I Centauri e i Lapiti sono due popoli della mitologia greca, legati da origini comuni ma destinati a scontrarsi nella Centauromachia: la celebre lotta che è diventata un ricorrente motivo scultoreo e il simbolo del conflitto tra la civiltà e la barbarie.
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Origini comuni: due stirpi da un’unica fonte
Nella mitologia greca i Lapiti erano un popolo leggendario che abitava la valle del Peneo, in Tessaglia. Si sostiene che la loro stirpe sia imparentata con quella dei Centauri. Secondo una leggenda, Lapite e Centauro erano fratelli gemelli nati da Apollo e dalla ninfa Stilbe. Lapite era un guerriero abile, da cui si originò la stirpe umana dei Lapiti, governata da re come Issione e Piritoo. Centauro, invece, era un essere deforme che si accoppiò con delle giumente, generando la stirpe ibrida dei Centauri, metà uomini e metà cavalli. La particolarità dei centauri era il possedere i vizi e le virtù umane in maniera esasperata; per questo sono ricordati come possessori di qualità ai poli estremi: i più saggi ma anche i più crudeli.
Centauri vs. Lapiti: un confronto
Caratteristica | Descrizione |
---|---|
I Lapiti | Popolo umano di abili guerrieri, governato da leggi e re. Simboleggiano l’ordine, la razionalità e la civiltà greca. |
I Centauri | Esseri ibridi, metà uomini e metà cavalli. Dominati dall’istinto, dalla violenza e dalla natura selvaggia. Simboleggiano la barbarie. |
La Centauromachia: la lotta alle nozze di Piritoo
I popoli di Lapiti e Centauri sono famosi per la lotta di cui furono protagonisti. I Centauri, invitati da Piritoo, re dei Lapiti, alle sue nozze con Ippodamia, dopo aver bevuto in eccesso, tentarono di rapire la sposa e le altre donne presenti. Questo fu causa di una terribile battaglia, da cui i Centauri uscirono massacrati. Anche l’eroe Teseo intervenne in aiuto dei Lapiti. I Centauri sopravvissuti furono scacciati dalla Tessaglia. Questa leggenda è rappresentata maestosamente nel frontone occidentale del tempio di Zeus a Olimpia.
Il significato simbolico: civiltà contro barbarie
In arte, la Centauromachia divenne un motivo iconografico molto frequente. Il tema assunse un profondo significato metaforico: la lotta tra Centauri e Lapiti divenne il simbolo del conflitto tra la civiltà (i Greci) e la barbarie (i Persiani e altri popoli stranieri). Fu uno dei temi prediletti dagli scultori dell’età classica, come Fidia, che la raffigurò sulle metope del lato sud del Partenone di Atene, oggi conservate al British Museum di Londra.
Nella mitologia, infatti, i centauri sono quasi sempre descritti con carattere irascibile e violento, un chiaro riferimento alla loro origine ibrida. Ci sono però delle eccezioni che ne mostrano la dualità.
Figure di spicco: oltre la lotta
Tra i Lapiti, abili guerrieri, non mancano personaggi interessanti. Ceneo, ad esempio, era una ragazza di nome Ceni, favorita di Poseidone. Per esaudire un suo desiderio, il dio la trasformò in un guerriero invulnerabile. Durante la Centauromachia, i Centauri, non potendolo ferire, lo seppellirono sotto una catasta di massi e tronchi d’albero.
Anche tra i Centauri esistono figure complesse. Mentre la maggior parte incarna la brutalità, come Nesso che tentò di rapire Deianira, moglie di Ercole, esiste la nobile figura di Chirone. Saggio e giusto, amico di Apollo, Chirone fu maestro di eroi come Achille. La sua origine era diversa: era figlio del dio Crono e della ninfa Filira, rappresentando così un’eccezione alla natura selvaggia dei suoi simili.
Fonte immagine: Flickr
Articolo aggiornato il: 05/09/2025