Gli dei dell’Olimpo sono protagonisti di affascinanti avventure, ma anche divinità minori popolano storie bizzarre. Tra queste vi è Eris, il cui nome greco significa “conflitto, lite, disputa“, la dea della discordia.
Al nome di Eris si accompagnano dolore e stragi. Ma come ogni cosa, essa ha anche un lato positivo; è infatti madre della competizione, quella sana, che porta gli uomini a crescere e a superare i propri limiti.
Indice dei contenuti
La carta d’identità di Eris
Attributo | Descrizione |
---|---|
Nome greco | Eris (Ἔρις) |
Equivalente romano | Discordia |
Genitori | Figlia di Notte (Nyx) o di Zeus ed Era, a seconda delle versioni. |
Simbolo principale | Il pomo (o mela) d’oro della discordia. |
Mito principale | Il giudizio di Paride, che causò indirettamente la guerra di Troia. |
Eris, la dea greca della discordia: le origini
Secondo alcuni miti, la dea fu concepita da Era e Zeus. Secondo altri, come riporta il database mitologico Theoi Project, sarebbe figlia della sola Notte (Nyx). Avrebbe tra i suoi fratelli Ker, Moros, Thanatos e Nemesi, tutti incarnanti prerogative negative. La dea della discordia avrebbe generato a sua volta divinità associate al dolore, alla disobbedienza e all’errore.
Eris apparterrebbe all’era preolimpica e il suo ruolo nella mitologia è spesso marginale. La ritroviamo però sui campi di battaglia, come durante la guerra di Troia, per aizzare i popoli allo scontro, spesso al fianco del fratello Ares. La sua natura è a tal punto crudele, tanto da essere definita da Omero “signora del dolore”.
Eris e il suo ruolo nelle vicende divine
La vicenda più famosa che vede protagonista la dea è il banchetto di nozze di Peleo e Teti. Irritata per non essere stata invitata, Eris lancia una mela d’oro con l’incisione “alla più bella”, al fine di scatenare la rivalità tra Atena, Afrodite ed Era. Le dee invocano come arbitro Zeus, che affida il giudizio all’umano Paride. Atena gli promette saggezza, Era potere, mentre Afrodite gli concede l’amore della donna più bella del mondo, Elena. Paride sceglie Afrodite, ma il conseguente rapimento di Elena scatenerà la guerra di Troia.
La dea della discordia ebbe un ruolo anche nella questione del “vello d’oro” e nella costruzione di oggetti portatori di sfortuna, come la collana di Armonia.
La dea della discordia e le sue rappresentazioni
Nell’iconografia, Eris viene spesso rappresentata con un aspetto smorto e mostruoso. Da Virgilio viene raffigurata all’entrata dell’Ade con serpenti per capelli. La sua immagine, volta a terrorizzare il nemico, era presente sullo scudo di Eracle e di Achille. Omero e Esopo la descrivono entrambi come una cosa piccola che cresce a dismisura fino a raggiungere il cielo, simbolo dell’ira che rappresenta.
Fonte immagine: Pixabay
Articolo aggiornato il: 06/09/2025