Tra l’VIII e il VII secolo a.C., le poleis greche furono protagoniste di un grande movimento di espansione che diffuse la civiltà greca nel bacino del Mediterraneo. Questa fase, nota come seconda colonizzazione, portò alla fondazione di circa 150 nuove città-stato (apoikiai), ridisegnando la mappa politica e culturale del mondo antico.
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Le cause e il processo di fondazione di una colonia
Le ragioni che spinsero migliaia di Greci a intraprendere questa avventura furono molteplici. La principale fu una situazione di squilibrio tra popolazione e risorse (stenochoria), aggravata da una distribuzione iniqua delle terre. A ciò si aggiungeva una forte instabilità politica (stasis), con conflitti che spingevano le fazioni perdenti a cercare fortuna altrove.
Il rituale di fondazione e il ruolo dell’ecista
La fondazione di una colonia seguiva un preciso rituale. La spedizione era guidata da un ecista (oikistes), un fondatore aristocratico incaricato dalla città-madre (la metropoli). Prima di partire, era prassi consultare l’oracolo di Delfi per ottenere il favore divino, come attestato da numerose fonti storiche e da autorevoli approfondimenti come quelli dell’Enciclopedia Treccani. Una volta scelto il sito, l’ecista distribuiva la terra ai coloni, fondava i santuari e diventava il padre della nuova polis, che gli avrebbe tributato un culto eroico dopo la morte.
Colonie greche e fenicie: due modelli a confronto
L’espansione greca fu molto diversa da quella dei Fenici, altro popolo di grandi navigatori.
Modello di colonizzazione | Descrizione e scopo |
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Fenicia (empori) | Principalmente scali commerciali e punti d’appoggio per il commercio marittimo. L’obiettivo era economico, non di popolamento. |
Greca (apoikiai) | Centri permanenti di popolamento, fondati per coltivare nuove terre. Le colonie nascevano come città-stato indipendenti dalla madrepatria. |
Le profonde conseguenze della colonizzazione greca
Le conseguenze della colonizzazione furono enormi per l’intero Mediterraneo. Economicamente, diede impulso al commercio e alla navigazione. Politicamente, esportò il modello della polis. Culturalmente, creò un mondo greco interconnesso e favorì innovazioni epocali.
La nascita della magna grecia
Un terzo delle nuove poleis fu fondato nell’Italia meridionale e in Sicilia, dando vita alla Magna Grecia. La prima colonia fu Pithecusa (oggi Ischia). Città come Taranto, Siracusa, Napoli (Neapolis) e Catania divennero centri fiorentissimi, rivaleggiando con le loro stesse città-madri.
La rivoluzione dell’alfabeto
Lungo le rotte mediterranee, i Greci appresero l’alfabeto fenicio, apportando un’innovazione decisiva: l’introduzione delle vocali. Ne derivò un alfabeto fonetico e semplice da imparare, che si diffuse rapidamente e fu fondamentale per la fioritura della letteratura, della filosofia e della democrazia.
In conclusione, la colonizzazione non fu solo un’espansione territoriale, ma l’esportazione di un modello culturale e politico, quello della polis, che plasmò in modo indelebile la storia del Mediterraneo.
Prof. Giovanni Pellegrino