Gustav Klimt: 4 dei dipinti più belli e dove trovarli

Gustav Klimt: 4 dei dipinti più belli e dove trovarli

Gustav Klimt è stato un pittore viennese, nonché uno dei maggiori esponenti della secessione viennese, ed è un artista ancora oggi molto apprezzato in tutto il mondo. La maggior parte dei suoi dipinti, soprattutto quelli degli anni d’esordio, sono custoditi in vari musei di Vienna, la sua culla. Tuttavia sono presenti sul suolo viennese anche alcuni dipinti del suo periodo aureo o del suo periodo di massima maturità artistica. In questo articolo vi proponiamo 4 dei suoi lavori più belli e vi sveliamo dove si trovano!

Gustav Klimt: 4 dei dipinti più belli e dove trovarli

  • “Il Bacio“-  Museo del Belvedere

Una delle sue opere più note, e la sua fama rende totalmente giustizia alla bellezza del dipinto. Esso è custodito nel museo del Belvedere di Vienna, e la bellezza del dipinto è così mozzafiato da far sì che gli venisse dedicata un’intera stanza del palazzo. Il dipinto fa parte del periodo aureo della carriera di Klimt, e per i soggetti ritratti l’artista si è con ogni probabilità ispirato ad un evento della sua vita privata: anche se non c’è nessuna fonte ufficiale che attesti ciò, si crede che i due amanti ritratti siano proprio Gustav Klimt e Emilie Flöge, con cui ha intrattenuto una relazione per oltre 27 anni. Il quadro è uno dei maggiori esempi dell’Art Nouveau della Belle Epoque, di cui ricordiamo che Klimt fu protagonista; l’artista fu fortemente influenzato nella realizzazione del dipinto da alcuni mosaici bizantini che ebbe l’occasione di visionare durante uno dei suoi viaggi in Italia, ed è proprio l’utilizzo della foglia dorata che lo lascia pensare. I due amanti all’interno del quadro si stringono in un abbraccio ricco di passione e si lasciano andare ad essa con gli occhi chiusi, mentre sono immersi nella florida natura.

                   Gustav Klimt: 4 dei dipinti più belli e dove trovarli

  • “Giuditta I”- Museo Del Belvedere

Anch’esso custodito all’interno del museo del Belvedere e si pone come uno dei dipinti precursori del periodo aureo: i tratti dorati che presenta sono infatti le prime sperimentazioni di uno stile che Gustav Klimt porterà poi avanti per decenni. Esso è una rivisitazione del medesimo evento narrato dal quadro di Caravaggio, in cui invece Giuditta è raffigurata nell’atto di mozzare la testa di Oloferne; nella rappresentazione che Gustav Klimt ne fornisce invece la donna ha già commesso il delitto e conserva la testa su di un vassoio che è appena visibile nell’angolo del dipinto. Lo sguardo è sensuale e lei è raffigurata seminuda, quasi a voler incarnare l’ideale di femme fatale: il quadro è infatti metafora del potere della seduzione femminile, che può portare il suo amante alla rovina e perfino alla morte.

  • “Ritratto di Fritza Riedler”- Museo del Belvedere

Ultimo dei dipinti proposti presente al Museo del Belvedere, e si tratta di un quadro molto più astratto rispetto agli altri. Mentre nei disegni preparatori la sedia su cui il soggetto poggia è ben visibile e realistica, nel terminare il dipinto Gustav Klimt ha prontamente sostituito la poltrona con delle sagome geometriche, lasciando solo il perimetro e la forma della sedia originale. Sul retro della donna ritratta è inoltre posto un altro elemento geometrico, che serve a richiamare l’attenzione dello spettatore sul volto del soggetto ritratto e a prestare attenzione alle emozioni che il volto lascia trasparire.

  • “Ninfe D’Acqua”- Museo Albertina di Vienna

Il dipinto è custodito all’interno dell’Albertina Museum di Vienna e risulta essere uno dei dipinti meno noti di Gustav Klimt. Le fanciulle che danno il volto alle Ninfe sono anonime, e i corpi dei soggetti appaiono scuri e innaturali, quasi come se fossero meduse con il volto di donne e non esseri umani. Lo sfondo è di un verde palude molto lontano dall’oro del periodo aureo; molto più noto al pubblico è invece il quadro delle “bisce d’acqua”, che ha invece al suo interno sì il tema acquatico, ma richiama anche gli elementi dorati.

Immagine di copertina e presenti nell’articolo da archivio personale.

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A proposito di Giada Bonizio

Sono una studentessa dell'Università degli studi di Napoli "l'Orientale", amo leggere, la musica e l'arte.

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