Soapland giapponesi: simbolo di prostituzione legalizzata?

Soapland giapponesi: simbolo di prostituzione legalizzata?

Le soapland giapponesi (ソープランド soupurando) sono locali tradizionali giapponesi in cui un cliente uomo può farsi lavare da una prostituta scelta dalla lista di quelle del giorno, e con cui sarà in grado di poter avere un rapporto sessuale completo.

Questi luoghi rappresentano un simbolo rilevante del lungo excursus storico e legislativo della prostituzione in Giappone, che affonda le sue radici nel Periodo Edo (1603 – 1868), sotto lo shogunato Tokugawa.

Cosa sono e come funzionano esattamente le soapland

In Giappone i bagni pubblici sono veri e propri centri di benessere; le soapland (“terra del sapone”) non seguono un principio tanto diverso, se non per l’implementazione del sesso nel servizio. Il ruolo dell’acqua è sempre stato rilevante sul suolo nipponico, considerata purificatrice. Non è un caso che durante il regime militare dei Tokugawa, il termine per definire l’industria dell’intrattenimento fosse mizu-shoubai (水商売), ovvero “il business dell’acqua”.

Il funzionamento di una soapland segue passaggi precisi:

  1. Ingresso e scelta (shimei 指名): il primo passo è la “nomina” della ragazza. È possibile consultare una lista, spesso con foto, direttamente sul posto o tramite siti web dedicati. A volte si può richiedere un cosplay o l’uso di sex toys con un costo aggiuntivo.
  2. La stanza e il bagno: una volta pagato, si viene accompagnati in una stanza privata dotata di un’area bagno con vasca o doccia e un letto, spesso impermeabile.
  3. Il servizio di lavaggio: la ragazza scelta si occupa di lavare il corpo del cliente in modo sensuale ed erotico, utilizzando sapone e spugne. Questo servizio è il cuore dell’esperienza che dà il nome al locale.
  4. Il rapporto: dopo il lavaggio, il servizio culmina con un rapporto sessuale completo, che è la caratteristica distintiva delle soapland rispetto ad altri servizi del settore fuuzoku.

Giunti all’interno delle soapland giapponesi è abbastanza facile intuire cosa si arrivi a sperimentare.

Quanto costa una soapland? Dettaglio dei prezzi

Ciò a cui bisogna stare molto attenti è un accurato tariffario che sale vertiginosamente. I costi variano in base a molti fattori: il momento della giornata, la popolarità della ragazza (se è una ex pornostar la tariffa è ovviamente più alta), la durata del servizio e se la prenotazione (shimei) si è svolta online. Per farsi un’idea, qui è possibile vedere come è costruita una classica interfaccia di un sito apposito.

In aggiunta c’è anche il nyuukaikin (入会金), una tassa di iscrizione che si paga solo la prima volta che si entra in una specifica soapland.

Voce di costo Prezzo indicativo (in Yen giapponesi)
Tariffa base (60 minuti) ¥15,000 – ¥30,000
Tariffa estesa (90-120 minuti) ¥30,000 – ¥70,000+
Supplemento ragazza popolare / ex-AV idol ¥10,000 – ¥40,000+
Tassa di prima iscrizione (Nyuukaikin) ¥1,000 – ¥3,000
Extra (cosplay, ecc.) ¥2,000 – ¥10,000

La storia dietro le soapland: dal periodo Edo alla legge del 1956

L’industria del sesso, chiamata fuuzoku 風俗 (“morale pubblica”), fu regolamentata già nel periodo Tokugawa. Le attività sessuali vennero ristrette a zone circoscritte, creando i famosi distretti a luci rosse. La vita per le cortigiane non era facile. La gerarchia nei distretti, con a capo la Oiran, diventava condizione di miseria per le più sfortunate, spesso vendute dalle loro stesse famiglie. Sono realtà che anche letterati del tempo hanno raccontato, come in Vita di una donna licenziosa di Ihara Saikaku (1642 – 1693).

Andando avanti con gli anni, la prostituzione è stata ulteriormente regolamentata, fino ad arrivare alla legge del 1956. La norma, conosciuta come Anti-Prostitution Law (売春防止法), afferma: “Nessuno può compiere attività legate alla prostituzione o diventarne avventore”. Di fatto, vieta lo scambio di denaro per un rapporto coitale.

Allora è lecito chiedersi: “In che modo l’industria sessuale è riuscita a prosperare?” L’idea giapponese della prostituzione è strettamente connessa a rapporti coitali dietro pagamento. Le soapland aggirano la legge sfruttando un loophole: sono registrate come “stabilimenti balneari pubblici a stanze private”. Il pagamento copre ufficialmente l’uso della stanza e il servizio di lavaggio. Il rapporto sessuale che segue è considerato un “atto d’amore privato” tra due individui, eludendo così la definizione legale di prostituzione.

Regole per gli stranieri (gaijin) nelle soapland

I gaijin (外人), ovvero “gli stranieri”, non sempre hanno il permesso di poter entrare nelle soapland giapponesi. I motivi principali sono:

  • Il suo semplice essere straniero: purtroppo, a volte si tratta di razzismo e pregiudizi. Lo straniero viene visto come potenziale portatore di malattie o come una persona che potrebbe creare problemi.
  • La mancanza di conoscenza della lingua giapponese: una barriera linguistica può impedire la corretta comunicazione delle regole e dei costi del servizio, creando potenziali incomprensioni.

Esistono, comunque, alcuni locali specializzati per stranieri o che hanno una politica “gaijin-friendly”, ma è sempre consigliabile verificare in anticipo.

Altre informazioni e curiosità sulle soapland giapponesi

Cosa si fa esattamente in una soapland?

In sintesi, il cliente sceglie una ragazza, paga una tariffa e viene accompagnato in una stanza privata. Lì, riceve un bagno erotico e sensuale seguito da un rapporto sessuale completo. L’esperienza unisce elementi di benessere termale con un servizio sessuale.

Le soapland sono legali in Giappone?

Formalmente, la prostituzione è illegale in Giappone secondo la legge del 1956. Le soapland operano in una zona grigia legale. Sono registrate come attività balneari e il pagamento è per il “bagno” e l’uso della stanza. L’atto sessuale è considerato un’interazione privata tra il cliente e l’operatrice, non direttamente pagato, permettendo ai locali di eludere la legge.

Che differenza c’è tra oiran e geisha?

Sebbene entrambe figure del periodo Edo, i loro ruoli erano molto diversi. L’oiran era una cortigiana di alto rango nei quartieri del piacere, la cui attività principale era l’intrattenimento sessuale. La geisha, invece, era ed è un’intrattenitrice artistica specializzata in arti come la musica, la danza e la conversazione. La geisha non offre servizi sessuali come parte della sua professione.

Quali sono le zone più famose per le soapland?

Oltre a Kabukicho a Shinjuku (Tokyo), uno dei quartieri a luci rosse più noti in assoluto è Yoshiwara, sempre a Tokyo, che ha una lunghissima storia come distretto del piacere sin dal periodo Edo. Un’altra zona molto famosa è Susukino a Sapporo, nell’isola di Hokkaido.

Sintetizzando, possiamo affermare che le soapland giapponesi abbiano contribuito a una “legalizzazione” di fatto della prostituzione, diventandone un simbolo. La realtà è che i gestori delle soapland sono abili a eludere le forze dell’ordine sfruttando la specifica concezione di prostituzione del Giappone, che ha garantito all’industria del sesso di poter correre fino ad oggi, divenendo fonte di lucro con enormi profitti.

Articolo aggiornato il: 06/09/2025

Fonte immagine in evidenza: Wikipedia

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