Con l’arrivo della primavera, la Bulgaria si tinge di bianco e rosso con le martenitsi, il simbolo per eccellenza della festa di Baba Marta (Nonna Marta). Questa tradizione, così radicata da essere stata iscritta nel 2017 nella lista del Patrimonio Culturale Immateriale dell’UNESCO, segna l’addio all’inverno e l’attesa della nuova stagione. Il primo giorno di marzo, i bulgari si scambiano questi amuleti con l’augurio “Chestita Baba Marta!“.
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La tradizione in sintesi: guida rapida ai simboli
Per comprendere appieno questa affascinante usanza, ecco una sintesi dei suoi elementi chiave e del loro significato profondo.
| Simbolo | Significato |
|---|---|
| Baba Marta | Figura mitologica femminile che personifica il mese di marzo, dal carattere imprevedibile. |
| Filo bianco della martenitsa | Rappresenta la purezza, la neve che si scioglie e la pace. |
| Filo rosso della martenitsa | Simboleggia la vita, la salute, la fertilità e il sangue. |
| Il rito finale | Legare l’amuleto a un albero in fiore come buon auspicio per la fertilità della natura. |
Chi è Baba Marta: la nonna del tempo
Baba Marta è un’anziana signora del folklore bulgaro che ha il potere di controllare le condizioni meteorologiche. Il suo umore altalenante determinerebbe il clima imprevedibile di marzo. Per questo, soprattutto nelle tradizioni agricole, è importante placare la sua ira con doni e allegria per assicurarsi che la primavera arrivi presto. Una delle leggende più diffuse narra che, durante le pulizie di primavera, Baba Marta scuota il suo materasso, facendo cadere le piume che simboleggiano l’ultima neve prima della nuova stagione.
La martenitsa: cos’è e come si indossa
La martenitsa (plurale: martenitsi) è un piccolo ornamento realizzato intrecciando fili di lana o cotone bianchi e rossi. Viene donata ai propri cari il primo marzo come amuleto di salute e buon auspicio. Per tradizione, si indossa sul lato sinistro del corpo, vicino al cuore, oppure legata al polso. L’amuleto non si getta via: quando si vede il primo segno della primavera – una cicogna, una rondine o un albero in fiore – si lega a un ramo, restituendolo simbolicamente alla natura e trasferendole i propri desideri di fertilità e prosperità.
Perché i colori della martenitsa sono il bianco e il rosso?
I due colori hanno significati simbolici universali: il bianco rappresenta la purezza, la pace e la neve che se ne va, mentre il rosso simboleggia la forza vitale, la salute, la fertilità e il tramonto. Insieme, rappresentano il ciclo della natura, la rinascita dopo la morte dell’inverno e l’equilibrio tra maschile e femminile.
La leggenda della fondazione della Bulgaria
In Bulgaria, i colori della martenitsa sono legati anche a un potente mito sulla creazione dello stato bulgaro. La leggenda narra del re Khan Kubrat, che esortò i suoi cinque figli a rimanere sempre uniti. Dopo la sua morte, il regno fu invaso dai Cazari, che catturarono sua figlia, la principessa Huba. Uno dei fratelli, Asparuh, riuscì a inviare un falco con un filo bianco legato alla zampa per indicare la via di fuga alla sorella. Durante la fuga, un altro fratello fu ferito mortalmente e il suo sangue macchiò il filo, che divenne così bianco e rosso. Quando Asparuh trovò i suoi fratelli, sconfisse i nemici e, in onore del sacrificio e del patto di unità, ordinò ai suoi soldati di indossare pezzi di quel filo bicolore. Si narra che da quell’atto di fratellanza e unione nacque il primo impero bulgaro.
La festa di Baba Marta, dunque, non celebra solo l’arrivo della primavera, ma anche i valori profondi dell’unità, della fratellanza e del legame indissolubile con i propri cari e la propria terra.
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Articolo aggiornato il: 07/10/2025

