La lingua tedesca in Svizzera: elvetismi e diglossia mediale

La lingua tedesca in Svizzera: elvetismi e diglossia mediale

La lingua tedesca in Svizzera è quella più parlata tra le 4 lingue ufficiali elvetiche: tedesco, francese, italiano e romancio. La Svizzera è una confederazione formata da 26 cantoni, i quali possono avere più di una lingua ufficiale; dei 26 cantoni svizzeri ben 17 sono germanofoni, ovvero sono cantoni in cui il tedesco viene insegnato nelle scuole ed è la lingua dell’amministrazione e dei documenti pubblici, ad esempio i cantoni come Berna, Friburgo e Vallese sono bilingui (franco-tedeschi) e addirittura esiste un cantone trilingue: Grigioni dove le lingue ufficiali sono italiano, tedesco e francese.

La lingua tedesca in Svizzera: gli elvetismi

Con il passare dei secoli, la lingua tedesca in Svizzera ha sviluppato espressioni, usi linguistici o meccanismi grammaticali che si differenziano dall’Hochdeutsch parlato in Germania e che sono caratteristiche del tedesco parlato in territorio svizzero, queste caratteristiche vengono chiamate elvetismi.

Sul piano lessicale abbiamo alcune parole utilizzate in Svizzera che differiscono da quelle usate nel tedesco standard; queste parole arrivano spesso da un’influenza delle altre lingue ufficiali, ad esempio in Svizzera viene usato “Billet” al posto di “Fahrkarte”, oppure dal francese arriva l’utilizzo della parola “Velo” invece di “Fahrrad”. A livello ortografico risalta subito all’occhio che in Svizzera viene meno l’utilizzo del carattere “β” nel tedesco scritto. A livello grammaticale, come nel caso del tedesco austriaco, nel participio passato viene preferito l’utilizzo del verbo ausiliare “essere” al posto del verbo ausiliare “avere” per quanto riguarda i verbi di stato in luogo. Una forma tipicamente riconosciuta del tedesco svizzero è il suffisso usato per esprimere il diminutivo, che in tedesco standard è rappresentata da –chen e –lein. Nel tedesco svizzero diventa -li; ad esempio il panino da “das Brotchen” diventa “das Brotli”.

Una caratteristica del tedesco svizzero nella sua forma orale è sicuramente la prosodia tipica degli svizzeri: forti picchi tonali nell’enunciato e un’intonazione ascendente che in Svizzera viene usata tranquillamente in frasi dichiarative e affermative, mentre in Germania è un’intonazione usata per le frasi interrogative (creando spesso dei fraintendimenti linguistici tra tedeschi e svizzeri).

La diglossia

Un fenomeno che si è sviluppato con il passare dei secoli nella lingua tedesca in Svizzera è il fenomeno della diglossia. La diglossia è una “situazione” linguistica in cui due o più varietà di una lingua convivono e coesistono in una comunità attiva di parlanti, le quali differiscono nel contesto in cui sono usate o nelle loro funzioni sociali. Spesso la diglossia è un fenomeno che si limita al contesto sociale o al registro della lingua, ma il caso della Svizzera è un po’ particolare.

Nei cantoni svizzeri tedeschi coesistono due varietà del tedesco: lo “Schweizer Hochdeutsch” (ovvero il tedesco svizzero nella sua forma scritta) e il famoso “Schwyzertütsch” (il tedesco svizzero nella sua forma parlata), anche se quest’ultima varietà è sprovvista di regole grammaticali che determinano il corretto o scorretto utilizzo della lingua.

Queste due varietà coesistono nella stessa comunità di parlanti ma, come vediamo, a determinare l’utilizzo di una o dell’altra varietà non è il contesto sociale o il registro linguistico, bensì non è altro che il canale (orale o scritto): possiamo quindi parlare di “diglossia mediale”.

 

Fonte immagine: Pexels.com

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