All’interno delle sue opere, Eduardo De Filippo mette in scena la realtà di una vita complessa in cui le persone possano riconoscersi. In questo teatro popolare, le sue donne, con le loro parole e il loro modo di agire, raccontano i cambiamenti dell’Italia del XX secolo. Ma che ruolo hanno le donne nel teatro di Eduardo? Superando l’immagine dell’angelo del focolare del Ventennio, i personaggi femminili eduardiani sono donne forti, che amministrano la famiglia e ne rappresentano il punto di riferimento, spesso accanto a un capofamiglia inetto e debole. Vediamo i 3 personaggi più significativi.
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3 donne eduardiane a confronto
Personaggio femminile | Ruolo e significato |
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Filumena Marturano | La Madre Coraggio. Ex prostituta che lotta con astuzia e tenacia per la dignità sua e dei suoi figli. |
Concetta Cupiello | La Mediatrice. Moglie e madre che si sacrifica per tenere unita una famiglia problematica, nascondendo la dura realtà al marito sognatore. |
Amalia Jovine | La Sopravvissuta. Donna trasformata dalla guerra, che da umile casalinga diventa un’avida e spietata affarista per necessità. |
1. Filumena Marturano: la lotta per la dignità
Chi è Filumena Marturano? È forse la più nota e apprezzata tra le donne di Eduardo. Il personaggio nasce da una richiesta di Titina De Filippo, sorella di Eduardo, che desiderava un ruolo da protagonista. Da questa idea nasce una donna forte, consapevole del proprio posto nel mondo e capace di lottare per la propria dignità. Ex prostituta, inganna il suo amante di lunga data, Domenico Soriano, facendogli credere di essere in punto di morte per costringerlo a sposarla e dare così un cognome ai suoi tre figli. Si rifiuta di rivelargli quale dei tre sia suo, perché «’E figlie so’ ffiglie… E so’ tutte eguale». In un mondo che le nega ogni diritto, Filumena usa l’astuzia per rivendicare il suo ruolo di madre.
2. Concetta Cupiello: il sacrificio per la famiglia
La celebre Concetta, moglie di Luca Cupiello in Natale in Casa Cupiello, è una donna che, con tenacia, cerca di risolvere i problemi familiari. È una madre e moglie attenta, costretta a occultare la dura realtà al marito Lucariello, un uomo sognatore e assente, totalmente assorbito dalla costruzione del suo Presepe. Concetta si destreggia tra le crisi, cercando di mettere pace e di preservare a ogni costo la solidità, almeno apparente, della famiglia.
3. Amalia Jovine: la metamorfosi imposta dalla guerra
Con la figura di Amalia in Napoli Milionaria, il volto del personaggio femminile cambia nuovamente. È una delle donne più avide e spietate di Eduardo. La sua trasformazione è una conseguenza della povertà causata dalla Seconda Guerra Mondiale. Mentre il marito è assente, rinchiuso in un campo di concentramento, Amalia prende le redini dell’economia familiare, arricchendosi con il contrabbando di caffè e generi alimentari. All’interno del suo piccolo basso napoletano, rivendica la propria libertà e uno spazio sociale, ma finisce per perdere il controllo e i valori morali, mostrando come la guerra possa corrompere anche le anime più semplici.
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