I miti sulla Creazione sono presenti in numerose culture, dalla tradizione greca a quella giapponese. Nelle tre religioni abramitiche (cristianesimo, ebraismo e islam), il mito fondativo si trova nei primi capitoli della Genesi. Ma quanti sono i racconti della Creazione nella Bibbia? Sono due, distinti e con prospettive diverse, e per millenni hanno plasmato le concezioni del mondo e dell’esistenza umana. Esploriamoli nel dettaglio.
Indice dei contenuti
1. Il primo racconto della Creazione: l’ordine cosmico (Genesi 1)
Il primo dei due racconti biblici, narrato nel libro della Genesi, presenta una Creazione strutturata e maestosa, suddivisa in sette giorni. In questo resoconto, Dio crea attraverso il potere della parola, come un re che ordina e dà forma al caos. Cosa succede in ognuno dei 7 giorni della Creazione? Il processo segue uno schema preciso: tre giorni di separazione e tre di popolamento.
La Creazione in sette giorni (Genesi 1) | Azione divina |
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Giorno 1 | Separazione della luce dalle tenebre (creazione del Giorno e della Notte). |
Giorno 2 | Separazione delle acque superiori da quelle inferiori (creazione del Cielo). |
Giorno 3 | Separazione della terra dal mare e creazione della vegetazione. |
Giorno 4 | Popolamento del cielo con Sole, Luna e stelle. |
Giorno 5 | Popolamento delle acque e del cielo con pesci e uccelli. |
Giorno 6 | Popolamento della terra con animali e creazione dell’essere umano (“maschio e femmina”). |
Giorno 7 | Riposo e santificazione del settimo giorno (Shabbat). |
In questo racconto, l’essere umano è creato per ultimo, «a immagine e somiglianza di Dio», e gli viene affidato il dominio su tutte le altre creature. L’alimentazione originaria prevista è vegetariana per tutti, uomini e animali.
2. Il secondo racconto della Creazione: il focus sull’umanità (Genesi 2)
Il secondo dei racconti biblici della Creazione offre una prospettiva più intima e antropomorfa. Qui, Dio non crea con la parola, ma agisce come un artigiano: forma l’uomo dalla polvere del suolo e soffia nelle sue narici «un alito di vita». L’uomo, Adamo, viene posto nel Giardino dell’Eden per coltivarlo e custodirlo. In questo racconto, l’uomo è creato per primo, seguito dagli animali, che Adamo stesso nomina, a sottolineare la sua supremazia. Tuttavia, non trovando un “aiuto che gli fosse simile”, Dio fa cadere Adamo in un sonno profondo, gli preleva una costola e da essa crea la donna, Eva. I due sono destinati a diventare “una sola carne”. La narrazione prosegue con la tentazione del serpente, la disobbedienza all’ordine di non mangiare dall’albero della conoscenza del bene e del male e la conseguente cacciata dall’Eden, origine del peccato originale.
Come interpretare le differenze tra i due racconti?
Quali sono le differenze principali tra i due racconti della Creazione? Le divergenze sono notevoli, tanto che gli studiosi ritengono siano stati scritti in epoche diverse e da fonti differenti.
Primo racconto (Genesi 1) | Secondo racconto (Genesi 2) |
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Stile: Formale, liturgico, strutturato in 7 giorni. | Stile: Narrativo, semplice, si svolge in un unico giorno. |
Ordine della Creazione: Piante -> Animali -> Uomo (maschio e femmina insieme). | Ordine della Creazione: Uomo -> Piante -> Animali -> Donna. |
Natura di Dio: Trascendente, crea con la parola (“E Dio disse…”). | Natura di Dio: Antropomorfo, agisce come un vasaio (“plasmò”, “soffiò”). |
Natura dell’Uomo: Creato “a immagine di Dio”, con un ruolo di dominio. | Creato “dalla polvere”, con un ruolo di custode del giardino. |
Le scuole teologiche, tuttavia, ritengono che le due storie non siano in contraddizione, ma siano complementari. Il primo racconto si concentra sull’aspetto cosmico della Creazione, mostrando l’ordine e la maestosità dell’universo. Il secondo, invece, si focalizza sulla relazione tra Dio, l’uomo e il creato, esplorando la natura umana e il suo ruolo di custode dell’ambiente.
Fonte Immagine in Evidenza: Pixabay (Gianni Crestani)