Secondo un’antica credenza orientale, il destino degli esseri umani sarebbe scritto nel loro sguardo. In particolare, chi possiede gli occhi Sanpaku sarebbe destinato a una vita travagliata e a una fine tragica. Ma cosa sono esattamente? Conosciuti come “sanpaku gan” (三白眼) in giapponese, rappresentano una condizione in cui la sclera (la parte bianca dell’occhio) è visibile su tre lati dell’iride, tipicamente sotto o sopra. Il termine Sanpaku significa, infatti, “tre bianchi”. Questa caratteristica, sospesa tra antica medicina cinese, superstizione e cultura pop, continua ad affascinare e a inquietare.
Indice dei contenuti
Cos’è lo sguardo Sanpaku? Definizione e origini
Per capire se si è Sanpaku, basta guardarsi allo specchio: la testa deve rimanere dritta, senza sorridere né abbassare il mento. Se la sclera è ben visibile sopra o sotto l’iride, allora si ha lo sguardo Sanpaku. Più che una leggenda, si tratta di una superstizione, probabilmente originata dalla fisiognomica e dalla medicina tradizionale cinese. Secondo questa disciplina, il volto umano è una mappa che riflette lo stato di salute e l’equilibrio energetico interno. Lo sguardo Sanpaku era un modo per identificare uno squilibrio del Qi, l’energia vitale. All’epoca, gli individui che presentavano questa caratteristica venivano considerati o spiritualmente avanzati o con tendenze maligne, comunque fuori dall’ordinario. Secondo la leggenda, le persone con questi occhi sono destinate a un destino infausto. Si crede che una persona Sanpaku dia segni d’instabilità mentale e che, prima o poi, sarà vittima di un triste presagio.
La teoria di George Ohsawa e la diffusione in Occidente
Colui che ha esaminato nel dettaglio e diffuso in Occidente la teoria dell’occhio Sanpaku è George Ohsawa (1893-1966), pseudonimo di Nyoiti Sakurazawa. Si tratta di un divulgatore giapponese, fondatore della filosofia macrobiotica, senza però alcuna formazione in ambito medico. Ohsawa vedeva la condizione Sanpaku come un sintomo di un profondo squilibrio causato dallo stile di vita e dall’alimentazione moderni. Nel suo libro del 1965, “You Are All Sanpaku” (“Siete tutti Sanpaku”), egli sosteneva che questa caratteristica fosse un segnale di allarme inviato dal corpo, un presagio di una vita difficile, dettata da dipendenze e da una morte violenta o prematura. Nel suo scritto, Ohsawa consigliava una dieta macrobiotica, basata su cereali integrali e verdure, come metodo per riequilibrare l’organismo e “curare” gli occhi Sanpaku, considerati indice di una condizione mentale e fisica pericolosa.
Le 2 tipologie di occhi Sanpaku: Yin e Yang
Secondo la teoria, esistono due tipi di occhi Sanpaku, legati ai principi dello Yin e Yang, che rappresentano forze opposte ma complementari.
Tipo di Sanpaku | Caratteristica Fisica | Significato secondo la leggenda |
---|---|---|
Yin Sanpaku (Sotto) | La sclera è visibile sotto l’iride. | Indica uno squilibrio interno. La persona è vulnerabile al mondo esterno, predisposta a un destino tragico, dipendenze o a essere vittima di eventi. È il tipo più comune. |
Yang Sanpaku (Sopra) | La sclera è visibile sopra l’iride. | Indica uno squilibrio rivolto verso l’esterno. La persona è incline alla violenza, alla rabbia e a rappresentare un pericolo per gli altri. È il tipo più raro e temuto. |
Il Sanpaku Yin sarebbe sintomo di una malattia mentale, di uno squilibrio spirituale e fisico che porta all’abuso di alcool e sostanze. Denota anche un animo delicato e sensibile messo a dura prova dal mondo. Lo sguardo malinconico del Sanpaku Yin potrebbe essere accentuato dall’uso di droghe o dalla stanchezza, poiché il nervo ottico si contrae. Il Sanpaku Yang, al contrario, indica lo sguardo inquietante; secondo la leggenda, questi sarebbero gli occhi dell’assassino o del violento.
Personaggi famosi con gli occhi Sanpaku: destini segnati?
La leggenda si è rafforzata nel tempo grazie a presunte correlazioni con le vite di personaggi famosi.
Esempi di occhi Sanpaku Yin: da Lady Diana a Michael Jackson
Esempi Sanpaku Yin: Lady Diana, Michael Jackson, Madonna (Fonte foto collage: Wikipedia)
Per quanto riguarda gli occhi Sanpaku Yin, alcuni esempi celebri sono:
- La principessa Diana, la cui vita fu segnata dalla sofferenza emotiva e da una costante pressione mediatica, fino alla sua morte violenta in un incidente stradale;
- Michael Jackson, dal carattere introspettivo, che ebbe un’infanzia traumatica e una vita controversa, conclusasi per un’overdose da farmaci;
- L’attrice Marilyn Monroe, la cui esistenza fu segnata da un’infanzia di abbandoni, relazioni tormentate e una morte prematura;
- Amy Winehouse, la cui vita fu consumata dalla depressione e dall’abuso di sostanze;
- John Lennon, assassinato nel 1980, che menzionò il termine nella sua canzone Aisumasen (I’m Sorry) del 1973, cantando: “When I’m down real sanpaku… And I don’t know what to do”.
Esempi di occhi Sanpaku Yang: Charles Manson e Jimmy Savile
Charles Manson e i suoi evidenti Sanpaku Yang (Fonte: Wikipedia)
Due esempi eclatanti di Sanpaku Yang sono:
- Charles Manson, il cui sguardo folle e penetrante è diventato iconico, mandante di omicidi efferati;
- Il DJ e conduttore televisivo Jimmy Savile, amato per anni dal pubblico britannico, ma che si scoprì dopo la sua morte essere stato uno stupratore seriale, pedofilo e necrofilo.
Verità scientifica vs. superstizione
È fondamentale sottolineare che la teoria degli occhi Sanpaku non ha alcuna base scientifica. La visibilità della sclera sotto o sopra l’iride, nota in medicina come “scleral show”, può essere una semplice caratteristica anatomica ereditaria, oppure può essere legata a condizioni mediche specifiche come l’esoftalmo (associato a problemi alla tiroide), l’ectropion (una rotazione della palpebra) o essere una conseguenza di interventi di chirurgia estetica. Attribuire a questa caratteristica un destino di violenza o tragedia rientra nel campo della superstizione e della pseudoscienza.
In conclusione, gli occhi Sanpaku rimangono un fenomeno affascinante, sospeso tra antica fisiognomica e cultura popolare moderna. Sebbene la scienza ne dia una spiegazione puramente fisica, la leggenda continua a vivere, alimentata da storie e presunti esempi di personaggi famosi, a testimonianza del nostro bisogno di trovare un ordine e un significato, a volte anche oscuro, nel volto umano.
Articolo aggiornato il: 31/08/2025
Fonte dell’immagine in evidenza: Wikipedia