L’Elzeviro, la rivista letteraria di prosa, poesia e critica degli studenti Unina

L'Elzeviro

Il 15 Marzo è uscito il primo numero del 2019 de «L’Elzeviro», rivista letteraria nata in ambito universitario tra colleghi della Federico II di Napoli. La redazione raccoglie giovani voci del panorama letterario attuale, canalizzando l’attenzione sul verso e sulla prosa, fino al discorso critico. La sezione poesia è curata da Ciro Piccolo e Crescenzo Picca, la sezione di prosa è a cura di Ciro Terlizzo e Anna Battista, la sezione di critica annovera Vincenzo Borriello, Maria Chiara Caiazzo e la nostra articolista Federica Picaro. A parlarcene sono proprio loro in questa breve intervista rilasciata in esclusiva.

Come nasce la rivista? Chi ne fa parte? 

La rivista è stata partorita sulle scale del primo piano della sede della Federico II a Corso Umberto. È stato un parto inaspettato, una gravidanza nascosta in maniera subdola. Vincenzo Borriello mi propose di creare una rivista letteraria (quanto era entusiasta!) nella quale poter racchiudere i testi migliori di tutti i ragazzi migliori. Quello stesso pomeriggio ci incontrammo per scrivere il manifesto (https://www.lelzeviro.it/2017/12/29/lelzeviro-introibo/), creammo le pagine social e cominciarono ad arrivare i primi incoraggiamenti, quelli dei nostri amici. 

Ci si aspettava poco da un parto prematuro: disillusione, inesperienza. Il destino sarebbe stato sicuramente quello di lasciare il pargoletto davanti alla ruota degli esposti, ma non è andata così. Il progetto resta sostanzialmente quello originario ma acquisisce a mano a mano nuovi valori e ambizioni, ma anche nuove sicurezze.

Per noi valgono ancora le parole che Vincenzo scrisse nella premessa al numero di Febbraio, la nostra seconda uscita dopo il debutto di Gennaio: “Un viaggio di mille miglia comincia sempre con il primo passo”. Ed è proprio questo che è successo con la nostra rivista, un po’ come in Forrest Gump, io e Ciro Terlizzo abbiamo cominciato a correre, e sempre più persone adesso stanno correndo con noi, talvolta anche indicandoci la via. Se nella premessa al primo numero la dedica era per chi già correva con noi, questa invece va a quelli che, seduti su una panchina, ci guardano passare e fanno per alzarsi e raggiungerci. Sempre più forte è il rumore dei passi, ma lungi dall’essere unisoni come in una marcia militare: ognuno ha il suo ritmo. Vogliamo dirvi che è solo il secondo passo, il respiro ancora regolare, niente affanno…e sarà così ancora per un po’!

Come lavorate in redazione? In che modo gli autori e i poeti possono collaborare con voi?

La redazione lavora attraverso uno scambio sinergico, in cui però ciascuno mantiene un’individualità, un suo modo peculiare di percepire il discorso poetico o lo stile di una prosa. Decidiamo le pubblicazioni seguendo una linea affine al nostro gusto, alla ricerca di voci giovani e valide. Ciascuno di noi, del resto, scrive prosa o poesia, e dà il suo contributo ideologico alla sezione di appartenenza. 

Gli autori interessati possono collaborare  contattandoci tramite l’indirizzo email presente sulla pagina Facebook de «L’Elzeviro», annettendo al proprio lavoro una biografia di presentazione.

Parlateci di “23Pugnalate”, il primo numero del 2019, uscito il 15 Marzo. 

“23Pugnalate” è il titolo della prima pubblicazione de «L’Elzeviro» nel 2019, da quest’anno trimestrale. Il titolo designa il numero dei componimenti del corpus poetico, nella sezione omonima, ma abbiamo deciso di estenderlo all’intero numero. Come le ventitré coltellate inferte a Giulio Cesare nelle idi di Marzo, i componimenti si prefiggono l’obiettivo di dare una scossa all’opinione pubblica. Il tema è centrale: il ruolo della letteratura oggi. Il numero si divide in tre sezioni: prosa, versi, critica. 

Quali sono gli obiettivi prossimi della rivista?

Uno dei primi e dei più importanti per L’Elzeviro è sicuramente la realizzazione di copie in formato cartaceo, mantenendo comunque l’originaria formula online che riteniamo essere fondamentale. L’obiettivo resta, in ogni caso, quello di lavorare intensamente e far crescere il nostro progetto, coinvolgendo sempre più autori e rendendoli partecipi, con la speranza di riuscire a sottolineare ancora una volta il motivo per cui tutto questo è nato: la letteratura non è morta, ma vive in tutti noi ed è sempre incredibilmente attuale.

Altri articoli da non perdere
I parchi naturali italiani: le 3 destinazioni per il trekking
I parchi naturali italiani: le 3 destinazioni per il trekking

Ad oggi una delle mete favorite per il trekking sono i parchi naturali italiani. Data l'abbondante presenza di questi ultimi, Scopri di più

Escursioni da Marsa Alam: 4 facili da organizzare
Escursioni da Marsa Alam: 4 facili da organizzare

Marsa Alam è sicuramente una delle località balneari più belle da visitare in Egitto, conosciuta per le sue splendide spiagge Scopri di più

Corpi: fotostoria di Augusto De Luca

Con questa serie di immagini realizzate per gioco all’inizio degli anni ’80 a tre mie amiche francesi, in una stanza Scopri di più

Leggende sul Lago d’Averno: le 5 tra magia e morte
Leggende sul Lago d’Averno: le 5 tra magia e morte

Il Lago d’Averno è un lago vulcanico di circa 4000 anni, formatosi a Napoli, più precisamente nel comune di Pozzuoli, Scopri di più

La mentalità medievale: un mondo tra fede, simboli e miracoli

Questo articolo esplora alcuni aspetti della mentalità medievale, ovvero il modo in cui gli uomini e le donne del Medioevo Scopri di più

Design giapponese: le caratteristiche dello stile nipponico
Design giapponese: le caratteristiche dello stile nipponico

Design giapponese: un incontro di estetica e funzionalità Cosa rende il design giapponese così affascinante per la cultura occidentale? È Scopri di più

A proposito di Marcello Affuso

Direttore di Eroica Fenice | Docente di italiano e latino | Autore di "A un passo da te" (Linee infinite), "Tramonti di cartone" (GM Press), "Cortocircuito", "Cavallucci e cotton fioc" e "Ribut" (Guida editore)

Vedi tutti gli articoli di Marcello Affuso

Commenta