Teatro spagnolo: storia, generi e autori del Siglo de Oro

teatro spagnolo

Il teatro spagnolo è la rappresentazione di una storia davanti a un pubblico utilizzando diversi codici (verbali, gestuali, musicali). Si caratterizza per l’assenza del narratore: il drammaturgo lascia che siano i personaggi a raccontare la storia attraverso dialoghi e monologhi. La creazione di un’opera teatrale ha anche un fine economico, per cui gli scrittori devono tenere in considerazione i gusti del pubblico, sperimentando oltre le forme tradizionali.

I generi principali del teatro spagnolo

I principali generi del teatro spagnolo sono tre:

  • La tragedia: mette in scena personaggi nobili che affrontano conflitti destinati a concludersi con una catastrofe o la morte. Il fine è provocare compassione e terrore per giungere alla purificazione dello spettatore, come nelle opere di A. Buero Vallejo.
  • La commedia: ha per protagonisti personaggi comuni e tratta temi leggeri e divertenti. Spesso denuncia i vizi della società attraverso l’ironia e si conclude con un lieto fine, come nelle opere di L.F. de Moratín.
  • Il dramma: è una mescolanza di tragedia e commedia. Vi convivono personaggi nobili e del popolo, che utilizzano registri linguistici differenti in base alla classe sociale. Un maestro di questo genere è F. García Lorca.

I generi minori: forme brevi e musicali

Esistono anche altri generi teatrali, più brevi e spesso comici o musicali:

  • La farsa: opera breve e ironica, caratterizzata dall’esagerazione delle situazioni.
  • El auto sacramental: rappresentazione di carattere religioso legata a festività come il Corpus Domini.
  • El paso e el entremés: opere molto brevi e comiche, rappresentate tra un atto e l’altro delle opere maggiori.
  • El sainete: opera comica del XVIII secolo, con personaggi popolari, musica e balli.
  • La zarzuela: tipica opera musicale spagnola in cui si alternano parti cantate e dialoghi.

Il Siglo de Oro: l’epoca d’oro del teatro spagnolo

Il periodo di massimo splendore del teatro spagnolo è il “Siglo de Oro” (all’incirca dal 1580 al 1680). In quest’epoca, il teatro divenne un fenomeno di massa, rappresentato nei “Corrales de Comedias“, cortili allestiti per gli spettacoli. Il grande innovatore fu Lope de Vega, che ruppe con la regola aristotelica delle tre unità (azione, tempo e luogo) per creare un teatro più dinamico e vicino ai gusti del pubblico. Altro gigante del periodo fu Pedro Calderón de la Barca, autore di drammi filosofici e complessi come “La vita è sogno”.

La struttura dell’opera teatrale

La struttura del teatro spagnolo si divide in interna ed esterna.

  • Struttura interna: si articola in tre momenti: “planteamiento” (presentazione dei personaggi e della situazione), “nudo” (sviluppo del conflitto) e “desenlace” (risoluzione finale).
  • Struttura esterna: è composta da atti (generalmente tre nel Siglo de Oro) e scene (le parti di un atto delimitate dall’entrata o uscita di un personaggio).

Tabella comparativa dei generi maggiori

Genere Caratteristiche principali
Tragedia Personaggi nobili, conflitto serio, finale catastrofico, scopo di purificazione.
Commedia Personaggi comuni, temi leggeri, critica sociale ironica, lieto fine.
Dramma Misto tra tragedia e commedia, mescolanza di personaggi e registri linguistici.

Domande frequenti (FAQ)

  • Cos’è il Siglo de Oro spagnolo?
    È il “Secolo d’Oro” della cultura spagnola, un periodo di straordinaria fioritura artistica e letteraria che va circa dal 1580 al 1680. Per il teatro, è l’epoca di Lope de Vega e Calderón de la Barca.
  • Chi sono i principali drammaturghi del teatro spagnolo?
    I più importanti sono Lope de Vega, considerato il “padre” del teatro moderno spagnolo, Pedro Calderón de la Barca, Tirso de Molina e, in epoca più recente, Federico García Lorca. Per approfondire, si possono consultare le risorse dell’Instituto Cervantes.

Fonte immagine: Pixabay
Articolo aggiornato il: 22/08/2025

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