Imparare una lingua mentre si dorme: mito o realtà?

imparare una lingua

È possibile imparare una lingua straniera mentre si dorme? La risposta scientifica è sì, ma non nel modo miracoloso promosso da alcune pubblicità. Non si tratta di assorbire una lingua da zero durante il sonno, ma di un processo di consolidamento della memoria molto specifico. L’idea, nota come ipnopedia, ha radici lontane e ha affascinato anche la cultura pop, come nel famoso episodio del Laboratorio di Dexter, in cui il protagonista vuole imparare il francese nel sonno ma finisce per ripetere solo “Omelette du fromage”. Quell’episodio ironico, tuttavia, tocca un campo reale delle neuroscienze: la plasticità cerebrale.

Imparare nel sonno: miti da sfatare e realtà scientifiche

Prima di addentrarci nei meccanismi, è fondamentale chiarire cosa è possibile e cosa non lo è. La ricerca scientifica ha tracciato confini precisi.

Mito comune Realtà scientifica
Puoi imparare una lingua da zero dormendo. Falso. Il sonno non permette di apprendere informazioni completamente nuove. Serve a consolidare e rafforzare ciò che hai già studiato da sveglio.
L’apprendimento avviene durante la fase REM. Falso. Il processo avviene durante il sonno profondo non-REM (NREM), in particolare nella fase a onde lente (SWS), quando il cervello trasferisce i ricordi.
Basta ascoltare audio per ore ogni notte. Inefficace e dannoso. La stimolazione deve essere mirata, a basso volume e sincronizzata con le fasi del sonno per non disturbarne la qualità.

Cosa dice la scienza: il ruolo del sonno a onde lente

Il cervello non si spegne quando dormiamo; al contrario, è impegnato in un’attività fondamentale di “manutenzione”: il consolidamento della memoria. Durante il giorno, le nuove informazioni vengono immagazzinate temporaneamente nell’ippocampo. Durante il sonno a onde lente (Slow-Wave Sleep o SWS), il cervello riproduce spontaneamente queste tracce di memoria, trasferendole alla neocorteccia per l’archiviazione a lungo termine. È qui che la scienza ha trovato un modo per intervenire.

Diversi studi hanno dimostrato che è possibile “guidare” questo processo. Una ricerca fondamentale dell’Università di Berna, pubblicata sulla rivista *Current Biology*, ha evidenziato come il cervello addormentato possa formare nuove associazioni tra parole straniere e la loro traduzione se queste vengono riprodotte durante i picchi delle onde lente. Come spiegato dai ricercatori, questo non significa imparare la grammatica, ma rafforzare i legami semantici di vocaboli già incontrati, anche solo brevemente, da svegli. Puoi approfondire i risultati direttamente sul sito dell’ Università di Berna.

Come funziona: la riattivazione mirata della memoria (TMR)

Il meccanismo alla base di questo fenomeno si chiama Riattivazione Mirata della Memoria (Targeted Memory Reactivation – TMR). Funziona così:

  1. Fase di apprendimento (da svegli): studi una lista di vocaboli di una lingua straniera, associando ogni parola a un suono (la sua pronuncia).
  2. Fase di riattivazione (durante il sonno): mentre dormi, un dispositivo monitora le tue onde cerebrali. Durante la fase di sonno profondo (SWS), vengono riprodotti a basso volume i suoni dei vocaboli che hai studiato.
  3. Risultato: questi “cue”, o segnali acustici, spingono il cervello a riattivare e consolidare in modo prioritario proprio quelle memorie, rendendole più stabili e facili da richiamare il giorno dopo.

Uno studio della Northwestern University ha confermato che gli studenti che ricevevano questa stimolazione notturna mostravano prestazioni significativamente migliori nel ricordare i vocaboli il mattino seguente. L’apprendimento passivo, quindi, è in realtà un potenziamento attivo del processo di memorizzazione naturale del cervello.

Quindi, è possibile imparare una lingua mentre si dorme?

La risposta è un “sì” qualificato. È possibile utilizzare il sonno per rafforzare in modo significativo il vocabolario di una lingua che stai già studiando attivamente. Non puoi imparare il russo da zero ascoltando un’audiocassetta di notte, ma puoi migliorare la tua capacità di ricordare le parole che hai studiato durante il giorno. Il sonno non sostituisce lo studio, ma agisce come un potente acceleratore per il consolidamento della memoria. Se attuato con le giuste aspettative e con metodi basati sulla scienza, può diventare uno strumento in più nel tuo percorso di apprendimento linguistico.

Articolo aggiornato il: 01/10/2025

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