La danza del ventre, il cui nome originale è Raqs Sharqi (letteralmente “danza dell’est”), ha origini antichissime, sviluppatesi nelle corti principesche del Medio Oriente. La sua diffusione si deve in gran parte all’espansione dell’Impero Ottomano, motivo per cui abbraccia diverse culture di nazioni come il Marocco, l’Algeria, la Grecia, l’Egitto, l’Iraq e la Turchia, assumendo stili differenti.
Il termine “danza del ventre” fu coniato nel XIX secolo dai viaggiatori occidentali che, assistendo alle esibizioni, rimasero impressionati dalla particolarità dei movimenti isolati dell’addome e del bacino. Nel corso del tempo, oltre ad accompagnare riti religiosi, si è trasformata in una forma di espressione artistica e di intrattenimento, che coinvolge principalmente le donne.
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Benefici della danza del ventre
Praticare la danza del ventre offre notevoli benefici sia fisici che mentali. Questa disciplina, basata sulla sensualità e sul controllo del corpo, aiuta a:
- Migliorare la flessibilità di braccia, spalle, bacino e addominali.
- Tonificare le cosce e i muscoli del core.
- Aumentare l’agilità delle articolazioni e correggere la postura.
- Favorire un aumento dell’autostima e della consapevolezza del proprio corpo.
Le tre principali categorie stilistiche
La danza del ventre può essere classificata in tre categorie principali, che al loro interno contengono numerosi stili con costumi e musiche differenti. Queste categorie sono: lo stile classico, quello moderno e quello popolare o folklorico.
Categoria stilistica | Caratteristiche principali |
---|---|
Classico | Eleganza, fluidità e controllo. movimenti precisi e aggraziati, con grande enfasi sulla tecnica accademica. |
Moderno | Sperimentazione e fusione con altri stili (flamenco, hip-hop). movimenti più ampi e uso di accessori scenografici. |
Popolare e folklorico | Energia, allegria e spontaneità. riflette le tradizioni e le feste popolari, spesso con movimenti a contatto con il suolo. |
Stile classico
Come spiega la maestra di danza del ventre Fiorella Pernice, la danza orientale classica è tradizionale e si basa su stili antichi. È caratterizzata da movimenti mutevoli, eleganti e controllati, con un’enfasi sulla fluidità delle braccia e delle mani. A questo stile appartiene il Raqs Sharqi, uno stile raffinato, contenuto e preciso che richiede grande preparazione tecnica. Il costume tipico è composto da cintura e reggiseno decorati e gonna. Spesso la performance è arricchita dall’uso del velo.
Stile moderno
La danza orientale moderna è una forma più contemporanea e innovativa. Incorpora elementi della danza contemporanea e altre influenze occidentali, risultando più sperimentale con movimenti ampi, rotazioni e salti. Questo stile include l’uso di accessori scenografici come Fan Veils (ventagli con veli) e Ali. Ne fanno parte:
- Flamenco orientale: una fusione tra la passione del flamenco e la sinuosità della danza orientale, usando accessori come il mantòn o il ventaglio.
- American Tribal Style (ATS): nato negli USA, si esegue in gruppo con movimenti improvvisati e sincronizzati. I costumi sono etnici e si usano i cimbali a dita (sagat).
- Tribal Fusion: derivato dall’ATS, fonde la danza del ventre con stili come hip-hop e danza indiana. I costumi sono molto elaborati, con gioielli tribali, tatuaggi e piercing.
Stile popolare e folklorico
Infine, la danza orientale popolare è un’estensione delle tradizioni folk della regione. Questo stile è caratterizzato da movimenti vivaci, energici e ritmici. Coinvolge spesso l’intera comunità e include l’uso di accessori come il bastone o il candelabro. Gli stili principali sono:
- Shaabi: il nome significa “del popolo”. È una danza allegra e spontanea, con gestualità accentuate e movimenti con i talloni a terra. Il costume tipico è una tunica attillata (galabeya).
- Raqs al Shamadan (Danza del candelabro): di origine egiziana, prevede che la danzatrice si esibisca bilanciando sulla testa un candelabro acceso, specialmente durante le celebrazioni matrimoniali.
La danza orientale, quindi, è costituita da tantissimi stili che appartengono alle diverse parti del mondo arabo. Per conoscerli e approfondirli è possibile iscriversi a un corso di danza, come quelli proposti dall’associazione Oriente e Dintorni, punto di riferimento per le danze etniche.
Fonte immagine: Archivio personale della maestra Fiorella Pernice
Articolo aggiornato il: 11/09/2025