Alla Torre Grimaldina, presso il Palazzo Ducale di Genova, dal 18 gennaio al 3 febbraio, si svolge il viaggio evocativo e memoriale per la commemorazione della Shoah. La rassegna d’arte contemporanea “Segrete – tracce di Memoria” è stata inaugurata per la sua decima edizione nelle celle della Torre Grimaldina di Palazzo Ducale. Come nelle precedenti edizioni, la rassegna, ideata e curata da Virginia Monteverde, riunisce un gruppo di artisti contemporanei di levatura internazionale in collaborazione con gallerie artistiche e associazioni culturali.
In un luogo intriso di suggestioni e memorie, come quello delle antiche carceri di Genova, è stato allestito un percorso fortemente emozionale nel quale, grazie a varie opere e installazioni, si fanno riaffiorare i drammatici eventi del terrificante genocidio.
Gli artisti offrono interpretazioni e spunti di riflessioni sulla giornata della Memoria. La loro arte, mezzo di comunicazione sociale e informativo, si propone come punto d’incontro tra passato e presente e fonte di sensibilizzazione, rivolto soprattutto alle nuove generazioni. Si occupano dell’introduzione di riflessioni le personalità di Andreas Blank, Andreas Burger, Jan Kuck, Federica Marangoni, Giuseppe Negro, Silvano Repetto, Daniele Sigalot, e diversi giovani artisti che partecipano al Peace Project curato da Martina Campese.
Numerosi eventi sono previsti a scopo pedagogico, emozionale e informativo. Un incontro con le scuole, la mostra fotografica di Roberto Menardo, esposta nelle prossimità del Binario 21. Due le esibizioni teatrali, “Lezioni elementari. Monologo sul maestro Gabriele Minardi” di e con Roberto Mussapi, in scena il giorno sabato 20 gennaio, e “Scalpiccii sotto i Platani-L’eccidio di Sant’Anna di Stazzemma” di e con Elisabetta Salvatori e Matteo Ceramelli al violino, prevista per il giorno 1 febbraio. L’evento sarà concluso da un reading di poesia di cui si è occupato Claudio Pozzani, direttore del Festival internazionale di poesia di Genova.
“Segrete – tracce di Memoria”: un’ iniziativa commovente e incisiva
La Torre Grimaldina, che fino al Trecento era simbolo del potere esercitato prima dal Comune e poi durante la Repubblica di Genova, si trasforma in un simbolo di tragedia e di commemorazione grazie all’iniziativa “Segrete – tracce di Memoria”. Nel Medioevo era stato luogo di detenzione di numerosi intellettuali e personaggi politici. Il suo ambiente tetro e suggestivo, aperto al pubblico a partire dal 2008, è stato dunque trasformato in teatro di opere d’arte che si scoprono attraversando porte e inferriate dove in passato erano raccolti i prigionieri di Genova.
L’arte nelle sue svariate utilizzazioni ha consentito di stimolare la memoria e la riflessione intorno a una tragedia umana e storica che non può conoscere l’oblio per gli orrori che ha provocato. “Segrete – tracce di Memoria” si è rivelata una rassegna incisiva, commovente e efficace.