avevano acquistato cariche pubbliche ereditarie.
Il terzo stato
Il terzo stato costituiva la stragrande maggioranza della popolazione. Al suo interno vi erano diverse categorie: l’alta borghesia (giuristi, banchieri, intellettuali), la piccola borghesia (artigiani e commercianti) e, alla base, i contadini, che erano i più poveri. Esisteva anche un proletariato urbano che non godeva di alcun diritto politico. Il sistema era basato sui privilegi e non sulla giustizia, con i ceti dominanti intenti a mantenere lo status quo.
Il suo rapporto con l’Illuminismo
L’Ancien Régime, con la sua società rigida e basata sulla disuguaglianza, era destinato a scontrarsi con i principi promossi dagli illuministi. Filosofi come Voltaire, Rousseau e Montesquieu criticavano aspramente l’assolutismo e i privilegi. Le loro idee erano fondate su razionalità, libertà individuale e uguaglianza. Rousseau, con il suo Contratto Sociale, propose una nuova visione di sovranità popolare, mentre Montesquieu, ne Lo spirito delle leggi, sostenne la separazione dei poteri. Queste idee, come approfondito dalla Treccani, sfidarono direttamente le fondamenta dell’antico regime.
La caduta dell’Ancien Régime e la Rivoluzione Francese
Il crollo dell’Ancien Régime e l’avvento della Rivoluzione Francese del 1789 segnarono un momento dirompente. La crisi economica e l’insoddisfazione popolare accelerarono la rottura. Le rivolte culminarono nella presa della Bastiglia e nell’adozione della Dichiarazione dei diritti dell’uomo e del cittadino, che sanciva l’uguaglianza di tutti i cittadini di fronte alla legge. La rivoluzione non solo abbatté la monarchia assoluta, ma aprì la strada a un nuovo sistema politico basato sui principi di democrazia e libertà. La fine dell’Ancien Régime segnò così l’inizio di una nuova era in Europa.
Fonte immagine: Wikipedia
Articolo aggiornato il: 13/09/2025