La storia della Corea affonda le radici nel Paleolitico, ma la sua identità nazionale si fonda su un potente mito delle origini. Secondo la tradizione, la nazione coreana nacque il 3 ottobre del 2333 a.C. con il regno di Tangun Wanggeom. Questa storia, tramandata oralmente e poi trascritta in testi fondamentali come il Samguk Yusa (XIII secolo), non è un semplice racconto, ma il mito fondativo che conferisce al popolo coreano un’eredità millenaria e una profonda coscienza nazionale.
La narrazione del mito: il figlio del Cielo e la donna-orso
I protagonisti del mito di fondazione della Corea
Analisi e simbolismo: oltre il racconto
L’importanza di Tangun: tra religione e nazionalismo
La controversa Tomba di Tangun in Corea del Nord
La narrazione del mito: il figlio del Cielo e la donna-orso
Hwanung, figlio del Signore del Cielo Hwanin, desiderava vivere sulla Terra tra gli uomini. Con il permesso del padre, scese sul monte T’aebaek (oggi Myohyang, in Corea del Nord) con tremila seguaci e fondò la Città di Dio. In una caverna vicina vivevano un’orsa e una tigre, che pregarono Hwanung di trasformarle in esseri umani. Il dio diede loro dell’aglio e dell’artemisia sacra, ordinando di rimanere al buio per 100 giorni. La tigre, impaziente, non resistette e fuggì, rimanendo un animale. L’orsa, invece, perseverò e dopo 21 giorni fu trasformata in una bellissima donna, Ungnyeo (donna-orso). Sola e desiderosa di un figlio, pregò sotto un albero sacro. Hwanung, commosso, la prese in sposa. Dalla loro unione nacque Tangun Wanggeom.
Tangun fondò il primo regno coreano, chiamato Gojoseon (Antico Choson), con capitale vicino all’odierna Pyongyang. Dopo aver regnato per 1500 anni, si ritirò e divenne un dio della montagna.
I protagonisti del mito di fondazione della Corea | |
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Personaggio | Ruolo e significato simbolico |
Hwanung | Il figlio del dio del Cielo che porta la civiltà sulla Terra. Rappresenta l’origine divina e civilizzatrice del popolo coreano. |
Orsa (Ungnyeo) | Simboleggia la perseveranza e la terra. La sua unione con il cielo (hwanung) dà origine alla nazione. Probabilmente rappresenta una tribù totemica dell’orso. |
Tigre | Simboleggia l’impazienza e le forze selvagge non civilizzate. Rappresenta probabilmente una tribù rivale che non si è integrata. |
Tangun Wanggeom | Il fondatore semidivino della nazione coreana. Il suo nome unisce il ruolo sciamanico (“tangun”) e quello regale (“wanggeom”). È il progenitore di tutto il popolo coreano. |
Analisi e simbolismo: oltre il racconto
Il mito di Tangun è ricco di simboli. L’unione tra una divinità celeste (Hwanung) e una figura terrestre (l’orsa) rappresenta l’origine sacra del popolo coreano. Molti storici, come evidenziato da fonti accademiche come l’Enciclopedia Britannica, interpretano la lotta tra l’orsa e la tigre come un’allegoria del conflitto tra due diverse tribù preistoriche della Manciuria: una tribù che venerava l’orso si sarebbe integrata con il popolo divino disceso dal cielo, mentre la tribù della tigre sarebbe stata scacciata. L’aglio e l’artemisia, ingredienti ancora oggi centrali nella cucina coreana, sottolineano il profondo legame tra il mito e l’identità culturale.
L’importanza di Tangun: tra religione e nazionalismo
Tangun non è solo una figura mitologica, ma un potente simbolo dell’identità nazionale coreana. In Corea del Sud, il 3 ottobre si celebra il Gaecheonjeol (Giorno della Fondazione Nazionale). Inoltre, Tangun è al centro di una religione minoritaria, la Taejonggyo, che lo venera come un’incarnazione divina. La sua figura è stata fondamentale per il nazionalismo coreano, specialmente durante l’occupazione giapponese, come simbolo di un’identità nazionale antica e indipendente.
La controversa Tomba di Tangun in Corea del Nord
Anche in Corea del Nord la figura di Tangun è stata usata politicamente. Il regime di Kim Il-sung ha promosso l’idea che Tangun non fosse un mito, ma una figura storica reale, per rafforzare la legittimità e l’antichità dello stato coreano con capitale a Pyongyang. Nel 1993, il regime annunciò la scoperta della Tomba di Tangun, trasformandola in un imponente mausoleo. Tuttavia, la comunità accademica internazionale ha sollevato forti dubbi sull’autenticità del sito, la cui architettura sembra appartenere a un’epoca molto più tarda (il periodo Koguryo). Le autorità nordcoreane non hanno mai permesso indagini indipendenti.
Fonte immagine in evidenza: Wikimedia Commons
Articolo aggiornato il: 30/9/2025