La storia del teatro: dalla tragedia greca ad oggi

La storia del teatro: dall’antichità ad oggi

Le origini della storia del teatro vengono collocate in Grecia, precisamente ad Atene, nel VI-V secolo a.C. Il teatro, in tutte le sue forme, ha accompagnato l’umanità fin dalle sue origini, evolvendosi e trasformandosi nel corso dei secoli. Un viaggio nella storia del teatro è un percorso affascinante che attraversa epoche, culture e stili differenti, riflettendo i cambiamenti sociali, politici e culturali delle diverse civiltà. Dalle tragedie greche alle sperimentazioni del teatro contemporaneo, la storia del teatro è un racconto ricco di innovazioni, capolavori e grandi personalità artistiche.

Le origini della storia del teatro: la Grecia antica

La storia del teatro occidentale ebbe inizio nell’antica Grecia, dove nacque la tragedia. Questo genere drammatico si pensa abbia avuto origine dai riti sacri per il dio del vino Dionisio, e in particolare dai *ditirambi*, i canti corali in suo onore. Le rappresentazioni avvenivano in spazi appositi, i teatri, la cui architettura comprendeva tre elementi fondamentali: la cavea (le gradinate per il pubblico), l’orchestra (lo spazio circolare per il coro) e la skené (l’edificio scenico). La tragedia greca prevedeva che il pubblico potesse assistere direttamente alla rappresentazione, anche psicologica, dei personaggi in scena.

La tragedia greca: nascita ed evoluzione

La tragedia greca, con la sua struttura ben definita e i suoi temi universali, ha influenzato profondamente tutta la storia del teatro. Gli autori più noti furono Eschilo, Sofocle ed Euripide. La tragedia, così come la commedia greca, aveva come scopo quello di educare il popolo e di purificare le passioni attraverso la catarsi, ossia un processo di purificazione emotiva vissuta dallo spettatore. Affrontava grandi temi esistenziali come il destino, la colpa, la giustizia e il rapporto tra uomo e divinità. Per approfondire l’arte di questo periodo, è possibile consultare le collezioni del Metropolitan Museum of Art.

La commedia greca: origini e caratteristiche

La commedia greca nacque qualche decennio dopo la tragedia. Secondo Aristotele, deriva dai canti fallici tipici delle feste per Dionisio. La commedia era caratterizzata dalla presentazione del protagonista, seguita dal coro, da canti e danze; successivamente vi era lo scontro comico tra l’eroe e i suoi nemici, un intermezzo (la parabasi) in cui il capo del coro si rivolgeva direttamente al pubblico, spesso prendendo in giro la politica del tempo, e infine la vittoria dell’eroe. Aristofane e Menandro furono gli autori più importanti. Fondamentali nello sviluppo della commedia furono i Fliaci, attori girovaghi professionisti originari della Magna Grecia, che usavano carri come palcoscenico e indossavano maschere e costumi imbottiti. Il coro aveva un ruolo centrale sia nella tragedia che nella commedia: commentava l’azione e rappresentava la voce della collettività.

La storia del teatro romano: tra commedia e intrattenimento

La storia del teatro romano vide la nascita della commedia con Livio Andronico, Gneo Nevio, Plauto e Terenzio, e della tragedia con Seneca. A differenza di quello greco, il suo scopo principale era l’intrattenimento (ludi scaenici) e non l’educazione. Il teatro romano si differenzia da quello greco per diversi aspetti: una maggiore importanza data allo spettacolo, una minore profondità psicologica dei personaggi e una struttura più imponente degli edifici teatrali, costruiti in muratura e non più addossati a una collina.

Teatro Greco Teatro Romano
Scopo educativo e religioso (catarsi) Scopo di intrattenimento e svago (ludi)
Struttura all’aperto, addossata a colline Edifici autonomi in muratura (anfiteatri)
Ruolo centrale del coro Ruolo del coro ridotto o assente

I generi teatrali romani: palliata e togata

I generi più documentati sono di derivazione greca: la commedia di ambientazione greca era chiamata “palliata”, mentre la tragedia “cothurnata”. Si svilupparono, però, anche generi di derivazione prettamente romana: la commedia di ambientazione romana detta “togata” e la tragedia storica “praetexta”, che raccontava fatti legati alla storia di Roma. Vi erano anche generi comici più popolari, come l’atellana e il mimo. Un esempio magnifico di architettura teatrale romana è il Teatro di Marcello a Roma, visitabile ancora oggi.
Indirizzo: Via del Teatro di Marcello, 00186 Roma RM.

Il teatro nel Medioevo: il dramma liturgico

Successivamente alla caduta dell’Impero Romano d’Occidente del 476 d.C., la storia del teatro cambiò radicalmente. La Chiesa cattolica, inizialmente ostile alle forme di spettacolo pagano, ne recuperò la funzione didattica. Condannò i giullari, attori professionisti che si esibivano nelle piazze, ma al contempo sviluppò il dramma liturgico. Questa forma teatrale permetteva ai fedeli analfabeti di comprendere le Sacre Scritture, rappresentando passi del Vangelo durante le funzioni religiose. In seguito, le rappresentazioni si spostarono sui sagrati delle chiese, dando vita alle sacre rappresentazioni e ai misteri, spettacoli teatrali di argomento religioso che coinvolgevano l’intera comunità.

Il teatro rinascimentale: la riscoperta dei classici

La storia del teatro rinascimentale è caratterizzata da una nuova visione: le rappresentazioni avvenivano nelle corti signorili ed erano destinate a un pubblico colto. Si assiste a una riscoperta dei classici greci e latini e a una fioritura di nuovi generi teatrali, come la tragicommedia e il dramma pastorale. Nasce il teatro moderno all’italiana, con l’introduzione della scenografia prospettica e dell’arco di proscenio. Il Teatro Olimpico di Vicenza, progettato da Andrea Palladio, è il primo esempio di teatro coperto dell’epoca moderna.

Il teatro dal ‘600: Shakespeare, melodramma e Commedia dell’Arte

Dal ‘600 furono creati i primi teatri pubblici a pagamento. A Londra fu costruito il “The Theatre”, poi ricostruito come “Globe Theatre”, in cui operò William Shakespeare. Gli spettacoli al chiuso erano destinati a un pubblico colto, mentre quelli all’aperto erano rivolti a tutti.

Il Globe Theatre è stato ricostruito ed è oggi visitabile a Londra.

Indirizzo: 21 New Globe Walk, London SE1 9DT, Regno Unito.

Prezzi: i biglietti per gli spettacoli partono da circa £5 per i posti in piedi.

Il rimando ai classici portò in Italia alla nascita del melodramma (o opera lirica), che univa rappresentazione teatrale e canto. Contemporaneamente nacque la Commedia dell’Arte, la prima forma di teatro professionale basata sull’improvvisazione, su canovacci e su personaggi fissi con maschere stereotipate, come Arlecchino, Pulcinella e Pantalone. Il Seicento è anche il secolo del teatro barocco, caratterizzato da grande spettacolarità e dall’uso di complesse macchine sceniche.

Il teatro nel ‘700: la riforma di Goldoni

Nel ‘700 la tragedia manteneva un linguaggio elevato, mentre la commedia era ancora dominata dall’improvvisazione della Commedia dell’Arte. Fu in questo contesto che Carlo Goldoni attuò una riforma che rivoluzionò la storia del teatro italiano. Per allontanarsi dalle forme volgari e ripetitive delle maschere, Goldoni introdusse il realismo, ponendo maggiore attenzione alla psicologia dei personaggi e alla rappresentazione della società borghese. La riforma goldoniana prevedeva l’abbandono graduale delle maschere e l’introduzione di un copione interamente scritto, che gli attori dovevano memorizzare e interpretare.

Il teatro nell’800: il dramma romantico e borghese

Nel teatro dell’800 fu fondamentale il dramma romantico, che nacque con il movimento romantico tedesco. Con esso, le rigide “unità aristoteliche” (di tempo, luogo e azione) non rappresentavano più uno standard da seguire. Il dramma romantico si caratterizza per la sua libertà formale, per l’attenzione ai sentimenti e per l’interesse per la storia. Autori di spicco furono Goethe, Manzoni e Victor Hugo. Nella seconda metà del secolo si affermò anche il dramma borghese, che metteva in scena i problemi e le contraddizioni della società del tempo, con autori come Ibsen e Strindberg.

Il teatro del ‘900: avanguardie e la nascita della regia

Il ‘900 fu il periodo delle avanguardie artistiche, come Futurismo e Surrealismo, che influenzarono profondamente il teatro. Si svilupparono nuove forme di scrittura scenica e la distinzione netta tra commedia e tragedia, dominante agli inizi della storia del teatro, venne meno, lasciando spazio a una contaminazione di generi.

Il teatro dell’assurdo e la crisi dell’identità

Un cambiamento radicale riguardò gli argomenti, con una forte concentrazione sugli stati d’animo dell’uomo moderno. Influenzato dalle teorie psicanalitiche di Freud e dalla filosofia esistenzialista, nacque il “teatro dell’assurdo”. I temi più comuni sono: la solitudine, l’impossibilità di comunicare, l’angoscia e la perdita di identità. L’uomo non sa più chi è poiché cambia di continuo: questo è il nucleo delle opere di Luigi Pirandello. Samuel Beckett e Eugène Ionesco sono tra i maggiori esponenti del teatro dell’assurdo.

La scenografia moderna e la figura del regista

Un altro cambiamento riguarda la scenografia: se nel teatro antico lo scopo era rappresentare la realtà, in quello moderno si iniziano a usare scenografie simboliche, semplici ma valorizzate da un uso espressionistico delle luci. Inoltre, in Europa si afferma la figura del regista come autore dello spettacolo, responsabile dell’interpretazione del testo e del coordinamento di tutti gli elementi scenici. In Italia, registi-autori di grande importanza furono Eduardo de Filippo e Dario Fo. Il Novecento vide anche il teatro epico di Brecht e il teatro della crudeltà di Artaud.

Vivere la storia del teatro oggi: consigli pratici

La storia del teatro non è solo sui libri. Ecco alcuni modi per viverla in prima persona:

  • Visitare i teatri antichi: l’Italia è ricca di teatri greci e romani ben conservati, come il Teatro Greco di Siracusa o il Teatro Romano di Verona (l’Arena). Molti ospitano ancora oggi spettacoli estivi.
  • Assistere a un classico: molti teatri stabili hanno in cartellone opere di Shakespeare, Goldoni o Pirandello. Vedere una loro messa in scena moderna è un modo eccellente per comprenderne la vitalità.
  • Scoprire il teatro contemporaneo: la storia continua. Il teatro di narrazione, il teatro-danza e le nuove forme di teatro sperimentale dimostrano la straordinaria vitalità di questa forma d’arte.

 

Maschera della tragedia greca
Maschera della tragedia greca (Wikipedia)

Articolo aggiornato il 17 agosto 2025

Fonte immagine: Pixabay

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