La persecuzione omosessuale nel regime nazista: cosa avvenne?

persecuzione omosessuale nel regime nazista

La persecuzione omosessuale nel regime nazista rappresenta una delle pagine più buie e a lungo dimenticate della Shoah. Dal 1933, con l’ascesa al potere di Hitler, numerosi omosessuali furono arrestati, internati nei campi di concentramento e sottoposti a trattamenti disumani. La repressione iniziò quasi subito: nel gennaio 1933 furono proibite le organizzazioni omosessuali e nell’estate dello stesso anno i loro luoghi di incontro vennero sistematicamente devastati.

Berlino prima del nazismo: un’isola di libertà

Per comprendere la violenza della repressione, è doveroso fare un passo indietro. Prima dell’avvento del Terzo Reich, la Berlino della Repubblica di Weimar era considerata una delle città più liberali al mondo, con numerosi locali gay, nightclub e spettacoli di cabaret. Fu la culla dei primi movimenti di liberazione omosessuale, come il WHK (Wissenschaftlich-humanitäres Komitee) fondato nel 1897 dal pioniere Magnus Hirschfeld. Anche il movimento lesbico trovò spazi di aggregazione in locali come il Dorian Gray e il Flauto Magico.

Le radici legali della persecuzione: il paragrafo 175

La persecuzione nazista non nacque dal nulla, ma si innestò su una base legale preesistente. Il fulcro fu il Paragrafo 175 del codice penale tedesco, introdotto nel 1871 da Otto von Bismarck. Questo articolo, le cui origini risalgono alla Costitutio Criminalis Carolina del 1532, puniva con la reclusione i “rapporti sessuali contronatura” tra uomini. Recitava: «L’immoralità contronatura, commessa fra persone di sesso maschile o fra uomini e animali, è punita con l’imprigionamento; inoltre può comportare la privazione dei diritti civili». Sebbene negli anni Venti vi furono tentativi di abrogarlo, il paragrafo rimase in vigore e divenne lo strumento legale perfetto per la repressione nazista.

L’escalation nazista: dalla propaganda alla violenza

Con l’ascesa di Hitler, la situazione precipitò. Il 6 maggio 1933, la gioventù hitleriana devastò la sede dell’Istituto di Sessuologia di Magnus Hirschfeld, bruciando la sua immensa biblioteca e sequestrando elenchi di nomi di presunti omosessuali. L’omosessualità di Ernst Röhm, comandante delle SA, fu usata come pretesto politico: nel giugno 1934, durante la “Notte dei Lunghi Coltelli”, Hitler lo fece assassinare insieme ai vertici delle SA per consolidare il proprio potere, usando la sua sessualità per giustificare l’epurazione. Nel 1935 il regime inasprì il Paragrafo 175, ampliandone l’applicazione, e nel 1936 istituì l’Ufficio Centrale del Reich per la lotta all’omosessualità e all’aborto.

Data/periodo Evento
1871 Promulgazione del paragrafo 175 contro l’omosessualità maschile
Maggio 1933 Attacco all’istituto di sessuologia di Berlino e rogo dei libri
Giugno 1934 “Notte dei lunghi coltelli” e assassinio di Ernst Röhm
1935 Inasprimento del paragrafo 175 per includere ogni “atto libidinoso”
1936 Creazione dell’ufficio centrale del Reich per la lotta all’omosessualità

L’omocausto: la vita e la morte nei campi

Si è soliti riferirsi allo sterminio degli omosessuali come Omocausto. Tra il 1933 e il 1945, circa 100.000 uomini furono arrestati come omosessuali e la metà di questi condannati. Tra i 5.000 e i 15.000 finirono nei campi di concentramento. Lì erano identificati da un triangolo rosa cucito sulla divisa, un simbolo che li esponeva a un trattamento particolarmente crudele sia da parte delle SS che degli altri prigionieri. Subirono torture, esperimenti medici, castrazioni forzate e lavori massacranti. Il tasso di mortalità per i deportati omosessuali è stimato intorno al 60%, uno dei più alti in assoluto, secondo solo a quello dei prigionieri ebrei, come documentato dall’Enciclopedia dell’Olocausto.

La condizione delle donne omosessuali

Le donne non furono legalmente perseguitate dal Paragrafo 175, che riguardava solo gli uomini. La loro persecuzione avvenne per altre vie. Le lesbiche venivano viste come un pericolo ai valori dello stato e spesso arrestate come “asociali“, venendo marchiate con il triangolo nero. La loro omosessualità era considerata un’aggravante. Esistono prove della loro presenza nei campi di Ravensbrück, Dachau e Flossenbürg, dove in alcuni casi erano costrette a prostituirsi nei bordelli per i gerarchi nazisti, esposte a sadismo e violenze.

Il difficile dopoguerra e il tardivo riconoscimento

La fine della guerra non significò la liberazione per tutti. Molti omosessuali sopravvissuti ai lager furono nuovamente incarcerati dalle forze alleate, poiché il Paragrafo 175 rimase in vigore nella Germania Ovest. Per decenni furono considerati criminali comuni e non vittime del nazismo. Questa vergogna legale e sociale spiega perché il riconoscimento delle loro sofferenze sia arrivato così tardi. Solo a partire dagli anni ’80 si è iniziato a parlare di Omocausto, e solo nel 2002 il governo tedesco ha chiesto ufficialmente scusa alla comunità gay, annullando le sentenze emesse durante il periodo nazista.

Fonte fronte immagine: FreePik. 

Articolo aggiornato il: 05/09/2025

Altri articoli da non perdere
La filosofia cinese: i 5 concetti fondamentali da conoscere
La filosofia cinese: i 5 concetti fondamentali da conoscere

La filosofia cinese rappresenta un vasto e millenario sistema di pensiero che si è sviluppato seguendo un percorso distinto da Scopri di più

Il Sacro Graal: cos’è e qual è la sua leggenda?
Il Sacro Graal: cos'è e qual è la sua leggenda?

In questo articolo vi porteremo alla scoperta di uno degli oggetti magici e mitologici più famosi al mondo: il Sacro Scopri di più

Andreuccio da Perugia, analisi della novella di Boccaccio
Andreuccio Da Perugia, analisi di una novella di Boccaccio

Andreuccio da Perugia è la quinta novella della seconda giornata del Decameron di Giovanni Boccaccio. Narra il percorso di formazione Scopri di più

Sculture di Giacometti: le 4 opere da conoscere
Sculture di Giacometti

Alberto Giacometti è stato uno scultore, pittore e incisore svizzero la cui opera ha segnato profondamente il XX secolo. La Scopri di più

Dio Mercurio: poteri, simboli e caratteristiche del messaggero
Chi è il Dio Mercurio: storia e caratteristiche

Mercurio è un dio della mitologia romana dalle diverse caratteristiche. Figlio di Giove - il dio supremo -  e di Scopri di più

Il museo giusto: consigli pratici per sceglierlo
Come scegliere il museo giusto per la tua prossima visita: consigli pratici

I musei sono luoghi dove arte, storia e conoscenza si incontrano, creando un ponte tra culture e generazioni. Quando si Scopri di più

Condividi l'articolo!

A proposito di Sharon Maria Mazzucconi

Vedi tutti gli articoli di Sharon Maria Mazzucconi

Commenta